Io sarò il tuo porto
Salvatore Improta
TITOLO: Io sarò il tuo
porto
AUTORE: Salvatore Improta
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Narrativa storica
FORMATO: Ebook (2,99,
offerta lancio 2,69) - Cartaceo (15,90)
RELEASE DATE: 30.03.2022
DISPONIBILE SU AMAZON E
CON KINDLE UNLIMITED
A BREVE IN TUTTE LE
LIBRERIE
Ti rivedo a Vigliena, con il sole negli
occhi. Sei rimasta uguale. Nemmeno il tempo è riuscito a
prendersi l’amore e a cambiarci.
Cos’è la guerra per un popolo, per chi si alza al
mattino e non sa se arriverà a sera? Cosa sono le giornate scandite dal suono
della sirena che annuncia bombe, annuncia morte? Com’è scappare per le strade
e, allo stesso tempo, essere capace di riempirsi gli occhi della luce del sole,
dell’azzurro del mare, essere ancora accarezzati dal vento della speranza che
riesce, anche se di poco, ad abbattere la rassegnazione?
“Io sarò il tuo porto” racconta la storia di
ragazzi semplici, ragazzi del popolo costretti a rinunciare all’infanzia, che
pure spettava loro di diritto, e a diventare adulti. Racconta, in un certo
senso, l’essere visceralmente attaccato alla propria terra, amarla nonostante
tutto, a dispetto di quel poco che è in grado di dare in cambio.
Lo scenario è quello della Seconda Guerra
Mondiale, che Salvatore Improta ci racconta da un’angolazione diversa da quella
prettamente storico-militare: ci narra delle vie di Napoli, di Salerno, di quei
luoghi che hanno accolto e visto passare il cambiamento, la salvezza, e a volte
ne sono rimasti devastati. Sacrifici necessari, fatti di legami persi e
ritrovati, amicizie di cui l’eco resta indelebile nel tempo, di povertà e di
dignità.
Un romanzo dolorosamente attuale, che ci lascia
osservare da un punto di vista nuovo cose che vorremmo fossero passato, ma che,
inesorabilmente, tornano a essere presente.
TRAMA
San Giovanni a Teduccio, est di Napoli. Un posto
che, da sempre, non è città e nemmeno periferia. Attaccato al porto, alle
pendici del Vesuvio e bagnato dal mare di Vigliena. La guerra, però, non bada a
queste piccolezze e dove c’è una fabbrica, dove c’è un porto, dove passa una
linea ferroviaria, ci sono obiettivi da distruggere. Le bombe angloamericane
cadono sulla Napoli del 1942, mentre Antonio, Ciro e Maddalena - tre ragazzi
del posto - cercano di resistere agli eventi che ormai fanno parte della
quotidianità. La scuola è ferma, il lavoro manca: scene attuali, specchio crudo
e reale di quartieri che ancora oggi sembrano abbandonati alla loro sorte. La
loro vita è vissuta nei giorni a cavallo tra la fine del regime e l’armistizio,
rallenta e accelera al ritmo dettato dalle sirene che annunciano gli attacchi.
Amore e amicizia, il dolore della disperazione e la resistenza tra le strade
della città. E la speranza, infine. Ma cosa sarà rimasto di quei ragazzi che
davanti al mare di Napoli si emozionavano, sognando a occhi aperti?
Con uno stile che strizza l’occhio ai film d’epoca e la colonna sonora di
Pino Daniele e James Senese, Salvatore Improta ci racconta con vivida lucidità
uno spaccato della storia d’Italia, ma soprattutto di una Napoli, bella e
forte, sventrata dalle bombe, ma mai perduta. La forza di un popolo ci arriva
attraverso le parole di chi quei giorni li ha realmente vissuti, di
testimonianze lucide ma che forniscono un punto di vista nuovo e originale. Una
fotografia con ingrandimento sulla città, che mostra i dettagli di quelle anime
che, ancora oggi, sono influenzate dalla storia che impregna ogni pietra, ogni
metro di strada di una città unica al mondo.
BIOGRAFIA AUTORE:
Salvatore Improta nasce a Napoli nel 1979 e si
trasferisce a Bologna nel 2001. Nel 2002 apre un blog sul quale pubblica
racconti alcuni dei quali selezionati in raccolte di autori emergenti. Nel 2017
vince due importanti contest nazionali di scrittura: Coop For Word con Metrò on
the book pubblicato nella raccolta Cado come neve (ed. Fernandel) e sul Resto
del Carlino di sabato 16/09/17 e Scriba Festival della Bottega Finzioni (Carlo
Lucarelli) con il racconto Dove devo firmare. È pubblicato nella rivista
PostScripta (ed. Atlantide) con il racconto È arrivata primavera; nella
raccolta Sette son le note (ed. Alcheringa)
con il racconto All you need is love but you don’t know. Nel 2018
viene pubblicato in ebook il suo libro d’esordio Brucia (ed. Geekoeditor).
Nello stesso anno si classifica tra i vincitori del premio nazionale
“Tuttiscrittori” con il racconto Caterina. Nel 2019 il racconto Il primo di una
lunga storia è pubblicato nella raccolta, Mille e una storia. Nel 2020
partecipa al contest “Dalla finestra” organizzato da Giulia Ortuso, con il
racconto Musica in collaborazione con l’artista e grafica Alessandra Loreti,
rientrando tra i selezionati per la pubblicazione del libro “Dalla finestra”.
ESTRATTI
1. «Torneremo a guardare il cielo, il mare,
torneremo a correre; la vita... tornerà la vita e impareremo a non aver paura o forse solo a
non averne troppa. E io sarò il tuo porto se tu lo vorrai.»
2. Delle volte penso a come sarebbe stata
la vita senza questa guerra, magari non ci saremmo mai incontrati e questo sarebbe stato il male
più grande. Ma forse, come credo, il destino usa qualsiasi strada per raggiungere i suoi
scopi e ci saremmo incontrati lo stesso.