lunedì 8 giugno 2020

Recensione: L'uomo ideale di Katy Regnery (The Summerhaven Trio Vol. 1)

Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi del romanzo di Katy Regnery, L'uomo ideale, primo volume della serie The Summerhaven Trio, edita Quixote Edizioni. Vediamo insieme che cosa ne pensa.




Trama

Rory Haven e Brittany Manion si conoscevano da bambini…
… ma è passato molto tempo da quando trascorrevano le loro estati a Summerhaven.
I figli degli Haven non frequentavano l’esclusivo Campo Summerhaven per Ragazzi a Center Sandwich, New Hampshire. Erano i figli dei proprietari, ci si aspettava che “facessero la loro parte” ed era loro del tutto proibito fraternizzare con gli ospiti paganti. Ma questo non ha impedito a Rory di avere una cotta silenziosa e non ricambiata per Brittany Manion, meravigliosa, popolare e ricchissima ragazza, nell’arco di quattro lunghe estati.
Quando Brittany, cresciuta e da poco fidanzata, prenota il campo estivo durante la chiusura, per il suo imminente matrimonio in primavera, riconosce subito Rory come il ragazzo super sexy che, quando era ragazzina, non la degnava di uno sguardo. Nel frattempo, Rory, che percepisce che le nozze di Brittany hanno poco a che fare con l’Uomo Giusto e più con l’Uomo Giusto Per Ora, si lancia nella lotta della sua vita per vincere il cuore della ragazza che ha sempre voluto.

 

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Il parere di Meg (prodotto acquistato)

Difficile fare una recensione per me su questo libro, sia perché amo molto le opere di quest’autrice sia perché c’è l’Irlanda (la mia terra adottiva), se leggiamo il titolo originale, e temevo di essere di parte.
E invece non potevo sbagliarmi di più.
Rory e Brittany si conoscono da ragazzi, poiché lui aiuta i suoi a gestire questa sorta di campeggio per ricchi e lei è la figlia non amata di due ricchissimi genitori egoisti, che viene mandata lì ogni estate per alcuni anni: quando si rivedono è perché lei, al secondo matrimonio (udite udite! Il primo fatto con uno dei ragazzini ricchi del campeggio) decide di organizzarlo proprio lì (ma dai! Anche l’americanata più folle non arriva a tanto! un matrimonio in un campeggio da parte di una riccona che sposa un medico!).
La storia si trascina lenta, Brittany piange di continuo, nell’unico obiettivo di avere un figlio; Rory non sa fare altro che stare lì a guardarla, più perso nel ricordo/rimpianto del passato che deciso a fare qualcosa.

  «L’amore è la più grande battaglia che esista» Rory la fissò, confuso dal suo punto di vista. Lui aveva guardato all’amore come qualcosa che accadeva e basta: l’amore capita, giusto? Ci si scivola dentro. Ci si inciampa. Lo si sente sobbollire all’improvviso dentro, inaspettato, e magari indesiderato. L’amore e il fato erano legati insieme, misteriosi e inestricabili.

 

Di solito le protagoniste femminili che hanno subito delusioni e tradimenti reagiscono, ma qui lei di nuovo (anche con il secondo fidanzato che la tradisce) non fa altro che piangere.
L’Irlanda non c’entra nulla, se non nel fatto che i genitori di Rory ne sono originari e che lui scambia, ogni tanto, qualche parola in gaelico con i fratelli; anche con Brittany le dice solo “tesoro mio”.
Siamo lontanissimi dalle storie appassionanti a cui ci ha abituato la Regnery con la serie della Fairy Tales (per il momento l’unica in parte tradotta in italiano e che consiglio anche in lingua), da quei suoi personaggi così approfonditi o da quei PLOT che non ti fanno lasciare la storia.
Qui è tutto molto piatto, a tratti melenso (anche le scene d’amore) e l’epilogo scontato: ho fatto davvero davvero fatica ad arrivare alla fine.
Il libro fa appunto parte di una serie, intuibile perché i fratelli sono tre: come mio solito, leggerò anche il seguito perché dalla sinossi in lingua è probabile che le storie siano più coinvolgenti.
Come sempre ottima e calzante la traduzione e l’editing della Quixote, che ci regala anche delle piccole e belle immagini a inizio di ogni capitolo.


Valutazione: Due stelle meritate se volete leggere una storia che non lascia il segno.

 

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