lunedì 28 settembre 2020

Recensione: La verità è che non sei distante abbastanza di Chiara Parenti

Sognatori, la nostra Martina ci parla del romanzo self di Chiara Parenti, La verità è che non sei distante abbastanza. Vediamo insieme cosa ne pensa.
 

 
 

 
Trama
 
Un’ipocondriaca costretta in casa con l’ex fidanzato durante una pandemia globale. Riuscirà a sopravvivere al lockdown?


Marzo 2020.
Elena Tonelli è furiosa. L’Italia è in lockdown e lei è rimasta bloccata a Reggio Emilia in un appartamento che odia insieme a Lorenzo, l’ex fidanzato fedifrago che l’ha tradita e dal quale vorrebbe stare a molto più di un metro di distanza. Le cose precipitano quando l’agenzia per la quale lavora la licenzia a causa dell’annullamento degli eventi dovuto alla quarantena e lei si ritrova improvvisamente disoccupata.
Pasti separati, letti separati, spesa separata. Le regole della prigionia sono chiare ma, anche così, le battaglie sono all’ordine del giorno.
Ipocondriaca nel mezzo di una pandemia globale, Elena trascorre le giornate a disinfettare qualsiasi tipo di superficie, dalle 3564 fughe dei pavimenti di casa alle zampe del cane. Lorenzo invece è molto più rilassato su questo punto: entra ed esce di casa ogni giorno con disinvoltura, senza mai dire dove vada, cosa che manda Elena fuori di testa.
Come se non bastasse, ci sono anche i vicini a darle il tormento: l’anziano scorbutico al piano di sopra che lancia secchiate d’acqua dal balcone, e quelli del piano di sotto, una coppia di musicisti da balera a cui la faccenda del flashmob delle 18 è sfuggita di mano e ogni giorno si sente in dovere di intrattenere il quartiere con il meglio delle canzoni italiane anni ’60.
Per fortuna ci sono le amiche Rebecca, Asia e Giulia che, anche se lontane, le fanno sentire la propria vicinanza tra messaggi e videochiamate.
Ma a riempire di colore le giornate grigie di Elena è Alessandro, un affascinante giovane imprenditore che aveva conosciuto qualche mese prima durante un evento organizzato dalla sua agenzia e che sembra intenzionato a volere molto di più che chattare con lei.
Tutto cambia la sera del 18 marzo, quando alla tv passano le immagini dei mezzi dell’esercito che trasportano le bare via da Bergamo: per la prima volta, Elena e Lorenzo si rendono conto della gravità di quello che sta succedendo fuori dal loro appartamento, e allora anche la lite sulla tavoletta del wc rimasta alzata perde di significato.
Inaspettatamente ricominciano a parlare e in casa inizia il cessate il fuoco. Sarà solo una tregua provvisoria o, intrappolati insieme, riusciranno anche a riscoprire quello che li univa prima? E Alessandro cosa farà? Resterà a guardare?

INNAMORARSI ANCORA O IMPARARE AD AMARE, TU COSA SCEGLI?

Un romanzo fresco e vivace per accarezzare i cuori con una ventata di leggerezza, dopo i pesanti mesi di lockdown. Una commedia romantica ironica e frizzante capace di scatenare risate e sospiri, perché alla fine è il sorriso la cura più efficace contro le avversità della vita. 
 
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Il parere di Martina (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)
 

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo di un romanzo ambientato durante il terribile periodo del lockdown, che però ha saputo condire questa ambientazione particolare con grande ironia e un pizzico abbondante di romanticismo!

Cosa succede se si rimane bloccate in un appartamento insieme a quello che fino a ieri era il tuo fidanzato e ora è il tuo ex? Lo sa bene Elena, che ha scoperto il tradimento del fidanzato Lorenzo poche ore prima della chiusura totale del Paese a causa della pandemia di Covid-19. Così, se proprio non può buttarlo fuori di casa, Elena comincia a rendere la vita di Lorenzo impossibile, tra lampade lanciate e vestiti tagliati. Come se non bastasse, riceve la notizia del suo licenziamento e ha come l'impressione che il karma abbia deciso di prenderla di mira. Elena è nel panico, complice anche la sua ipocondria e la reclusione forzata che le impedisce di vedere le sue amiche di sempre.

Una piccola luce in fondo al tunnel sembra essere Alessandro, conosciuto tempo prima e determinato a conquistarla. E se le cose prendessero una piega diversa? È possibile che la rabbia svanisca e lasci strada a qualcosa di diverso?

Mille dubbi si insinuano nella mente di Elena, durante una convivenza forzata in cui Lorenzo finisce per non essere distante abbastanza, al punto da divenire addirittura troppo vicino. La domanda è: si può perdonare? Si può ricostruire qualcosa che ci rendeva felici? Alessandro sembra la via più semplice, quella rosea di un nuovo amore da farfalle nello stomaco; Lorenzo è la via impegnativa, quella in cui bisogna anche accettare difetti che non sono mai da una sola delle due parti.

La scrittura di Chiara è scorrevole e densa di ironia, cosa che ci permette di leggere il romanzo tutto d'un fiato, con un sorriso sulle labbra che si alterna a momenti di riflessione. Infatti, ciò che si apprezza di questa storia è proprio il suo essere profonda pur nelle sembianze di un romanzo frizzante e divertente. Chiara non si è limitata a raccontarci battibecchi, litigi e figuracce, è andata più in profondità, cogliendo l'occasione per dirci che nelle situazioni più difficili può scattare qualcosa dentro di noi che ci cambia nel profondo.

Nel complesso, il romanzo mi è piaciuto, anche se ho faticato a entrare nella storia all'inizio. Alcune scelte non mi hanno convinta del tutto: ci sono molti personaggi secondari, le amiche di Elena la contattano in videochiamata e fanno riferimento a molte vicende personali diverse, ricche di particolari che sono un po' troppo. Credo che distolgano l'attenzione dalla storia principale, pur avendo comunque un loro perché. Avrei ridotto queste vicende, per dare invece più spazio ad Alessandro, che come ostacolo risulta un po' troppo debole. L'ho trovato, infatti, una presenza troppo marginale, che appare e scompare con troppa fretta per arrivare davvero al lettore.

Da quando la vicenda si concentra sul cambiamento della nostra protagonista e sul sentimento che nutre nei confronti di uno dei due personaggi maschili, la storia si fa molto più interessante e coinvolgente.

Ho apprezzato i personaggi principali, in particolar modo la protagonista, ben caratterizzata, anche se a tratti un po' "esagerata" nella sua ipocondria, che però sta benissimo nel contesto e ci strappa più di un sorriso. L'evoluzione di cui Elena è al centro la rende un personaggio ben costruito, che muove la vicenda donandole un senso e chiudendo il cerchio alla perfezione nel finale.

Le situazioni surreali vissute durante la quarantena ci toccano direttamente, perché si tratta di vicende che abbiamo sicuramente vissuto e tirano fuori il lato più leggero di un periodo durissimo.

In conclusione, anche se alcuni elementi non mi hanno convinta a pieno, è un romanzo che si fa leggere per la sua buona dose di ironia e per un modo fuori dal comune di narrare un innamoramento che non è solo farfalle nello stomaco.

 

Valutazione: quattro stelle

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