Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party di Three Point Shot, uno sport romance di Martina Pirone, primo volume della Never let me down Series. Curiosi di sapere la mia opinione?
Trama
David Volpi ha 24 anni e un solo obiettivo: approdare in serie A e
diventare un giocatore di basket professionista. Alida è un'esuberante
italo-messicana dalle mille risorse e con una passione smodata per la
palla arancione.
Quando i due si incontrano, tra loro si crea subito una sintonia.
Ma se per Alida, Dave è più di un amico, il ragazzo tarda a mettere a fuoco i propri sentimenti per quella nanetta tutto pepe.
Quando poi, finalmente, il loro rapporto giunge a una svolta decisiva, il destino rimescola le carte in tavola. E se le loro scelte per il futuro li mettessero su strade diverse? L'amore sarà più forte delle ambizioni di una vita intera?
Quando i due si incontrano, tra loro si crea subito una sintonia.
Ma se per Alida, Dave è più di un amico, il ragazzo tarda a mettere a fuoco i propri sentimenti per quella nanetta tutto pepe.
Quando poi, finalmente, il loro rapporto giunge a una svolta decisiva, il destino rimescola le carte in tavola. E se le loro scelte per il futuro li mettessero su strade diverse? L'amore sarà più forte delle ambizioni di una vita intera?
Il parere di Anna Bi (prodotto fornito dall'autrice)
Mi trovo un po' in difficoltà con questa lettura perché è sempre faticoso dover esprimere un giudizio non del tutto positivo. Parto dall'inizio.
Three Point Shot è uno sport romance autoconclusivo, dove il centro della storia ruota attorno ai due personaggi principali, Alida e Dave.
Alida mi è piaciuta tantissimo, forte e invidiabile. Non è una principessa, né la solita ragazza alta, bella e affascinante. È una tipa tosta però e sa come cavarsela in ogni occasione, tutt'altro che indifesa.Gira sempre con il suo zaino-arma e lo spray al peperoncino.
Fan sfegatata del basket, è grazie a questa passione che conosce Dave, amico di amici in comune.
Lui fa parte del Trastevere Basket e il suo obiettivo è giocare a livello professionale.
È un ragazzo che spesso non si espone, preferisce tenersi tutto dentro. Alida in qualche modo l'aiuterà a confidarsi.
Mi sono piaciuti i personaggi secondari che fanno da contorno e che spesso sono stati fondamentali per loro, tra tutti Adriano. Ironico e dolce allo stesso tempo, mi ha conquistato.
L'ambientazione è ben definita, tutta romana, e le ottime descrizioni della capitale e dei suoi quartieri ti fanno vivere in pieno le scene.
Di contro, ci sono però tanti elementi che non mi hanno convinto.
La storia parte un po' in sordina e fino a un sessanta per cento non accade nulla di eclatante. Alida e Dave si conoscono, si frequentano, a volte si confidano e condividono la passione per lo sport. Il ritmo è rallentato, ci si aspetta qualcosa, un colpo di scena ma tutto è abbastanza prevedibile.
Spesso ci sono dei cambi repentini o scene troncate che mi hanno lasciato un po' interdetta, avrei voluto saperne di più.
Anche il finale non mi ha soddisfatto del tutto.
In diversi punti della seconda metà della narrazione, poi, non c'è coerenza temporale degli avvenimenti narrati.
Si fa riferimento a episodi accaduti anche settimane prima eppure nei dialoghi i protagonisti ne parlano come se fossero successi "l'altro giorno". Questo mi ha confuso, parecchio.
Insomma, la trama è interessante ma, a mio parere, andrebbe approfondita in alcune parti e snellita in altre. L'editing non è perfetto. Aspetto di leggere altro e spero che i miei suggerimenti spronino a migliorare sempre di più.
In bocca al lupo!
Valutazione: 3 stelle.
Three Point Shot è uno sport romance autoconclusivo, dove il centro della storia ruota attorno ai due personaggi principali, Alida e Dave.
Alida mi è piaciuta tantissimo, forte e invidiabile. Non è una principessa, né la solita ragazza alta, bella e affascinante. È una tipa tosta però e sa come cavarsela in ogni occasione, tutt'altro che indifesa.Gira sempre con il suo zaino-arma e lo spray al peperoncino.
Fan sfegatata del basket, è grazie a questa passione che conosce Dave, amico di amici in comune.
Lui fa parte del Trastevere Basket e il suo obiettivo è giocare a livello professionale.
È un ragazzo che spesso non si espone, preferisce tenersi tutto dentro. Alida in qualche modo l'aiuterà a confidarsi.
Mi sono piaciuti i personaggi secondari che fanno da contorno e che spesso sono stati fondamentali per loro, tra tutti Adriano. Ironico e dolce allo stesso tempo, mi ha conquistato.
L'ambientazione è ben definita, tutta romana, e le ottime descrizioni della capitale e dei suoi quartieri ti fanno vivere in pieno le scene.
Di contro, ci sono però tanti elementi che non mi hanno convinto.
La storia parte un po' in sordina e fino a un sessanta per cento non accade nulla di eclatante. Alida e Dave si conoscono, si frequentano, a volte si confidano e condividono la passione per lo sport. Il ritmo è rallentato, ci si aspetta qualcosa, un colpo di scena ma tutto è abbastanza prevedibile.
Spesso ci sono dei cambi repentini o scene troncate che mi hanno lasciato un po' interdetta, avrei voluto saperne di più.
Anche il finale non mi ha soddisfatto del tutto.
In diversi punti della seconda metà della narrazione, poi, non c'è coerenza temporale degli avvenimenti narrati.
Si fa riferimento a episodi accaduti anche settimane prima eppure nei dialoghi i protagonisti ne parlano come se fossero successi "l'altro giorno". Questo mi ha confuso, parecchio.
Insomma, la trama è interessante ma, a mio parere, andrebbe approfondita in alcune parti e snellita in altre. L'editing non è perfetto. Aspetto di leggere altro e spero che i miei suggerimenti spronino a migliorare sempre di più.
In bocca al lupo!
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