martedì 7 luglio 2020

Review Party: Un diavolo arrogante di R.S. Grey

Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del chick-lit di R.S. Grey, Un diavolo arrogante. La nostra Meg l'ha letto e recensito per noi. Scopriamo insieme tutti i dettagli.





Trama

A ventotto anni Meredith Avery, stella del jet set di Beverly Hills è sposata a un celebre produttore cinematografico, vive una vita da sogno, fatta di glamour e feste. Ma la realtà quotidiana del matrimonio di Meredith è molto lontana da una favola e così lei, da donna caparbia e determinata qual è, una notte decide che ne ha abbastanza del marito insensibile e offensivo e scappa via con solo gli abiti che ha addosso.
La sua destinazione? Cedar Creek, Texas, dove ad accoglierla ci sarà sua sorella maggiore. Nella sua impulsività, però Meredith non ha fatto bene i conti e ben presto scopre che Helen è in viaggio e la sua casa inagibile.
Jack McNight è la sua ultima speranza: il capo di sua sorella può offrirle un lavoro temporaneo al Ranch Blue Stone, e un tetto sulla testa. Peccato che si tratti di un cowboy burbero che si è già fatto una pessima opinione di lei ancor prima di conoscerla. Jack pensa che Meredith sia una principessa viziata di città in cerca di attenzione, giunta in Texas per fare un dispetto al marito e portare problemi nel suo ranch.
Ebbene, ha sottovalutato la forza della disperazione di Meredith, che non si lascia scoraggiare dal dover pulire bagni per tutto il giorno, dormire in una catapecchia, o dar da mangiare a un golden retriever troppo espansivo.
Il problema di Meredith, in effetti, potrebbe essere un altro... Si sa, i diavoli sono maestri di tentazione, e per quanto lei vada d’accordo con Jack quanto l’olio con l’acqua, non può negare il suo fascino diabolico, la voglia di zittire le sue proteste con un bacio per farlo arrabbiare ancora di più. Con il passare delle settimane, quella che era cominciata come una battaglia si trasforma in una alleanza.
Una regina del jet Set catapultata nella dura vita di un ranch. Un cowboy diabolico e arrogante determinato a liberarsi di lei.

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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)


Questa è una storia veramente, veramente “americana” che più di così non si può!
Lei, sposata a un ricco californiano del jet set hollywoodiano, fugge dalla sorella, con cui ha pochissimi legami, in Texas; e fin qui la vicenda sembrava partisse con spunti interessanti.
Invece Meredith, la protagonista ci risulta subito antipatica: sarà per il suo modo di fare, sarà per via della traduzione ma il suo personaggio non decolla. Un momento prima stiamo per capire perché ha lasciato il marito, l’attimo dopo ci sono già i suoi pensieri sulle spalle di Jack, farciti di riflessioni ridondanti.

 

“Vorrei non trovarlo attraente, ma non ci riesco. Può essere un po’ più rozzo degli uomini californiani, ma con quella mandibola scolpita e quello sguardo penetrante è impossibile definirlo meno che bellissimo. Cerco di ripetermi che ha bisogno di un buon taglio di capelli e che è troppo abbronzato. Se usasse un po’ di più il rasoio non sarebbe male…..il suo viso così com’è mi graffierebbe. Aspetta, cosa? Riprenditi, Meredith. Non toccherai mai il suo viso.

 


E anche questo appesantisce la storia: quel continuo, ininterrotto pensare di Meredith che passa per mille punti diversi e invece di farci piacere il personaggio carica solo la storia.
Anche Jack lo conosciamo meglio solo dalle parole della nonna; per quanto ci immaginiamo il classico cow boy texano non riesce però a coinvolgerci del tutto: in alcuni passaggi sembra quasi che l’autrice abbia creato due personaggi e il lettore fa fatica a seguirli.
Una storia “americana” perché solo in America ti può succedere di vendere un anello di brillanti in un autogrill per un pacchetto di noccioline, o la nonna che accoglie il cattivo di turno con il fucile e gli spara su serio!
Non ci sono colpi di scena o momenti in cui la storia cambia bruscamente: dalla metà del racconto tutto va avanti come già prefissato fino all’epilogo (ma era proprio necessario inserire tutte quelle citazioni da film/libri???).
È un libro dove mi è sembrato sempre di essere sul punto che ci fosse una svolta: ad ogni capitolo pensavo “ecco, adesso diventerà coinvolgente………..” e invece, eccoci sempre lì: tra un lamento di Meredith, un suo pensiero “hot” su Jack e il caldo del Texas (per chi non lo sapesse….).
Diverse volte viene usato il maiuscolo, che forse vorrebbe ricordare il “gridare” della Netiquette, ma che risulta, però, solo sgradevole e non fa che appesantire la narrazione.
Insomma in questo romance di “diavoli arroganti” io non ne ho trovati e mi è dispiaciuto perché dalla sinossi mi aspettavo di più.


Valutazione: tre stelle, per una storia che poteva darci molto, molto di più e per una lettura che lascia poco il segno.

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