sabato 4 luglio 2020

Recensione in anteprima: Hard to handle di K. Bromberg (The Play Hard Series Book 1)

Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi in anteprima del romanzo di K.Bromberg, Hard to handle nella versione inglese. Curiosi di sapere di più di questa serie?





Trama

In un primo momento, la richiesta sembrava semplice: firmare un nuovo atleta all'agenzia.
Poi ho scoperto che il nuovo atleta non era altro che l'uomo più ricercato nell'hockey oggi: Hunter Maddox, dotato, sexy, al top del suo gioco: e l'unico uomo che mi abbia mai spezzato il cuore.
Se firmarlo contribuirà a salvare la nostra azienda di famiglia, ingoierò il mio orgoglio e farò quello che viene chiesto.
Ma quando diventa chiaro le sue buffonate inconsuete sull ghiaccio sono un accenno di qualcosa di più profondo, mantenere le cose strettamente professionali tra di noi diventa più che complicato. Ma so che è meglio che oltrepassare quella linea. Non uscirò mai con un cliente. Nemmeno per lui.

***

Vinci la Stanley Cup e fallo prima che scada il tempo.
Non una piccola impresa, ma è ciò che mi ha motivato dall'inizio della mia carriera: e il tempo sta per scadere.
E inseriscici Dekker Kincade, esuberante, tenace, dannatamente stupenda: quello che ho lasciato scappare. Non ho idea del perché stia viaggiando con la squadra, ma dannazione se restisterle non sarà facile.
Ma ho un lavoro da fare, e mi rifiuto di perdere di vista quella partita finale. Anche se mi confonde. Anche se vede parti di me che ho nascosto al mondo.
Non posso perdere la concentrazione. Nemmeno per lei.

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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

Questo è uno sport romance che ho avuto il piacere e l’onore di leggere in anteprima, in lingua originale, per l’Italia di K. Bromberg.
Dopo la serie “Driven” abbiamo aspettato ben tre anni per avere un altro suo romance (e tra l’altro non degli spin-off di “Driven”), per cui di questa nuova serie non è dato sapere se mai arriverà da noi.
Nonostante ciò, per chi riesce o legge in lingua, lo consiglio assolutamente.
La storia è ben scritta, senza essere troppo o troppo poco sport (qui siamo nel mondo dell’hockey su ghiaccio i cui romance di diverse autrici io ho letto tutti) e restiamo soddisfatti fino alla fine.
Fin dalle prime pagine capiamo che Hunter non è il solito dongiovanni senza cuore: sì, lui è “cane pazzo Maddox” sul ghiaccio, ma c’è qualcosa in lui che lo tormente, che lo frena.
Quella con Dekker è stata una storia “solo di letto”, pur sapendo entrambi che non era affatto così (lei è un procuratore sportivo e negli USA le storie di questo tipo non sono ben viste).
La Bromberg ci dà due personaggi forti, che portano delle ferite dentro e che hanno imparato a nascondere le debolezze per affrontare la vita di ogni giorno.
La loro storia senza coinvolgimento emotivo serve proprio a proteggere i loro cuori, che invece sono già coinvolti; è Hunter, infatti, quello “difficile da maneggiare” (come dice il titolo) il primo a decidere di lasciarsi andare e la scena in cui lo fa è molto, molto bella.

 

“E’ quando guardo nello spioncino però che ogni parte di me si ferma e si congela. Hunter.

……………………..

Quando apro la porta e mi trovo faccia a faccia con lui, il mio sorriso cade. Le sue spalle sono accasciate, il viso pallido e vuoto e i suoi occhi turbati

«Hunter? Va tutto bene?»

………………………..

«Ehi. Cosa è successo?» Gli chiedo

………………..

Le sue azioni mi hanno colto di sorpresa, specialmente da uno come lui, il suo bisogno così palpabile che gli faccio scivolare immediatamente le braccia intorno, le mani che corrono su e giù per la schiena, e le mie labbra premono un bacio al lato della sua testa. Rimaniamo così come lui mi tiene, e io mi sento impotente.

«Avevo solo bisogno di te.»

Quelle quattro parole dette in un sussurro spezzato mentre il calore del suo respiro mi colpisce alla spalla sono tutto quello che ho bisogno di sentire perché il mio cuore si restringa. C’è molto di più tra noi che solo sesso.

…………..

«Sono qui.» Gli mormoro. «Sono qui.»”

 



Anche Dekker non è a solita agente sportiva interessata solo ai guadagni, ma una donna che, pur avendo tre sorelle, ha creato una barriera introno a sé per ciò che le è successo quando è morta sua madre.
I sentimenti in questo sport romance sono riccamente descritti, forse meglio della scene sulle partite di hockey e coinvolgono il lettore appieno: mi sono commossa al saluto di Hunter a suo fratello Jonah sul lago e mi è piaciuto molto come l’autrice ha descritto le sue sensazioni ed emozioni, rendendoci partecipi di quel senso di addio definitivo.
Insomma, se volete leggere una bella storia di due adulti nel mondo sportivo ma che vi coinvolga davvero (e non mi capitava dai tempi di “The baller” della Keeland), questo libro fa per voi.


Valutazione: cinque stelle per una serie che continueremo a seguire (voglio proprio vedere cosa succede alle tre sorelle insopportabili di Dekker!) e che speriamo fortemente arrivi in Italia!

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