domenica 27 settembre 2020

#Dramamania43: Itaewon Class a cura di Mariarosaria Guarino

Sognatori, eccoci tornati con le rece ai Drama. Pronti?

 


Trama

La vita di Park Sae-ro-yi è stata sconvolta dopo che è stato espulso da scuola per aver preso a pugni un bullo e la morte del padre. Scontata la pena in carcere dopo aver tentato di ottenere giustizia aggredendo l’assassino del genitore, decide di seguire le orme del padre e aprire un bar-ristorante a Itaewon, il DanBam. Insieme al suo manager e allo staff, cerca di raggiungere il successo e diventare il primo in tutta la Corea. Cruciale è la competizione e l'odio del protagonista nei confronti della famiglia Jang, responsabile della morte del padre e proprietaria del più famoso ristorante sudcoreano.

Genere: Commedia, drammatico, romantico.

 

Recensione

 

Sono talmente felice di aver visto questo drama da essere gasata persino in questo momento, nonostante sia passata una settimana dalla visione dell’ultimo episodio. Avevo riposto grandi aspettative, in Itaewon class, per la presenza di Park Seo-Joon nelle vesti del protagonista, e sono stata ampiamente ripagata perché questo giovane attore si è rivelato anche questa volta un portento e, con la sua interpretazione di Park Se-Ro-Yi, ha reso appieno la caratterizzazione di un personaggio, a dir poco complesso, la cui storia è alla base dell’intera serie.

Tutto, infatti, si incentra sui princìpi, i valori e la determinazione del diciannovenne Park Se-Ro-Yi, che dopo aver difeso un compagno di classe vittima di bullismo viene punito al posto del vero responsabile ed espulso perché non si piega alla volontà del padre di quest’ultimo, uomo in vista e proprietario di una grande catena di ristoranti. Dopo aver messo in gioco il suo futuro a causa di questa scelta, di cui non si pente, e in seguito a un incidente improvviso, il ragazzo perde però anche suo padre e resta solo al mondo. Dopo aver scoperto il vero responsabile di quanto accaduto, in un accesso d’ira per poco non uccide l’assassino del genitore e, per questo, finisce in prigione. Non c’è bisogno di specificare che la sua vita, in pochi mesi, viene completamente distrutta, ma Se-Ro-Yi non è disposto a cedere, non intende mostrarsi debole, e vuole a tutti i costi ottenere giustizia e rendere fiero di sé quel padre che aveva creduto in lui. Vuole riuscirci anche se il genitore non potrà assistere di persona ai suoi successi e non intende demordere per cui, dopo aver scontato la pena e lavorato per anni con un solo obiettivo in mente, torna in città deciso a vendicarsi togliendo al suo nemico ciò che ha di più prezioso: il prestigio della sua azienda.

La trama si incentra sulla fermezza del giovane, sulla sua volontà a non lasciarsi piegare e sconfiggere da nessuno, sul desiderio di riuscire a ogni costo, pur avendo subito più di un dolore quando era soltanto un ragazzino e, vi posso garantire, che resterete catturati e incollati allo schermo dal primo episodio all’ultimo. In Itaewon class ho apprezzato tutti i personaggi, da quelli principali ai secondari, ognuno con una storia particolare che viene spiegata e trattata, in alcuni casi, con la giusta delicatezza. Tutto ruota attorno al coraggioso Park Se-Ro-Yi e al suo desiderio di mostrarsi capace di diventare qualcuno nonostante i mille ostacoli posti sulla sua strada e del modo in cui, sebbene sia una persona semplice, tutti i personaggi siano immancabilmente attratti dalla sua figura e dalla sua determinazione. Ognuno vede in lui un riferimento, un silenzioso invito a dare di più, a essere migliore e, nel caso dell’antagonista, una minaccia.

Il non fidarsi delle apparenze, l’invito a credere di poter sempre riuscire se si prefissa un obiettivo, di dare una seconda possibilità a chi lo merita, ma anche l’incentivo a migliorarsi e a essere responsabili, a credere nei propri valori senza rinunciare mai nonostante si possano presentare ostacoli insormontabili, come anche il messaggio che invita a scegliere sempre per il meglio ponderando ogni scelta e attuandola senza pentirsi… questi e tanti altri sono gli argomenti trattati in un drama moderno, profondo, per nulla scontato, che mi resterà nel cuore per la sceneggiatura, gli interpreti, la trama e le OST, tutte spettacolari e perfette per raccontare la storia attraverso canzoni che sembrano scritte apposta per valorizzare un lavoro già di per sé strutturato in maniera ottima. Consigliatissimo.

 

Voto: 10 – Da non perdere.

Nessun commento:

Posta un commento