lunedì 27 luglio 2020

Recensione: Non è colpa mia se ti amo di Erika Lenti e Sara Lia Giordano

Sognatori, la nostra Martina ci parla oggi del romanzo a quattro mani scritto da Erika Lenti e Sara Lia Giordano, Non è colpa mia se ti amo. Vediamo insieme tutti i dettagli.



Trama

Andrea Rinaldi ha ventisei anni e, dopo avere concluso un master a Londra, torna a Milano per avere il posto che le spetta: direttrice dell’hotel più esclusivo della catena alberghiera di famiglia.
Suo padre, però, ha ben altri progetti per lei, e così si ritrova a dirigere il Central, un albergo a tre stelle in declino.
Delusa e arrabbiata, Andrea si concede la tentazione di abbandonare i panni di figlia modello. Quale modo migliore per farlo, se non quello di contattare un ragazzo conosciuto tramite un sito d’incontri online?
Sembra che la fortuna voglia sorriderle, perché Gabriele non solo è attraente, ma bacia anche benissimo.
Peccato che quel ragazzo non fosse Gabriele. Lui, a quell’appuntamento, non si è mai presentato!
Ma allora chi ha baciato?
Ad Andrea non resta che scegliere di mettere una pietra sopra alla sua disastrosa vita sentimentale e concentrarsi sul lavoro, almeno non deluderà suo padre.
È un piano perfetto, tranne che per un piccolo problema: Rafael Orlandi.
Non solo è l’insopportabile, egocentrico e affascinante vicedirettore d’albergo che vorrebbe il suo posto… ma è anche l’impostore che l’ha baciata al posto di Gabriele.
I presupposti per odiarsi ci sono tutti.
Riusciranno a collaborare o l’attrazione li travolgerà come un uragano?

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Il parere di Martina (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)

Buongiorno, lettori. Oggi vi racconto il mio parere su "Non è colpa mia se ti amo", il romanzo scritto a quattro mani da Erika Lenti e Sara Lia Giordano, che ringrazio per la copia omaggio inviatami.

Pronti a scoprire una lettura fresca e da batticuore, perfetta per l'estate?

Andrea è la figlia del ricco proprietario di una catena di alberghi, Alberto Rinaldi. Nonostante il successo lavorativo e il lusso in cui è abituata a vivere, per Andrea non è stata una passeggiata arrivare a terminare gli studi all'estero. Non è stata una passeggiata nemmeno crescere, vivere i traguardi che aveva sempre sognato, perché la persona che desiderava avere al suo fianco non può essere con lei. La sua mamma l'ha lasciata quando Andrea aveva 14 anni e la perdita ha profondamente segnato lei, suo fratello Diego e soprattutto il loro padre.

Ma, come tutte le storie di dolore, arriva il momento della luce, della rivincita. Andrea spera che il padre le affidi la direzione del Luxury Hotel, in piazza duomo, l'albergo che è stato l'ultima gioia della madre, prima della malattia. Ma Alberto Rinaldi le riserva una sorpresa poco gradita: le affida la direzione del Central, un hotel modesto sull'orlo del fallimento. Le strade dritte non hanno mai prodotto piloti esperti, del resto.

Quella che per Andrea sembra una sfida impossibile si complica ulteriormente dopo l'incontro con il vicedirettore, quando un déjà-vu fa risalire la rabbia, l'indignazione e… l'eccitazione.

Come sarà lavorare con Rafael? Come gestiranno l'attrazione reciproca che deve assolutamente rimanere nascosta?

Siamo di fronte a un romance in piena regola, a una storia d'amore spassosissima e ben scritta, che si lascia leggere tra sorrisi e sospiri.

L'intreccio è semplice, ma ben costruito. Alla storia principale si uniscono le vicende dei due protagonisti e dei personaggi secondari, che arricchiscono la trama senza mai distogliere il lettore dal focus del romanzo. L'amore tra Rafael e Andrea rimane costantemente al centro dell'attenzione. Nasce e si sviluppa lungo tutto il corso del romanzo, con alti e bassi che ci fanno soffrire un po' e attendere quel tanto desiderato lieto fine. I sentimenti hanno, dunque, la parte principale sul nostro palcoscenico e le autrici sono riuscite a narrarli, descriverli, regalarli al lettore che non può che tifare per questa coppia fin dall'inizio. Il tutto parte con un espediente molto ben riuscito e originale, che segna un primo incontro tra i due protagonisti che già ci fa prevedere scintille.

Ma la vera forza del romanzo sono proprio Andrea e Rafael. Siamo di fronte a due personaggi ottimamente costruiti, ben studiati in ogni loro componente. La coerenza tra il loro background, il loro modo di parlare, di pensare e agire li rende concreti e verosimili, ma non solo. Li rende due persone vere, come potremmo essere noi, o chiunque abbia attraversato un periodo buio nella propria vita.

In bilico tra la spinta verso l'amore e il terrore di soffrire di nuovo, Andrea e Rafael fanno un passo in avanti e dieci indietro. Sono cocciuti, fermi sulle loro posizioni in ogni ambito. Ed è il loro pregio, ma anche il loro più grande difetto. Se la determinazione porta a un successo inaspettato in ambito lavorativo, si dimostra un ostacolo nelle questioni di cuore.

Tutto assume un senso nella storia di questi due personaggi. Comprendiamo i loro stati d'animo grazie all'ottima introspezione che non rallenta mai il ritmo narrativo, rimaniamo in bilico anche noi, fino alla fine. Costruire un personaggio in questo modo, con uno sguardo a trecentosessanta gradi sulla sua vita non solo contribuisce a rendere coerente una storia, ma consente al lettore di conoscere davvero i protagonisti. Riusciamo quasi a prevederne le azioni e i pensieri, alla fine.

Entriamo un po' nell'universo di Rafael e in quella famiglia che non possiamo non adorare, così come siamo proiettati nella difficile relazione tra Andrea e suo padre, ma anche nell'amicizia che da sempre lega la protagonista alla sua migliore amica Alessia. Ogni tassello si incastra alla perfezione e diventa motore di una sequenza della storia, creando armonia nella struttura e nella narrazione.

La scrittura è scorrevole, frizzante, con l'alternanza di punti di vista che ci consente di vedere le cose con gli occhi di entrambi i protagonisti. Le descrizioni sono sempre presenti, con un occhio di riguardo agli ambienti in cui le vicende si svolgono. Gli spazi diventano attori della vicenda, portano con sé le personalità dei due protagonisti. La casa di Rafael, per esempio, diventa occasione per parlarci di lui, delle sue passioni e del compagno di vita peloso che non lo abbandona mai.

Il finale è la giusta conclusione di una storia fatta di alti e bassi, di momenti in cui vorremmo strozzare Rafael per come si comporta e momenti in cui ci getteremmo tra le sue braccia. Insomma, un amore che dovrà affrontare un ostacolo dietro l'altro ma che, alla fine, saprà riempirvi il cuore.

Nonostante gli manchi un tocco in più per diventare perfetto, perché penso che questo amore avrebbe potuto essere narrato ancora più in profondità, per me il romanzo è promosso a pieni voti. È semplice, ma assolutamente efficace per fare breccia nei vostri cuori!

 

Valutazione: quattro stelle

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