Sognatori, la nostra Martina ci parla oggi della novella natalizia di Kennedy Ryan, Vorrei solo te per Natale edita Newton Compton Editori. Curiosi di scoprire tutto?
Trama
MacKenzie Decker è la risposta a una domanda che Avery non ha mai dovuto porsi.
Si
sono incontrati quando lei era una giovane reporter ambiziosa, e non si
era ancora asciugato l’inchiostro sul primo contratto di Deck con
l’NBA. Anni dopo, sono diventati due persone molto diverse, con le loro
cicatrici e i loro successi, ma una cosa non è cambiata. L’attrazione
che sfrigola tra di loro in uno spogliatoio è ancora lì. Con le loro
carriere stellari la vita di Avery e Deck è stata facile, tranne per
quando riguarda la possibilità che non hanno mai avuto.
O almeno, così è stato fino ad ora. E se adesso ci fosse speranza?
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Il parere di Martina (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
Siamo di nuovo nel mondo dello sport, Avery è una giornalista sportiva bella e determinata, che non si è mai tolta un sassolino dalla scarpa, infilatosi ben dieci anni prima. Cosa sarebbe successo se avesse accettato l'invito a uscire di MacKenzie Decker, stella nascente del basket?
Le sue scelte l'hanno portata su una via diversa, ma proprio quando si sente sul fondo di un burrone ecco ricomparire l'ormai ex giocatore Deck, nelle vesti del suo co-conduttore. Tra i due l'attrazione è alle stelle, esattamente come dopo quel datato incontro nello spogliatoio. La differenza? Entrambi hanno pesanti bagagli da portarsi appresso, lui per un divorzio complicato, lei per una perdita che ha sconvolto la sua vita. Eppure, parlare con Deck è così naturale che neanche la muraglia costruita con cura da Avery attorno al suo stesso cuore sembra resistere.
Anche se solo per poche pagine, l'autrice ci regala un'altra favola moderna nel suo stile, un po' ruvido a tratti, ma incredibilmente coinvolgente dal punto di vista emotivo. I romanzi di Kennedy Ryan sono sempre un'ondata di emozioni, che accompagnano una realtà difficile e ci fanno sentire parte della lotta interiore dei personaggi.
Se nei romanzi precedenti l'autrice ci ha parlato di femminismo, di violenza di genere, di abusi, qui si affronta un'altra tematica molto spinosa, che riguarda la depressione. Con una durezza senza filtri, veniamo introdotti a una storia dove i demoni interiori fanno da padroni, che non possiamo comprendere fino in fondo, ma di cui possiamo assaggiare il sapore amaro. Così come per Avery, anche a noi sembreranno impossibili determinati fatti. Perché non tutto può essere compreso, non tutto ha un senso. Alla fine, con l'aiuto di Deck, Avery chiude la porta al suo passato, riuscendo a ricostruire quella sé di cui aveva un disperato bisogno.
L'amore, dunque, non è solo qualcosa che ci lega all'altro, ma è il collante che tiene unite tutte le parti di noi. Avery è davvero Avery solo quando si concede di tornare ad amare.
Una lettura breve ma intensa, che potete affrontare anche senza aver letto i romanzi precedenti, ma che vi dà un assaggio veritiero e saporito delle storie d'amore sofferte firmate Kennedy Ryan.
Valutazione: 4,5 stelle!
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