Il Blog partecipa oggi a una nuova uscita Mondadori. Un romanzo per ragazzi che è adatto davvero a tutti e che a cavallo di Halloween potrebbe essere un'interessante lettura.
Ollie ha undici anni, e da quando la sua geniale e avventurosa mamma non c'è più, si sente sempre un po' fuori posto nel mondo. Il suo unico rifugio è la lettura. Così, quando vede una sconosciuta che sta per gettare un piccolo libro nero nel torrente, d'impulso decide di salvarlo: glielo ruba e scappa via. In una notte di pioggia e vento inizia a leggere l'inquietante storia di un patto d'amore maledetto racchiusa tra le pagine del misterioso libriccino. Il giorno dopo scopre che la meta della gita di classe è proprio la fattoria della storia, un luogo che esiste davvero e che rivelerà un passato di misteri e sparizioni inspiegabili. Durante il viaggio di ritorno dalla fattoria il pullmino sul quale viaggiano Ollie e i suoi compagni si ferma... Mentre cala il buio e si alza una strana nebbia, sull'orologio rotto di Ollie, un ricordo della mamma, compaiono un conto alla rovescia e un messaggio inequivocabile: via! C'è sempre una qualche storia di fantasmi. Che ci piaccia a no. Ovunque tu vada in questo enorme, terribile mondo meraviglioso troverai sempre una storia di fantasmi ad aspettarti. A volte inventata, a volte no.
Le letture per ragazzi possono sembrare qualcosa di leggero o poco impegnativo. Di certo ci trasportano in una dimensione "giovane", ma non per questo sono banali o non affrontano tematiche importanti, solo che spesso la presunta "leggerezza" non ci fa accorgere di cosa ci sia sotto la crosta.
A una prima lettura la gita del terrore potrebbe sembrare un piccolo racconto horror fatto per intrattenere i ragazzi, ma se si scava possibile trovare molto di più.
Ollie è una ragazza orfana di madre. Di una madre estrosa, fantasiosa e sempre piena di ispirazione. Si è rifugiata in un mondo tutto suo, fatto di libri e fantasie.
Questo è un topos abbastanza comune nelle storie per ragazzi e offre lo spunto per il dispiegarsi dell'intreccio.
A una prima lettura la gita del terrore potrebbe sembrare un piccolo racconto horror fatto per intrattenere i ragazzi, ma se si scava possibile trovare molto di più.
Ollie è una ragazza orfana di madre. Di una madre estrosa, fantasiosa e sempre piena di ispirazione. Si è rifugiata in un mondo tutto suo, fatto di libri e fantasie.
Questo è un topos abbastanza comune nelle storie per ragazzi e offre lo spunto per il dispiegarsi dell'intreccio.
Sua madre era professoressa di matematica al liceo di Evansburg. Le aveva insegnato la matematica attraverso i giochi. Le moltiplicazioni, le divisioni e poi, quando Ollie era cresciuta, l’algebra e la geometria. I simboli matematici erano come incantesimi scritti sulla pelle del mondo. Quando andavano a camminare in montagna la mamma, per intrattenerla, le proponeva un problema all’inizio della salita e quando arrivavano in cima le chiedeva la soluzione.
Il ricordo della madre è costante e la accompagna ogni giorno. Momenti di tenerezza e nostalgia mitigati solo dalla premura del padre. La madre di Ollie, però, troverà il modo di essere sempre con lei. Soprattutto quando viene in possesso di un misterioso libro, intitolato "piccoli spazi" e quando la sua classe è coinvolta in un'avventura spaventosa. Quando il bus della scuola si ferma nel bosco al calar della notte una minaccia insidiosa si profila
Verranno a prendere anche voi
E allora? Cosa fare?
Con l'aiuto del vecchio orologio della mamma, che non ha più funzionato e che ora le "parla" dandole indicazioni, Ollie scapperà nel bosco insieme a Coco, una ragazzina che lei reputa superficiale, e Brian, l'atleta della scuola. Questo terzetto improbabile si unirà nel bosco per scoprire il mistero e sfuggire a "loro", entità che servono l'uomo che ride, un demone di non specificata natura.
Ci sono cose che non si sanno spiegare, ma il mistero è contenuto in quel piccolo libro misterioso, che racconta una storia antica e che fornisce una parte delle risposte, tutte da interpretare.
Il bello di questo romanzo è che la protagonista, chiusa verso il mondo a causa della sua storia triste, riesce a riconnettersi a esso e ad apprezzare persone che aveva etichettato come sgradevoli. Nella difficoltà prevale il desiderio di aiutarsi mettendo in campo le reciproche potenzialità. Il romanzo alterna scene riflessive con altre più movimentate.
Ollie avvertì la disperazione afferrarla. Quello non era un posto abbastanza piccolo. Gli spaventapasseri avrebbero potuto entrare. Li sentiva avvicinarsi alla porta. Si aggrappò alla maniglia con tutte le sue forze.
Il senso di terrore e urgenza è ben dosato in modo da suscitare il giusto pathos senza esagerare. Un senso di inquietudine sottile che è perfettamente dosato e che restituisce una lettura piacevole e adatta a tutti. Ho apprezzato molto questo libro, tanto che credo sia adatto anche da proporre come lettura scolastica. Il modo in cui i tre ragazzi riescono a collaborare per superare le difficoltà, venir fuori dal pasticcio e scoprirsi amici è di certo un bello spunto di discussione e riflessione, posto in modo semplice e accattivante. Il ritmo è costante e ben strutturato, l'attenzione del lettore è tenuta viva e i capitoli si concludono in modo da voler continuare subito con la lettura del successivo. Un buon testo con un significato di fondo molto importante, che sfrutta le potenzialità comunicative di un genere gradito ai ragazzi per affascinare e avvicinare alla parola scritta.
In conclusione, posso dire che consiglio vivamente questo romanzo e che terrò d'occhio l'autrice e i suoi lavori futuri.
Valutazione: 5 stelle
Una delle cose più belle è il ricordo della mamma, oltre al mistero e a tutto ciò che la protagonista fa nel frattempo. Una bella storia.
RispondiEliminaTi ringrazio per aver partecipato! :)