venerdì 4 settembre 2020

Recensione: Sesso, Hawaii e cliché di Barbara Parodi

Sognatori, la nostra Milena ci parla oggi del romanzo di Barbara Parodi, Sesso, Hawaii e cliché edito ODE Edizioni. Vediamo insieme dettagli e opinione.

 


Trama

Se esistesse un incipit adatto a questa storia, parafrasandone uno famoso, sarebbe il seguente:

È una verità universalmente accettata che se nella casella della posta trovi una busta quadrata in carta spessa e di colore avorio qualcuno che ti conosce ti vuole male.
Tutto ha avuto inizio con quella dannata lettera, ma diamine! Se tornassi indietro l'aprirei ancora cento volte.

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Il parere di Milena (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

Prendete una prefazione che fa il verso all'incipit di Orgoglio e pregiudizio, un'ambientazione diversa dalle solite e più gettonate e una protagonista sopra le righe. Adesso mischiate il tutto in poche ma ben scritte pagine. Aggiungete un escamotage che è quasi un paradosso e un pizzico di riflessione, che non guasta mai. Lasciate decantare prima di esprimere la vostra opinione. 

Ecco a voi la ricetta per Sesso, Hawaii e cliché di Barbara Parodi. Una lettura che ho affrontato aspettandomi un romanzo diverso, un chiklit con un colpo di fulmine, la classica storia di sesso che si trasforma in amore, e che invece è una storia molto intima, che evidenzia come il pregiudizio sia ancora parte integrante della nostra vita quotidiana. In questo senso è assolutamente calzante la prefazione di Livia Sarti! 

L'idea è brillante e non risulta affatto banale: a seguito della rottura col fidanzato Mina, la protagonista, mette in discussione se stessa e le scelte che ha compiuto negli ultimi anni. Un invito inaspettato la porta a fare un viaggio che sarà catartico e le imporrà di fare delle nuove scelte. 

Lo stile dell'autrice, che non conoscevo, è scorrevole e divertente. Tra una battuta e un colpo di scena ci trasporta con leggerezza nella mente di Mina senza giudicarla, ma evidenziando la sua evoluzione. 

Gli altri personaggi più che secondari sono di contorno, restano sullo sfondo e sono funzionali al racconto. C'è un ex fidanzato, un'amica del cuore, ci sono il futuro marito e il futuro cognato, i parenti degli sposi e un gustoso cameo iniziale che svolge bene il ruolo di traghettatore nell'atmosfera delle isole Hawaii. 
La scelta di focalizzare l'attenzione solo su Mina, che immagino sia voluta, permette di approfondire le dinamiche dei suoi pensieri che, in un romanzo così breve, si sarebbero altrimenti perse. 
Ciononostante, ho trovato alcuni passaggi affrettati e ho avuto la sensazione che il cambiamento di Mina avrebbe tratto vantaggio da qualche pagina in più. 
 

Valutazione: 4 stelle, soprattutto per la scelta del tema trattato.

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