martedì 15 ottobre 2019

Recensione: Violattesa di Antonella Basolu

Buongiorno sognatori, la nostra Kathleen ci parla oggi del romanzo self di Antonella Basolu, Violattesa. Vediamo i dettagli e la sua opinione.

Trama

Una ragazza come tante, in un paese della provincia sarda, si vede sconvolgere la vita da un evento più unico che raro. Da quel momento la sua esistenza verrà stravolta, tutte le cose che prima contavano ora non hanno più importanza. La convinzione che un figlio è di chi lo cresce e non di chi lo mette al mondo accompagnerà la protagonista attraverso un viaggio dentro se stessa alla ricerca della verità sulla sua nascita, portando alla luce vecchi traumi e nuove consapevolezze riguardo la vita e l’amore.

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Il parere di Kathleen (prodotto fornito dall'autore)

La storia di Viola è una di quelle che ti colpisce e che ti lascia senza parole.
Vera, intensa e raccontata in modo fluido e coinvolgente.
Viola rappresenta uno spaccato del mondo d'oggi: una donna che vorrebbe costruirsi un futuro solido e sereno, e che invece deve lottare con un lavoro che non apprezza, che non le dà certezze assolute. Stessa cosa vale per il marito Simone, camionista, poco presente nella vita di tutti i giorni.
Complice una settimana di ferie, Viola decide di seguire suo marito durante un viaggio di lavoro. Racchiude nel suo borsone sogni e speranze, e la voglia di ricucire e rivitalizzare un rapporto che pare spento e che si sta deteriorando giorno dopo giorno, senza che lei possa farci nulla.


AVEVO ASPETTATO LA VITA AD ATTENDERE. AVEVO SOLO ASPETTATO, MAI AGITO.

Il viaggio però non si rivela proficuo come aveva sperato e, dopo poco tempo, il silenzio e la distanza tra lei e Simone sono quasi tangibili. Affranta e col cuore a pezzi, Viola aspetta solo di tornare alla sua casa e capire cosa fare per smuovere la situazione. Si sente in trappola, come se dietro l'angolo ci fosse il suo destino ad attenderla. Un destino crudele che non le riserverà nulla di buono, nonostante lei ami Simone con tutta se stessa e in lui trovi la sua casa e la sua serenità.
Fermi in un'area di servizio, Viola va in bagno. Ne sente un bisogno improvviso e lì, tra la puzza e la sporcizia sente un rumore. Dietro a una porta lurida, dentro a un water, un bambino è appena stato messo al mondo e abbandonato.
Viola è incredula, sotto shock per la scoperta ma il suo istinto le fa prendere tra le braccia quel pargolo sporco e freddo, troppo freddo. Lo soccorre e fa di tutto per tenerlo in vita.
Viene aiutata dagli inservienti dell'area di servizio, scortata in ambulanza fino in ospedale dove Viola resta ad attendere il destino di quel piccolo.
Simone non è particolarmente d'accordo ma lei non demorde.
Il destino li ha fatti incontrare e lei non lo lascerà solo. Non quella notte.


METTEVO IMPEGNO IN TUTTE LE COSE CHE FACEVO. LA SCUOLA, I RAPPORTI CON LE PERSONE, IL LAVORO. DOVEVO FARE SEMPRE BENE. DOVEVO AVERE SEMPRE IL CONTROLLO. ERA SFIANCANTE A VOLTE. PER QUELLO GLI EVENTI INASPETTATI MI METTEVANO IN CRISI.

Da questo preciso istante, la storia di Viola diventa sempre più intensa, coinvolgente, profonda.
Due mondi che sono entrati in collisione per uno scherzo del destino e che si sono riconosciuti.
Viola non vuole allontanarsi da quel piccolo che ha avuto solo lei come una occasione di sopravvivenza. Una piccola anima rimasta sola al mondo, bisognosa di amore e di cure, ma da chi è disposto a tutto per assicurarle un futuro migliore.
Viola si trova a rivoluzionare la sua vita, e a volerlo fare con un obiettivo preciso. Quel piccolo, che è stato chiamato dal primario dell'ospedale, Francesco, l'ha cambiata.
Ha ridimensionato le sue priorità, le ha insegnato a vedere la sua vita da un'altra prospettiva.
Ora la nostra protagonista è pronta a mettere un punto sulla situazione col marito, lasciata per troppo in sospeso. A prendere in mano le redini del suo cuore e della sua carriera e sfoderare le unghie per ciò a cui tiene.
Ci sarebbero tante cose che vi vorrei raccontare, ma voglio fermarmi qui.
La storia di Viola è un percorso irto di ostacoli, lungo e travagliato, ma mai scontato o banale.
È un viaggio interiore che bisogna avere il coraggio di intraprendere per conoscere meglio noi stessi e ciò che è meglio per noi.
Il destino a volte ci mette lo zampino, ma è il nostro cuore a decidere.


AVEVO SCONVOLTO LA MIA VITA DA UN GIORNO ALL'ALTRO, E LA COSA MI AVEVA DESTABILIZZATO. MA QUESTO NON VOLEVA DIRE CHE NON MI SAREI ADATTATA.

Uno stile fluido e scorrevole vi terranno compagnia. Riflessioni profonde e curate, e una buona caratterizzazione dei personaggi vi faranno entrare in empatia con Viola, i suoi genitori e chi le sta accanto.
Ognuno ha un ruolo ben definito, mai scontato o sottovalutato. L'argomento trattato non è facile ma posto al lettore attraverso gli occhi di una donna che cerca il suo posto, il suo ruolo nel mondo per essere completa.
Anime che si incontrano e che si adattano. Cuori che fanno scelte difficili ma necessarie.
Un'altalena di emozioni vi accompagneranno e vi faranno scoprire quanto un cuore sia capace di amare.
Viola ne è la prova. E non sarà la sola.
Adorato quel piccolo cammeo nel prologo, che troverà una giusta conclusione nel finale. Inaspettato e molto, molto apprezzato.
I miei complimenti all'autrice.

Valutazione: 4 stelle e mezzo.


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