giusta.
Perché oggi lui mi ha spezzato.
Oggi sono stato colpito dove fa più male.
Da oggi… ho chiuso con il rugby.”
La mia vita è stata stravolta: convocato come riserva in nazionale. Difficile accettarlo se comunicato
da mio padre, tanto più se accompagnato dai suoi veri pensieri su di me. Pensieri che, mio malgrado, mi hanno aperto gli occhi.
Ho mollato tutto, mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato una nuova vita. Un passo alla volta ho
modificato il mio modo di vedere le cose e, adesso, sono una persona diversa, migliore e, guardandomi indietro, quello che ho lasciato non mi manca poi così tanto.
E poi c’è Carol, il mio capo. È bella, caparbia e mi fa letteralmente impazzire.
Io sono Tom Wilson, ex Numero 10 dei Saracens, ex Numero 10 della Nazionale inglese, ex latin lover, ex uomo libero da ogni forma di responsabilità. Sono ex per tante cose, ma, adesso, chi sono davvero?
Questa è la mia storia, ma vi avverto: se volete leggerla, sarà bene che vi mettiate seduti e vi prepariate qualcosa da bere. Bello forte.
Buongiorno, lettori. Oggi vi parlo di un romanzo che aspettavo da un po' e che ero ansiosa di leggere. Si tratta del terzo volume della serie dei nostri rugbisti, nati dalla deliziosa penna di Alessia D'Ambrosio.
Protagonista del romanzo, questa volta, è Tom, fratello gemello di Scott. L'abbiamo già conosciuto nel volume precedente della storia e abbiamo intuito una caratteristica del suo carattere che qui fa da vera protagonista. Tom è irruente, impulsivo, ma ogni sua azione ha un unico motore: l'amore. Se ha messo a repentaglio la sua carriera è stato per il legame profondissimo con il fratello gemello e qui scopriamo che c'è molto di più, dietro la sua predisposizione ad aiutare l'altro.
Il libro si apre con una decisione spiazzante: Tom che decide di lasciare il rugby, dopo una lite furiosa con il padre. Cerca così un nuovo lavoro e finisce a fare il cameriere al ristorante di Angelo, che ben conosciamo perché teatro di molte vicende nate dalla penna di Alessia. Ed è qui che incontra Carol, bellissima, ambiziosa, ma anche fragile. Non è l'unico incontro determinante per la svolta nella vita di Tom. Al gruppo di sostegno per le dipendenze che è stato costretto a frequentare Tom incontra Victoria, una diciannovenne tossicodipendente alla quale Mike, responsabile del centro, affida Tom come supporto. Il nostro protagonista comincia così a cambiare, a scoprire che i suoi sogni sono diversi da come ha sempre creduto. Oltre a Victoria, Tom stringe un forte legame con Connor, fratello minore di Carol costretto su una sedia a rotelle. Il numero 10 dei Saracens trova il senso della sua vita in questo modo, lontano dal campo, riscopre se stesso e trova le risposte alle domande che si è sempre posto. Il romanzo intreccia tutte queste vicende, che vanno ad aggiungersi a quelle degli altri fratelli Wilson, sempre presenti e pronti a combinare pasticci (ma che ha nel cervello Dan? Qualcuno deve spiegarmelo).
È davvero un ottimo romanzo. Leggere Alessia è ogni volta una scoperta, c'è sempre qualcosa in più nella sua scrittura che precedentemente non avevamo trovato, un pezzettino di esperienza aggiunta, uno stile sempre migliore di prima.
Proseguendo nel parlarvi della trama vorrei sottolineare come la costruzione del romanzo sia lineare, ben progettata. È rischioso inserire tante vicende parallele in una storia, a volte si perde il focus principale o si sfocia in qualcosa di confuso, ma non è questo il caso. Tutti i pezzetti di questo puzzle trovano una loro collocazione, si intrecciano e si sviluppano fino al finale, dove il cerchio si chiude. Quando dietro a un romanzo c'è uno studio attento si percepisce e Alessia non lascia nulla al caso.
Complici nel rendere straordinaria questa storia sono tutti i personaggi che la popolano, che conosciamo già, ma che non ci stanchiamo mai di incontrare. Così come la trama, anche i personaggi sono divinamente costruiti sotto ogni punto di vista. Ne conosciamo il carattere, i pregi e i difetti, il passato, le motivazioni delle loro azioni e delle loro scelte. Per non parlare del filo invisibile che li unisce e che arriva anche a noi, trascinandoci in mezzo a loro. Ogni personaggio ha un suo ruolo, una sua personalità, un suo perché nella storia. Ciascuno di loro va ad arricchire la vicenda e agisce come ci aspetteremmo che facesse. I personaggi di Alessia non sono solo realistici, sono veri. Sono persone come quelle che ci circondano, quelle che conosciamo e adoriamo per qualche motivo o dobbiamo sopportare per altre ragioni. Non sono eroi impeccabili, sono fragili e insicuri, attraversano tutti un percorso di maturazione che non solo ci fa affezionare a loro, ma che li rende significativi al massimo grado. Dietro ogni personaggio ci sono conflitti, contrasti, ma anche un percorso ben progettato che non lascia nulla com'era in principio. Ognuno di loro ha il suo modo di pensare, di parlare, di vedere il mondo. Lo riconosceremmo tra mille. E tutto ciò è uno dei motori di una narrazione di qualità.
Azione, introspezione, dialoghi e descrizioni si combinano alla perfezione, tenendo alto il ritmo narrativo dalla prima all'ultima pagina. È sempre così quando leggo quest'autrice, non posso staccarmi fino al punto finale.
La scrittura di Alessia è fresca, frizzante, coinvolgente. Lo stile è vivido al punto da immergerci nella storia e renderci protagonisti insieme a Tom e ai suoi fratelli. In questo caso troviamo una narrazione principalmente dal punto di vista del protagonista maschile, resa molto bene. È Tom a parlare, sotto ogni punto di vista. Sono le sue parole, i suoi occhi a mostrarci ciò che lo circonda, i suoi sogni a catturarci. Alessia ha dato voce e vita al suo personaggio, che sembra costruire da solo tutto il resto.
C'è una particolarità in questo romanzo che lo differenzia rispetto agli altri della serie. La storia d'amore non è il fulcro di tutto. Normalmente avrei ritenuto questo un difetto, una mancanza, ma non è stato così. Non manca nulla a questo romanzo, anzi. Alessia ci offre una visione a trecentosessanta gradi della vita di Tom e ogni aspetto ci colpisce, ci coinvolge, ci fa riflettere. Come per la storia di Scott, anche qui si affrontano tematiche impegnative e lo si fa con una forza e un trasporto che ci impressionano, ci commuovono. Non è solo una storia d'amore. Number 10 è molto di più. Per questo non potete perderlo.
Due parole sul finale. Alessia… sai che non finisce qui, vero? Sarete un po' spiazzate e leggermente arrabbiate alla fine, fidatevi di me. Ma un messaggio diretto dell'autrice ci fa capire che non è un punto definitivo questo e, a conti fatti, non posso che esserne felice. Quando si legge una storia di questo calibro non si è pronti a lasciarla andare. Non vedo l'ora di incontrare di nuovo questo gigante buono che mi è entrato nel cuore.
Grazie Alessia, per l'ennesima storia speciale. E a voi, lettori, correte a caricarla sui vostri Kindle, perché è una di quelle perle rare che non possono mancare alla vostra collezione.
Valutazione: cinque stelle!
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