venerdì 4 ottobre 2019

Review Party: Due cadaveri senza nome di Karen Katchur

Buongiorno Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party di un thriller targato Newton Compton editori. Si tratta di Due cadaveri senza nome e la nostra Martina l'ha letto per noi.

Trama


La piccola città di portland, in Pennsylvania, è sconvolta dal ritrovamento di un corpo martoriato. La scena che si presenta agli investigatori è simile in modo inquietante a un caso rimasto irrisolto circa vent’anni prima: un’altra vittima, brutalmente assassinata, venne ritrovata nel fiume Delaware. Il detective Parker Reed è intenzionato a dimostrare l'esistenza di un collegamento tra i due omicidi e il coinvolgimento degli Scion, un gruppo di motociclisti del luogo che da sempre vive ai margini della legalità con il beneplacito della polizia locale. Ma la gente del posto è diffidente e maldisposta a collaborare con lui. Il passato entrerà in collisione con il presente quando Becca Kingsley, tornata a Portland a causa della malattia del padre, si ritroverà faccia a faccia con il suo primo amore. Parker è molto cambiato da allora, ma ha disperatamente bisogno di lei: avere dalla sua parte la figlia dell’ex capo della polizia, infatti, significa poter penetrare la fitta nube di omertà che circonda i due delitti. Ma, in una città in cui l’oscurità più feroce è in agguato in pieno giorno, fare luce sulla verità può essere molto pericoloso…

Link per l'acquisto: https://amzn.to/2mYRZBb

Il parere di Martina (prodotto fornito dalla Casa Editrice)

Buongiorno lettori, devo dire che è da molto tempo che non mi immergo in un thriller, dai tempi de La verità sul caso di Harry Quebert. Perdonatemi, dunque, se la mia recensione non sarà all'altezza di un'esperta di questo genere.
Per cominciare, direi che gli elementi del thriller ci sono tutti: il ritrovamento di un cadavere che in poco tempo si ricollega a un analogo caso mai risolto, un personaggio losco che non riusciamo a inquadrare bene ma che ci fa un po' paura e poi i Cattivi con la C maiuscola. Poliziotti corrotti, segreti tenuti nascosti, intrighi che proseguono nel tempo. Insomma, per gli amanti del genere ci sono elementi da vendere.
La protagonista della storia è Becca, che si trova catapultata in questa situazione pericolosa senza volere, al centro di un gioco deciso dal padre, ex poliziotto ormai sul letto di morte, e da un club di motociclisti a cui egli è in qualche modo legato. Becca è una veterinaria, vive con Matt, che però la tradisce ripetutamente, e viene chiamata nella sua casa natale quando Clint, suo padre, ha le ore contate. Proprio in questo momento viene trovato un corpo nel fiume e Becca si trova nelle vicinanze quando vede qualcosa che non dovrebbe vedere…
Mi è piaciuto? Ni. I presupposti ci sono tutti, non mancano i momenti di suspense specialmente nel climax ascendente che ha inizio all'80% del libro. Tuttavia, sarà la narrazione in terza persona, i continui salti avanti e indietro nel tempo, gli interrogativi che non ho ancora sciolto del tutto, ma non mi sento di dare a questo romanzo una valutazione positiva in tutto e per tutto. Sembra che venga a galla un intrigo ampio e complesso, ma alla fine non viene svelata nemmeno l'identità dei due morti né tantomeno il movente. Mah, io non è che abbia capito proprio il motivo per cui questi sono stati fatti fuori. Mi aspettavo un vaso di Pandora che mi avrebbe travolta come un fiume in piena, invece ci viene svelato il colpevole, che peraltro è ben intuibile sin dall'inizio e stop. Sì, temiamo per la vita di Becca, sì, c'è uno scontro a fuoco che fa crescere la tensione, ma non basta perché il risultato sia un buon thriller. Il thriller è logica, è una ricetta dove ogni ingrediente va dosato alla perfezione e dove ogni interrogativo deve trovare la sua risposta. Se alla fine nell'intreccio rimangono fuori dei fili che non hanno motivo di esistere, direi che c'è qualcosa da rivedere. Manca un pezzo, sembra veramente un romanzo incompiuto.
Ho apprezzato la storia di amori e tradimenti che c'è sullo sfondo, ma questo è il mio animo rosa che incombe.
Lo stile lascia un po' a desiderare, ho persino trovato qualche errore nella coniugazione dei congiuntivi, che in un romanzo di questo calibro non ci si aspetterebbe.
Che dire dei personaggi? Alcuni sono stati ben tratteggiati, Becca, John, Clint, altri invece avrebbero meritato un approfondimento maggiore. Insomma, si poteva tagliare su certe parti dove la storia rallenta (e in un thriller questo non dovrebbe mai accadere) e si sarebbe dovuti andare più a fondo su altre questioni, perché veramente avrebbe potuto uscirne qualcosa di ben costruito. Un vero peccato!

Valutazione: tre stelle

Nessun commento:

Posta un commento