domenica 15 novembre 2020

#Dramamania49: My holo love a cura di Mariarosaria Guarino

 

 Buona domenica e bentornati con le recensioni ai drama. Curiosi di leggere quella di oggi?

 

 

Trama

Han So-Yeon soffre di prosopagnosia, ossia le risulta impossibile distinguere i lineamenti delle persone e, a causa di ciò, la ragazza decide di isolarsi dal mondo. In seguito, la giovane ha la possibilità di usare Holo, intelligenza artificiale che la aiuta progressivamente a superare le proprie paure; l'aspetto di Holo è il medesimo del suo creatore, Go Nan-Do, che si innamora di Han So-Yeon ma non riesce a dichiararsi a causa del suo carattere introverso.

 

Genere: Fantascienza, romantico

 

Recensione

 

La storia si incentra sul tentativo di proteggere il prototipo di Holo, un ologramma non ancora lanciato sul mercato che potrebbe cambiare la vita del genere umano. Tutti sono interessati all’esperimento e molti vorrebbero appropriarsi del programma altamente evoluto per poterlo lanciare per primi, ma Go Nan-Do, il creatore di questa nuova tecnologia, si oppone.

Durante il tentativo di salvare gli occhiali che consentono l’accesso al sistema, un caso fortuito rende Han So-Yeon la proprietaria dell’unico supporto in grado di consentire l’utilizzo di Holo e, per questo, Go Nan-Do decide di usare la ragazza per sperimentare la sua creazione. Holo, infatti, non solo ha sembianze umane ma è in grado di soddisfare e tenere compagnia al suo “padrone” proprio come una persona vera. Poiché, inoltre, è l’unico di cui Han So-Yeon riconosce il viso, la vita della ragazza cambia. A causa del suo male, infatti, era abituata a estraniarsi dal mondo e spesso era considerata piena di sé persino dai colleghi, ma con l’ologramma al suo fianco comincerà a lasciarsi andare. Il suo atteggiamento e il modo di vedere la vita cambieranno quando Holo diventerà il suo punto di riferimento.

Col tempo tra umana e ologramma cominceranno a nascere dei sentimenti, ma tra una creatura ideata al computer e una persona vera non può nascere l’amore, oppure sì? Tra bugie, sentimenti, scontri e gesti d’affetto, la storia risulta credibile nonostante l’argomento sia futuristico. Ciò che colpisce di più è il passato che unisce i protagonisti e ci rivela, episodio dopo episodio, il legame tra l’ologramma e il suo creatore, un vincolo che rende la presenza virtuale molto più sensibile di quanto ci si aspetterebbe. La storia ci mostra un ragazzo che si è trincerato nella solitudine e una donna che, per ragioni differenti, teme di poter restare di nuovo da sola. Questi sono gli elementi che rendono la trama non solo coinvolgente ma anche delicata.

Di questa serie ho apprezzato le interpretazioni e il modo in cui è stato gestito l’elemento drammatico posto sia nella vita passata di Go Nan-Do che in quella di Han So-Yeon. Mi è piaciuto molto, inoltre, il modo in cui una creatura non umana come Holo sia stata utilizzata per creare quell’unione che spinge i protagonisti e uscire dal guscio fino a cambiare. Holo, infatti, cresce assieme ai personaggi, ne accoglie i sentimenti e comincia a comprenderli fino a decidere cosa vale la pena sacrificare per amore.

 

Voto: 8

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