Sognatori, la nostra Mya ci parla oggi del romanzo di Alessia Toscano, In cucina con... Chi? edito Golem Edizioni. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Trama
"Mi chiamo Emma e ho appena ottenuto il lavoro dei sogni accanto a Giordano Riviera, personaggio che seguo da sempre, al quale mi sono ispirata per formare professionalmente. In questo momento, sono di fronte a uno strano bivio. Desidero un uomo: uno sconosciuto incontrato per caso al lago e che continuo a incrociare per mia volontà. Lui è robusto, senza nemmeno un muscolo o tartarughe arroccate sul corpo, ma è bello più del sole e ha tanta sostanza da sfoggiare. Poi c'è Ermanno, uno chef che non si è mai fatto vedere in pubblico, di cui nessuno conosce il suo aspetto, e che ora è costretto a condurre un programma televisivo insieme a me. È sfacciatamente bello e perfetto, maleducato e insolente, fatta eccezione per la sera, quando inizia a telefonare, sussurrandomi la sua anima. Nel frattempo, Giordano sembra innamorarsi della mia amica Claudia, ma... A un certo punto salta fuori dal suo passato più prossimo una certa Lia. Chi sarà questa ragazza che attira completamente le sue attenzioni? Nella mia mente, i Sussurri telefonici del cuoco e immagine del mio abbondante sconosciuto iniziano a sovrapporsi. E io sono nei guai: perché due persone non possono fondersi in una?"
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Il parere di Mya (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
In cucina con chi è un romanzo semplice, scritto con cura, che intreccia più di una storia d’amore.
Il protagonista di questo racconto, oltre a Emma ed Ermanno, è senza dubbio la cucina. Molto ben dettagliate e godibili tutte le scene dietro ai fornelli e le ricette che ci vengono presentate. La ricercatezza dei termini e cura nei dettagli lasciano trasparire la passione dell’autrice verso il mondo culinario.
È il cuore a suggerirmi cosa fare. In questo dolce ci sarà lei con tutte le sue caratteristiche: la dolcezza, l’aria avvolgente, il piglio frizzante, l’ironia, la passione, il fuoco. Voglio metterci anche un po’ di pepe garofanato, per aggiungere corposità all’aroma che sprigionerà la mia creazione
Innovativo e apprezzabile anche il tentativo dell’autrice di proporci personaggi fuori dagli schemi classici. Ho gradito molto il personaggio maschile, con tutte le insicurezze e i difetti dovuti al fisico imponente di cui si vergogna. L’ho trovato convincente, sia dentro che fuori dalla cucina.
Un po’ meno convinta invece della protagonista femminile, a cui l’autrice ha riservato la voce principale di questa storia. È Emma a narrarci per la maggior parte delle pagine i fatti che si susseguono, ma a mio avviso l’autrice ha calcato troppo la mano e alla fine ne è uscita più una caricatura che un personaggio vero e proprio. Diverse situazioni mi sono sembrate forzate, come ad esempio tutto lo sproloquio iniziale, che invece di coinvolgermi e farmi provare empatia ha finito per farmela un po’ detestare.
Certo, continua a piovere ininterrottamente, ma come dice il proverbio? “Sposa bagnata, sposa fortunata”. Va bene, io non mi sto sposando, anzi sono stata mollata pochi giorni prima, quasi sull’altare. In realtà no, l’ho mandato al diavolo io. Se ripenso a un anno fa, ancora mi ribolle il sangue. Ora sto divagando, come al solito. Comunque, il buon auspicio per il colloquio c’era. Invece…
Ma cosa diamine corri? Piove!
Accidenti, e ora cosa faccio?
[…]
Fatti venire un’idea… SUBITO!
Essendo la voce principale, siamo spesso nella testa di Emma, a volte però ci rimaniamo troppo a lungo. Molti concetti vengono affrontati e ripetuti più volte durante la narrazione, con il risultato che alla fine vengono un po’ a noia.
Anche la caratterizzazione non aiuta il coinvolgimento e lascia un po’ a desiderare. Tutti personaggi maschili, non solo il protagonista ma anche i secondari, Luca e Giordano, hanno voci troppo femminili e mostrano ai lettori i classici pensieri in rosa. Non metto in dubbio che esistano uomini più sensibili e vicini alla propria essenza femminile, ma beccarne 3 su 3 tutti in questo romanzo mi lascia un po’ perplessa.
Così come anche alcuni termini molto specifici che vengono ripetuti con lo stesso significato da più di un personaggio, facendoci quindi sentire la voce dell’autrice anziché quella dei personaggi.
Mi ha lasciato perplessa anche la storia tra Giordano, Lia e Claudia. A mio avviso non c’entrano nulla con il filone principale e, proprio perché storie secondarie, non sono state sviluppate a tutto tondo. Il risultato è che ci sono pagine e pagine di racconti insipidi, che non mi hanno trasmesso alcuna sensazione positiva e hanno distolto l’attenzione dall’amore più sostanzioso tra Emma e Ermanno. Mi ha lasciato con la sensazione addosso di una storia nella storia infilata apposta per allungare la principale forse un po’ troppo semplice e scontata.
Tuttavia la scrittura di Alessia Toscano è molto buona. L’ho trovata quasi poetica, molto ricercata e delicata, anche se purtroppo viene usata, come dicevo, alo stesso modo un po’ per tutti i personaggi.
Ermanno, la sera, mi soffia la sua anima, che percepisco immensa e profonda
In conclusione devo ammettere che, malgrado qualche guizzo culinario qui e là, il romanzo non mi ha convinta del tutto. Vi invito però a leggerlo, soprattutto se amate la cucina, e a farmi sapere cosa ne pensate.
Voto: 3 stelle.
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