Buongiorno sognatori, la nostra Kathleen ci parla oggi del romanzo self di Antonella Basolu, Violattesa. Vediamo i dettagli e la sua opinione.
Trama
Una ragazza come tante, in un paese della provincia sarda, si vede
sconvolgere la vita da un evento più unico che raro. Da quel momento la
sua esistenza verrà stravolta, tutte le cose che prima contavano ora non
hanno più importanza. La convinzione che un figlio è di chi lo cresce e
non di chi lo mette al mondo accompagnerà la protagonista attraverso un
viaggio dentro se stessa alla ricerca della verità sulla sua nascita,
portando alla luce vecchi traumi e nuove consapevolezze riguardo la vita
e l’amore.
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Il parere di Kathleen (prodotto fornito dall'autore)
La
storia di Viola è una di quelle che ti colpisce e che ti lascia senza parole.
Vera,
intensa e raccontata in modo fluido e coinvolgente.
Viola
rappresenta uno spaccato del mondo d'oggi: una donna che vorrebbe costruirsi un
futuro solido e sereno, e che invece deve lottare con un lavoro che non apprezza,
che non le dà certezze assolute. Stessa cosa vale per il marito Simone,
camionista, poco presente nella vita di tutti i giorni.
Complice
una settimana di ferie, Viola decide di seguire suo marito durante un viaggio
di lavoro. Racchiude nel suo borsone sogni e speranze, e la voglia di ricucire
e rivitalizzare un rapporto che pare spento e che si sta deteriorando giorno
dopo giorno, senza che lei possa farci nulla.
AVEVO ASPETTATO LA VITA AD ATTENDERE. AVEVO SOLO ASPETTATO, MAI AGITO.
Il
viaggio però non si rivela proficuo come aveva sperato e, dopo poco tempo, il
silenzio e la distanza tra lei e Simone sono quasi tangibili. Affranta e col
cuore a pezzi, Viola aspetta solo di tornare alla sua casa e capire cosa fare
per smuovere la situazione. Si sente in trappola, come se dietro l'angolo ci
fosse il suo destino ad attenderla. Un destino crudele che non le riserverà
nulla di buono, nonostante lei ami Simone con tutta se stessa e in lui trovi la
sua casa e la sua serenità.
Fermi
in un'area di servizio, Viola va in bagno. Ne sente un bisogno improvviso e lì,
tra la puzza e la sporcizia sente un rumore. Dietro a una porta lurida, dentro
a un water, un bambino è appena stato messo al mondo e abbandonato.
Viola
è incredula, sotto shock per la scoperta ma il suo istinto le fa prendere tra
le braccia quel pargolo sporco e freddo, troppo freddo. Lo soccorre e fa di
tutto per tenerlo in vita.
Viene
aiutata dagli inservienti dell'area di servizio, scortata in ambulanza fino in
ospedale dove Viola resta ad attendere il destino di quel piccolo.
Simone
non è particolarmente d'accordo ma lei non demorde.
Il
destino li ha fatti incontrare e lei non lo lascerà solo. Non quella notte.
METTEVO IMPEGNO IN TUTTE LE COSE CHE FACEVO. LA SCUOLA, I RAPPORTI CON LE PERSONE, IL LAVORO. DOVEVO FARE SEMPRE BENE. DOVEVO AVERE SEMPRE IL CONTROLLO. ERA SFIANCANTE A VOLTE. PER QUELLO GLI EVENTI INASPETTATI MI METTEVANO IN CRISI.
Da
questo preciso istante, la storia di Viola diventa sempre più intensa,
coinvolgente, profonda.
Due
mondi che sono entrati in collisione per uno scherzo del destino e che si sono
riconosciuti.
Viola
non vuole allontanarsi da quel piccolo che ha avuto solo lei come una occasione
di sopravvivenza. Una piccola anima rimasta sola al mondo, bisognosa di amore e
di cure, ma da chi è disposto a tutto per assicurarle un futuro migliore.
Viola
si trova a rivoluzionare la sua vita, e a volerlo fare con un obiettivo
preciso. Quel piccolo, che è stato chiamato dal primario dell'ospedale,
Francesco, l'ha cambiata.
Ha
ridimensionato le sue priorità, le ha insegnato a vedere la sua vita da
un'altra prospettiva.
Ora
la nostra protagonista è pronta a mettere un punto sulla situazione col marito,
lasciata per troppo in sospeso. A prendere in mano le redini del suo cuore e
della sua carriera e sfoderare le unghie per ciò a cui tiene.
Ci
sarebbero tante cose che vi vorrei raccontare, ma voglio fermarmi qui.
La
storia di Viola è un percorso irto di ostacoli, lungo e travagliato, ma mai
scontato o banale.
È un
viaggio interiore che bisogna avere il coraggio di intraprendere per conoscere
meglio noi stessi e ciò che è meglio per noi.
Il
destino a volte ci mette lo zampino, ma è il nostro cuore a decidere.
AVEVO SCONVOLTO LA MIA VITA DA UN GIORNO ALL'ALTRO, E LA COSA MI AVEVA DESTABILIZZATO. MA QUESTO NON VOLEVA DIRE CHE NON MI SAREI ADATTATA.
Uno
stile fluido e scorrevole vi terranno compagnia. Riflessioni profonde e curate,
e una buona caratterizzazione dei personaggi vi faranno entrare in empatia con
Viola, i suoi genitori e chi le sta accanto.
Ognuno
ha un ruolo ben definito, mai scontato o sottovalutato. L'argomento trattato
non è facile ma posto al lettore attraverso gli occhi di una donna che cerca il
suo posto, il suo ruolo nel mondo per essere completa.
Anime
che si incontrano e che si adattano. Cuori che fanno scelte difficili ma
necessarie.
Un'altalena
di emozioni vi accompagneranno e vi faranno scoprire quanto un cuore sia capace
di amare.
Viola
ne è la prova. E non sarà la sola.
Adorato
quel piccolo cammeo nel prologo, che troverà una giusta conclusione nel finale.
Inaspettato e molto, molto apprezzato.
I
miei complimenti all'autrice.
Valutazione: 4 stelle e
mezzo.
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