Sognatori, la nostra Martina ci parla oggi del libro di Juliana Stone, Il mio punto debole, primo volume di una serie. Vediamo insieme i dettagli.
Trama:
Alto, tenebroso e tatuato, l’agente
dell’FBI Hudson Blackwell è ritornato a Crystal Lake per occuparsi del padre
morente e poi andarsene. Non crede in molto, a parte i suoi fratelli, il suo
Dio e il suo paese. Gli piace la vita semplice che conduce e odia le
complicazioni. Perciò, imbattersi nella ragazza che si è lasciato sfuggire in
passato è una complicazione di cui avrebbe potuto fare a meno. Eppure le fiamme
del desiderio bruciano ancora roventi e non sarà così semplice rompere i legami
una seconda volta. E tutto questo lo spinge a chiedersi…
Può un uomo che vuole solo andarsene trovare una ragione per restare?
Rebecca Draper spera che la seconda opportunità che ha avuto nella vita possa rimetterla in carreggiata. Con un matrimonio fallito alle spalle e un figlio piccolo da mantenere, questa ex reginetta di bellezza non ha tempo per Hudson Blackwell, eppure incontrarlo risveglia delle cose. Cose calde. Selvagge. L’uomo le ha già spezzato il cuore una volta a tal punto che farsi coinvolgere da lui sarebbe folle. Però risveglia un desiderio e un bisogno così intensi che non può negarli. E le fa porre la domanda…
Può una donna che desidera l’amore avere abbastanza coraggio da dare una possibilità all’uomo che potrebbe distruggerla?
Può un uomo che vuole solo andarsene trovare una ragione per restare?
Rebecca Draper spera che la seconda opportunità che ha avuto nella vita possa rimetterla in carreggiata. Con un matrimonio fallito alle spalle e un figlio piccolo da mantenere, questa ex reginetta di bellezza non ha tempo per Hudson Blackwell, eppure incontrarlo risveglia delle cose. Cose calde. Selvagge. L’uomo le ha già spezzato il cuore una volta a tal punto che farsi coinvolgere da lui sarebbe folle. Però risveglia un desiderio e un bisogno così intensi che non può negarli. E le fa porre la domanda…
Può una donna che desidera l’amore avere abbastanza coraggio da dare una possibilità all’uomo che potrebbe distruggerla?
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Il parere di Martina (prodotto fornito dalla Casa Editrice)
Buongiorno, lettori. Oggi parliamo di un
romance puro, dove l'amore è il protagonista indiscusso. È una storia semplice,
una trama lineare, che ci racconta come Hudson e Rebecca si riavvicinano dopo
tanti anni in cui sono stati separati. Hudson torna nel suo paese d'origine
anche se ha giurato a se stesso che non l'avrebbe mai fatto, Rebecca si ritrova
nella piccola cittadina di Crystal Lake in seguito a un matrimonio fallito. Non
importa quanti anni siano passati da quando Huds l'ha lasciata spezzandole il
cuore, c'è qualcosa che li lega e che non è mai morto. Ma c'è anche la paura,
quella di soffrire ancora, di illudersi, di complicarsi ulteriormente una vita
già complicata. Ci sono parecchi temi importanti che la Stone affronta
attraverso questa storia, il che è certamente apprezzabile: la violenza
domestica, la morte di un genitore, le divisioni familiari. Ho apprezzato
questi accenni non troppo marcati, ma presenti, spunti di riflessione che non
ci catapultano in scene violente e dure, ma che ci fanno avvertire l'ombra del
male. Mi è piaciuta la penna delicata di questa autrice, anche se a volte la
trama scorre un po' lenta, forse per l'eccessiva linearità. Alcuni spunti
avrebbero potuto essere sviluppati molto, creando affondi sulla vita da agente
di Hudson, per esempio. Speravo che ci fosse un qualcosa di più frizzante e intrigante
che però non c'è stato. C'è molto sullo sfondo e poco che arriva in primo
piano, insomma. È un peccato perché sviluppandola meglio ne sarebbe uscita una
storia davvero intrigante e pronta ad accogliere diversi colpi di scena.
I personaggi principali cambiano e crescono,
ma non lo si coglie a pieno. Credo sia anche dovuto all'utilizzo della terza
persona, che, a mio avviso, è più difficile da gestire rispetto alla prima.
Sono poche le autrici che scrivono in terza persona e riescono a farci entrare
a piano nei personaggi, a delinearne la psicologia e farci vivere i loro drammi
interiori, le loro lotte, tutto l'intreccio di emozioni che la vita può
offrire. Credo che in questo senso manchi qualcosa. Ciò che l'autrice è
riuscita a rendere meglio è l'attrazione reciproca tra i due protagonisti, il
loro non riuscire a stare lontani, che trova piena espressione nelle scene più
intime. Mi è piaciuto il modo in cui sono state impostate queste scene, a parte
qualche espressione che avrei evitato per non rovinare l'atmosfera, ma questo
fa parte del mio essere un'inguaribile romantica. Ho percepito la fiducia
crescente di Rebecca nei confronti di Hudosn, questo affidarsi che diventa
lentamente un fidarsi di lui.
Ed eccoci arrivati al lieto fine, che in un
romanzo come questo non può mancare. Anche se prevedibile, è un finale che si
apprezza, perché è il giusto coronamento di un sogno d'amore che abbiamo tanto
atteso.
Non è una storia particolarmente originale,
di certo non sarà tra quelle che ricorderò tra le migliori, perché manca quel
qualcosa che possa renderla unica. Tuttavia, l'intreccio è ben gestito, lo
stile fluido, si apprezzano molto anche i personaggi secondari, la storia in
fondo è piacevole nella sua semplicità.
Valutazione: tre stelle!
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