Nella buona e nella cattiva sorte.
Fino alla morte.
Puoi contare su di me.
Le promesse che la gente fa.
I giuramenti che facciamo.
Ipotesi del cuore.
L’emozione ci dice ciò che proviamo, ma la vita… la vita ha la capacità di immergerci in acqua bollente, far bruciare le nostre illusioni, mettere alla prova la nostra fede e le nostre convinzioni.
Il fluttuare dell’amore è una farfalla, ma l’amore collaudato è un’ancora.
Per Grip e Bristol, l’amore è cominciato in cima a una ruota panoramica sotto le stelle.
Ma quando quell’amore verrà messo alla prova, voleranno o cadranno?
Buongiorno, lettori. Eccomi con l'ultima recensione dedicata alla serie di Kennedy Ryan, di nuovo a parlarvi di un romanzo difficile, di quelli che non posso consigliarvi se cercate una storia d'amore leggera. Ma se volete un racconto che faccia emozionare e riflettere, che lasci il segno, che vi introietti in una prospettiva nuova, allora credo proprio che questo libro, e l'intera serie di cui fa parte, facciano per voi.
Bris e Grip hanno finalmente coronato il loro amore dopo un mare di difficoltà e incomprensioni, ma ciò non impedisce alla vita di giocare loro una serie di brutti scherzi ancora tutti da affrontare. In questo romanzo seguiamo il desiderio di giustizia e rivalsa di Grip, che porta avanti delle dure battaglie contro la discriminazione degli afroamericani. Continuiamo anche a conoscere quei "pregiudizi al contrario" a cui non si pensa e che faranno sentire Bristol inadeguata. Eppure, cocciuta come l'abbiamo già conosciuta, la giovane manager non si ferma a chi denigra la sua unione con Grip, anzi. È determinata più che mai a far capire al mondo quanto il sentimento che li unisce sia vero, è decisa a mostrare che lottare contro il razzismo significa scardinare qualunque tipo di pregiudizio, da entrambe le parti. Se l'obiettivo delle malelingue è quello di allontanare la stella nascente del rap dalla sua ragazza ciò che raggiungeranno sarà l'esatto opposto. L'amore tra i due protagonisti continuerà a superare tutto e la loro forza ci sorprenderà di nuovo.
Apprezziamo Bristol ancora di più nell'ultimo capitolo della serie, la sua determinazione, la sua intelligenza, la sua crescita che la rende una donna capace di ancorarsi a un punto fermo: un amore più forte di tutto.
Proprio quando crediamo che l'uragano Bris abbia raggiunto il culmine della sua forza, qualcosa di sconvolgente e inaspettato scombina di nuovo le carte in tavola. E Bristol, questa volta, non è pronta. Attraverso la storia di una gravidanza difficile, Kennedy Ryan ci proietta nella mente di una donna che si riscopre fragile e terrorizzata, consapevole che nemmeno la sua determinazione è in grado di controllare l'imprevedibile flusso degli eventi. La protagonista diventa una di noi, si spoglia di quell'aura di supereroina che l'ha resa quasi un'icona femminista e mostra il suo lato più debole. Perché non esistono persone senza debolezze. Lo stesso sarà per Grip, unito alla donna della sua vita da un legame indissolubile che rischia di vedere sgretolarsi uno dei due capi a cui si regge.
Still ci fa passare attraverso la favola di una storia d'amore che si compie e si piega, ci proietta tra i meandri di una vita imprevedibile, che non smette mai di sorprendere. È un romanzo duro, che ci ricorda che la vita è un'eterna salita, che non si possono mai deporre le armi, perché le sfide e le difficoltà sono sempre dietro l'angolo. Eppure, se c'è qualcosa in grado di disarmare le avversità, questo è l'amore. Punto di partenza e di arrivo di tutte le vicende, il sentimento che unisce Grip a Bris è il cuore del romanzo. È fonte di vita, di forza, è quell'asso nella manica che ti fa vincere le sfide. Ma vincere non significa uscirne indenni. Grip e Bris si trasformano ed escono dal romanzo con delle cicatrici indelebili, piegati, ma non distrutti.
Kennedy Ryan ci mostra l'amore come una luce in fondo a un tunnel di sofferenza, come un appiglio a cui aggrapparsi quando la vita sembra voltarci le spalle ed è incredibile quanto questo amore così puro e profondo sia in grado di vincere. Sempre. A prescindere da tutto.
Preparatevi a un viaggio difficile in cui l'autrice ci rende ospiti di due cuori devastati. Lo stile della Ryan sa essere molto concreto, coinvolgente. La grande attenzione all'introspezione nei protagonisti fa sì che il dramma che racconta ci avvolga a tutto tondo. Li comprendiamo, veniamo toccati dal loro terrore, sconvolti dal dolore. È l'effetto che fanno dei protagonisti costruiti in modo magistrale. Sono loro il motore del romanzo, tutto il resto è un contorno.
La storia mi è piaciuta moltissimo, nonostante sia dura da accettare e da vivere. Tuttavia, lo stile della Ryan non mi convince mai al cento per cento, dal punto di vista formale e lessicale. Non so se sia legato alle traduzioni in italiano, ma la scelta di alcuni termini l'ho sempre trovata inadeguata rispetto al contesto. Confermo nuovamente la mia valutazione. Il fatto di inserire molte scene passionali all'interno della storia contribuisce a rafforzare la percezione di questo amore forte e indissolubile, che però stride con alcuni passaggi volgari che non mi piacciono. Si può rendere una scena di intimità anche senza utilizzare termini volgari, specialmente in contesti di difficoltà psicologica dei personaggi, dove tutto ciò stona terribilmente.
In conclusione, la serie di Grip e Bris mi è piaciuta, è sicuramente molto attuale in quanto tratta la tematica del pregiudizio razziale nei confronti dei neri americani. È uno spunto di riflessione, se ancora ne avessimo bisogno dopo tutto ciò che giunge alle nostre orecchie in questo periodo. Si tratta di romanzi non semplici da affrontare, dove l'amore è però al centro e trionfa sempre, pur non essendo la vita dei protagonisti una favola edulcorata.
Nonostante alcune note stilistiche che non hanno incontrato il mio gusto, mi sento di consigliarvi questo romanzo e di concludere con una valutazione più che positiva.
Valutazione: quattro stelle e mezza
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