giovedì 18 giugno 2020

Recensione: Rimani immobile di Lisa Regan (Jocelyn Rush vol. 1)

Sognatori, la nostra Milena ci parla oggi di Rimani Immobile di Lisa Regan, un thriller edito Hope Edizioni, primo volume di una serie. Vediamo insieme che cosa ne pensa.


Trama

Dopo anni di servizio come agente di pattuglia, la detective Jocelyn Rush è quasi immune alla violenza che imperversa nelle strade di Filadelfia... quasi. Dopo aver salvato la figlia di tre anni, durante un furto d’auto, Jocelyn finisce al pronto soccorso e incontra Anita, una ex prostituta che ha conosciuto durante i suoi pattugliamenti, e che è stata mutilata in una brutale aggressione.
Con l’aiuto del suo collega e grazie al supporto dell’Unità Vittime Speciali di Filadelfia, Jocelyn scopre che Anita non è stata la prima vittima di questi attacchi e che non sarà l’ultima. Quando la violenza la colpisce da vicino, Jocelyn sa di dover fare qualunque cosa pur di fermare questi sadici aggressori, anche se questo la costringerà a fare i conti con un terribile ricordo del suo passato.
Rimani immobile, di Lisa Regan, vincitrice di numerosi premi, è un thriller coinvolgente e carico di tensione.

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Il parere di Milena (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)


Vi piacciono le atmosfere della serie TV Cold Case?
Le strade e i quartieri di Philadelphia, i distretti di polizia e le squadre speciali sono rimasti nel vostro immaginario?
Allora il thriller Rimani Immobile, edito Hope Edizioni e scritto da Lisa Regan, è il romanzo perfetto per voi!
Inizio col dirvi che è stata una lettura appassionante che mi ha portato via un pò di giorni. Si tratta di un romanzo lungo, scritto in terza persona soggettiva con pov singolo e ben tradotto. Lo stile è molto minimale per quanto concerne le descrizioni, ma capace di tratteggiare ugualmente luoghi e personaggi con puntigliosità. Il risultato è un'immersione completa nella storia, sembra proprio di essere lì!

La ferrovia sopraelevata attraversava tutta Kensington Avenue come un gigante millepiedi blu, il cui corpo gettava un'oscura ombra metallica sui suoi abitanti. Gli edifici che stavano ancora in piedi erano fatti, per la maggior parte, di mattoni e raggruppati a stretto contatto tra loro. (...) La cosa più vicina a un prato che si potesse trovare era l'erbaccia che spuntava dal manto stradale rotto.

La trama ha una struttura a spirale, con diversi sotto temi che emergono un pò alla volta, e che alla fine trovano la propria connessione con la storia principale. Nulla è lasciato al caso, ogni tassello del passato serve per ricostruire il presente e scoprire chi si nasconde dietro Face, un bell'uomo (da qui il soprannome) sadico che si macchia di aggressioni seriali.
La protagonista è il detective Jocelyn Rush, mamma single affettuosa di una deliziosa bambina di tre anni, Olivia, poliziotta che non si ferma alle apparenze e alle appartenenze pur di trovare i colpevoli, donna con un passato complesso, non ancora risolto, che sfocia nell'incapacità di gestire la rabbia.

Piombò il silenzio. Jocelyn sapeva che il ragazzino stava parlando, ma non riusciva a sentire niente. Restrinse il campo visivo sul suo volto. E quando incrociò il suo sguardo, per un breve, effimero, secondo, le parve spaventato. Poi iniziò a picchiarlo. Ancora e ancora.

Il mondo del detective Rush è complesso e articolato.
Insieme a lei troviamo Kevin Sullivan, partner sul lavoro e amico, un uomo sulla cinquantina che, tra una battuta e una Nicorette, dispensa consigli saggi.
C'è poi la sua amica e collega Inez, anche lei madre e temporaneamente sola. Due donne che si trovano a svolgere un lavoro impegnativo e che si supportano a vicenda nella gestione delle figlie.
Non mancano i parenti: Simon, suo zio, e Camille, sua sorella. Con loro i rapporti sono davvero complessi e, man mano che si procede nella lettura, se ne capisce il motivo. Non vi dico nulla su di loro per non rischiare di fare spoiler.
In questo quadro che rappresenta il palcoscenico su cui tutti i personaggi si muovono, non può mancare un ex fidanzato. Phil è un uomo benestante, piacente, affascinante e, nemmeno a farlo apposta, procuratore distrettuale. La loro relazione non si è conclusa troppo bene, a giudicare dal loro rapporto piuttosto litigioso, si incontrano per motivi di lavoro e senza risparmiarsi frecciatine al vetriolo.

Infine, devo riservare un paragrafo al tenente Caleb Vaughn. Forse leggo troppi romance, ma un uomo così non si trova spesso neppure nelle storie più romantiche! Il tenente resta nell'ombra nella prima parte della storia, citato e chiamato in causa, non risponde praticamente mai alle chiamate e neppure richiama. L'autrice ci suggerisce con questo escamotage letterario che sia un personaggio un pò snob o comunque poco empatico. Poi però ce lo presenta così:

I suoi occhi erano scuri, duri e gentili al tempo stesso. Non pareva un poliziotto, sembrava un professore di inglese del liceo, di quelli davvero affascinanti. Le ricordava quel tipo d'uomo che migliora con gli anni. Un pò come George Clooney con i capelli di Patrick Dempsey.

E sì, deve essere un tipo davvero antipatico. Almeno di solito i colleghi belli sono odiosi. Invece no, Caleb vi stupirà! Anche qui non vi racconto altro per non svelare troppo di questo bel quarantenne, padre attento, compagno accorto, un pò psicologo un pò attore hollywoodiano... Basta!

Love story a parte, in questo romanzo che sembra una sceneggiatura, l'emozione che vi terrà compagnia dalla prima all'ultima riga è la suspence. Percepibile e fisica, suggerirà una colonna sonora fatta di sospensioni e melodie ansiogene, catapulterà la vostra mente in una realtà parallela in cui vi sembrerà che stiano per accadere in continuazione fatti tremendi.

Sul finale, si aprono diverse soluzioni al caso su cui il detective Rush sta lavorando. Se avete letto attentamente, forse riuscirete a indovinare quella corretta. Vi consiglio la lettura di questo romanzo che, ho scoperto solo alla fine, è il primo episodio di una serie. Non vedo l'ora di leggere il prossimo!


Valutazione: 5 stelle!

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