Sognatori, la nostra Alex ci parla oggi del romanzo di Emanuele Marconi, La carta rivolta. Scopriamo insieme dettagli e opinione.
Trama
Un ragazzo psicopatico che urla frasi rivoluzionarie inneggianti la libertà a Milano Centrale, il cadavere di un giovane ritrovato nei pressi dei binari di una ferrovia toscana, un misterioso treno che viaggia per l’Italia. L’astuto giornalista Marco Ledogli intuisce che la realtà è diversa da come appare, ma non sa quanto oscure possano essere le trame – economiche, politiche, societarie – di chi agisce nell’ombra. Un thriller avvincente, un mystery, un gioco letterario che scorre a doppio binario tra passato e futuro, in una riflessione sul tempo, sui grandi cambiamenti, sulla libertà, sulla manipolazione mediatica, sul confine tra reale e illusorio, in un confronto tra tutto quello che si può cambiare e quello che, invece, deve rimanere immutabile: la verità dei sentimenti.
Link per l'acquisto: https://amzn.to/3nj5KUJ
Il parere di Alex (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)
Il sette di cuori è un libro impegnativo e non perché scritto usando un
lessico complicato, ma per la complessità dei suoi protagonisti e della
storia che li accomuna.
Ambientato in un futuro non troppo lontano,
eppure attuale. Si parla di negazionismo, di rivoluzione, di una forza
superiore (ma non troppo) che subdolamente cerca di manipolare le nostre
menti. Non serve che vi dica che lo considero attuale visto quello che
sta succedendo in questo periodo storico nel mondo. L'argomento trattato
è diverso, ma il succo è di certo quello: la paura intrinseca di piani a
noi sconosciuti e al contempo una voglia spesso sopita di ribellione.
Nello specifico, Il sette di cuori ha vari protagonisti, ma quello
principale è Marco Ledogli, giornalista di una futuristica testata: lo
Status Quo. Ledogli, anche grazie alla sagacia del nipote Leonardo, si
ritroverà immerso fino al collo in un'inchiesta che lo vedrà impegnato
su vari fronti; dalla politica, al relazionarsi con i giovani, alle
agenzie di comunicazione.
Tutto ruota intorno a Perseo, un treno di
ultima generazione che ci viene presentato nel primo capitolo, ma che
si scoprirà fulcro della storia solo in seguito a numerosissime
ricerche.
In tutta onestà ammetto di aver faticato non poco a
leggere alcuni capitoli: l'autore è minuzioso e sa quel che dice, ma a
mio avviso si è dilungato troppo su determinati punti e questo ha
appesantito il racconto. Altra cosa importante che ha reso la lettura
poco fluida è la moltitudine di avverbi usati: finalmente, veramente,
assolutamente. All'autore non mancano le capacità per formulare frasi
che non contengano per forza questi mezzi, e il libro ne gioverebbe.
Buona la caratterizzazione dei personaggi, anche se su Ledogli in
effetti si sa poco. Di lui ho apprezzato le capacità intuitive e la
calma con cui riesce a venir fuori da situazioni a volte spaventose,
l'affetto che nutre verso il nipote e il sapersi relazionare con ogni
tipo di persona. Ma di Marco "uomo" si parla poco: non ricordo nemmeno
la sua età, né il suo aspetto fisico e se l'autore lo ha descritto lo ha
fatto talmente in fretta da farmene dimenticare.
Al contrario, di
Leonardo (che si vede molto meno) conosciamo qualcosa di più. Il libro
infatti inizia con le sue sensazioni e con il racconto della sua storia
d'amore mancata con Giulia... che salirà proprio su Perseo.
In
breve, la dialettica mi è piaciuta, in particolar modo quella usata
durante i dialoghi, ma fossi stato un editore avrei tagliato parecchi
pezzi a mio avviso non indispensabili ai fini del libro.
In questo
modo forse avrei trovato il tutto più interessante e avrei maggiormente
apprezzato i momenti di suspense che ogni tanto arrivano e che sono
scritti in maniera egregia.
Mi complimento con l'autore per lo
studio apportato pre stesura e per l'attenzione in revisione (non ci
sono refusi), ma consiglio una scrittura più leggera al fine di rendere
la lettura più piacevole.
La mia valutazione finale è di 3 stelle, con un in bocca al lupo per il sequel.
Valutazione: 3 stelle!
Nessun commento:
Posta un commento