domenica 27 settembre 2020

Review Tour: Sabbia bianca di Pitti Duchamp (I Giganti del Calcio Storico #1)

Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Tour del romanzo di Pitti Duchamp, Sabbia bianca edito Words Edizioni. La nostra Milena l'ha letto e recensito per noi. Vediamo insieme che cosa ne pensa.


 

TRAMA

La perfezione, ecco cosa pretende l’avvocato Leopoldo Carsini dalla vita. Quando conosce Olimpia, quello a cui mira in ogni cosa che fa si concretizza nell’azzurro intenso dei suoi occhi. Lei ha tutte le carte in regola per stargli accanto e lui la vuole, spinto da un desiderio razionale distante da ogni sentimentalismo. Ma la complessità di Olimpia si svela a poco a poco, durante la ricerca di un fratello sparito nel nulla, mentre riaffiorano dispiaceri e solitudine da un passato familiare sofferto. E così, il cuore di Leo, impantanato nella sabbia di piazza Santa Croce, là dove le partite del calcio storico fiorentino danno vita a leggendari scontri tra gladiatori moderni, comincia a battere più forte. Una storia d’amore e di cambiamento con tre protagonisti: un avvocato dalla doppia faccia, una ragazza di buoni sentimenti e una Firenze sospesa tra il presente e un passato attualissimo, vissuta, graffiata, leccata e amata.
 
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Il parere di Milena (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

"Firenze così chiusa su se stessa, così orgogliosa del passato da non dare importanza al futuro. Firenze fiera e superba, scolpita dall'ambizione dei Medici e dall'amore austero dei Lorena, che seppure austriaci, erano più fiorentini dei topi sotto il Ponte alle Grazie."

Inizio questa recensione con una citazione che racconta Firenze, città che fa da sfondo alla trama del romanzo Sabbia bianca di Pitti Duchamp, e che ne è al contempo coprotagonista. 

Frequento Firenze da quando sono nata, essendo figlia di un fiorentino trasferito a Roma, ho vissuto in Toscana e a Firenze per diversi anni e quindi, a ragion veduta, vi assicuro che tra le pagine di questo libro troverete la vera essenza di una città che è ben diversa da quella delle cartoline stereotipate che si trovano sul web e da quella divertente e romantica di film più o meno recenti. Pitti Duchamp ha tratteggiato Firenze con sapienza, destreggiandosi tra descrizioni e affreschi che non appesantiscono la lettura, ma soprattutto ha dato vita a dei personaggi che ne sono l'incarnazione perfetta. Ciascuno di loro, infatti, racconta un aspetto di Firenze, dall'orgoglio alla presunzione, fino al pregiudizio. Non è un caso (è se lo è, è davvero fortuito!) che la protagonista riguardi ossessivamente proprio la trasposizione cinematografica del capolavoro della Austen.

Dopo questa doverosa introduzione, passo a esprimere la mia opinione sul romanzo, che mischia rosa e giallo, amore e suspense, passione e famiglia... Al di là e oltre il genere di appartenenza, Sabbia bianca è un bel romanzo. Poco importa che racconti una storia d'amore, vale la pena leggerlo per immergersi in un mondo credibile e vivere un'esperienza che emoziona davvero. 

I protagonisti, oltre alla già citata Firenze, sono Olimpia e Leopoldo, rampolli di due storiche famiglie.

Lei è una giovane e bella donna, disordinata ma elegante, ha una formazione internazionale e spesso pensa in una delle tante lingue che conosce. Affamata dell'affetto che le è sempre mancato, e che sembra non riuscire mai a trovare, mostra le sue debolezze un po' alla volta. A dispetto del fisico statuario che la fa somigliare alla Venere del Botticelli, ha delle fragilità che ne fanno un personaggio a tutto tondo, ha un tic che la rende umana e una tendenza alla depressione che rischia di farle perdere di vista i suoi obiettivi. 

Lui è un avvocato sui generis che sotto il completo elegante dal taglio sartoriale, nasconde un animo e un fisico da calciante, ovvero da giocatore del Calcio Storico, antico sport che coniuga competizione e violenza, un mix tra calcio, boxe e lotta libera piuttosto cruento. Lavora senza sosta, circondato da collaboratori che maltratta ma che, in fondo, apprezza. Si allena con costanza in attesa di giugno, mese in cui si svolge il torneo in piazza Santa Croce, sul campo di sabbia bianca che dà il titolo a questo romanzo, primo di una serie di volumi autoconclusivi. Oltre ad essere un principe del foro e un calciante, Leo è anche molto bello e non disdegna relazioni occasionali, senza concedere, e concedersi, emozioni.

Intorno a loro si muovono personaggi che sembrano inizialmente secondari, ma che poi, nel corso della storia, si ritagliano un ruolo importante. Ne cito solo alcuni, i miei preferiti: Beatrice, la madre di Leo, spettacolare personificazione della signora bene fiorentina, altezzosa per dovere senza esserlo davvero. Francesco, investigatore che puzza di nicotina e catrame, ma sa sempre quali verità rivelare e quali tacere. Vorrei parlare anche di un terzo personaggio, ma non mi piace fare spoiler e quindi dirò solamente che il suo percorso è tanto verosimile da sembrare di averlo accanto in carne e ossa, e che l'autrice ne ha saputo definire i confini con sensibilità, evitando il rischio di renderlo una caricatura.

Sabbia bianca è scritto in terza persona, l'io narrante segue i pensieri dei personaggi di volta in volta protagonisti della scena, alternando i punti di vista senza risultare macchinoso o confuso. Il testo è corretto e fluido, piacevole da leggere. L'inflessione fiorentina, tolta qualche parola dialettale, si ritrova nella musicalità delle parole e dei vezzeggiativi, nella costruzione "strascicata" delle frasi, nei soprannomi dei calcianti, nelle imprecazioni "becere" e sì, anche nel turpiloquio! 

Un consiglio, segnatevi i luoghi in cui i protagonisti si muovono, mangiano e bevono e utilizzateli come Lonely Planet personale per il vostro prossimo viaggio a Firenze!


Votazione: 5 stelle!

 

Non perdetevi tutte le altre tappe!
 

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