lunedì 30 settembre 2019

Recensione. Tutta colpa dell'autocorrettore, di Mina F.

Buongiorno sognatori, oggi vi parlo di una lettura molto fresca e giovanile, targata Butterfly.



Trama

Avalon ha diciotto anni, odia le feste e preferisce rifugiarsi nel suo mondo fatto dei libri che legge o delle storie che scrive e pubblica su Wattpad. La vita reale, invece, l’ha abituata a lottare e difendersi dai suoi dispettosi – ma anche affettuosi – fratelli gemelli e dal suo nemico giurato numero uno: Julian Hamilton, capitano della squadra di football. Se Avalon non sa spiegare il motivo per cui lo odia tanto, Julian sa bene perché con lei è guerra aperta. Non può dimenticare quello che lei gli ha fatto due anni prima. Quando legge il post in cui Avalon mette in vendita la propria verginità, anche se si tratta di un errore dell’autocorrettore, Julian manifesta un prepotente senso di protezione nei confronti della ragazza. È inutile nasconderlo, in tutto quell’odio c’è un legame silenzioso e indissolubile. Solo quando si troveranno a faccia a faccia con una crudele realtà sapranno comprendersi, perché Avalon, più di ogni altra cosa, è arrabbiata con la vita e con la morte. Non riesce a superare la prematura perdita della madre e non accetta che il suo cuore malato non funzioni come dovrebbe. Ha tanti progetti per il futuro, ma solo un miracolo potrà permetterle di realizzarli...


Si odiano. Si fanno del male. Sono nemici senza benefici.

3 MILIONI DI LETTORI SU WATTPAD


“Non voglio illuderlo. Lui deve essere pronto a tutto, anche a perdermi”.

Un rapporto di odio-amore giovane e irriverente. Una storia commovente.

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Il mio parere (prodotto acquistato)

Ci troviamo di fronte a un'opera scritta da un'autrice probabilmente molto giovane. Ne ho percepito la freschezza a ogni rigo. Lavorando con gli adolescenti, posso proprio confermarlo: i ragazzi si comportano così: sono irriverenti, spesso sboccati, esagerati nelle loro reazioni, melodrammatici. Mina F. delinea lo specchio di una generazione che conosce bene. Adorabili i gemelli combinaguai, ma teneroni. Da morire dal ridere l'amica del cuore, senza filtri e senza peli sulla lingua. Adorabile Avalon, sfortunata combinaguai che inciampa, più volte, nel suo nemico giurato. 
Una storia d'amore che si snoda tra battibecchi epici, figuracce mondiali e baci rubati un po' per gioco. Impossibile non restare attaccati alle pagine. Mi sono fatta un mucchio di risate, ho sospirato e pregato quando è venuto fuori il problema... eh sì, perché un problema c'è. Sin dalle prime pagine l'autrice dissemina gli indizi, ma non ne parla esplicitamente finché la cosa non si può più nascondere. E da lì le risate si mischiano alle lacrime. Un romanzo che ci porta sulle montagne russe, costringendoci a reggerci forte.
Per la parte tecnica, devo osservare qualche refuso sparso, anche se, data la lunghezza della storia (lunghezza che non mina assolutamente la godibilità di lettura), immagino sia un elemento da considerare nel calcolo delle probabilità. Non sono affatto pentita di aver acquistato questo libro, comunque. Mi ha regalato ore piacevolissime e lo consiglio senza remore. La scrittrice sa certamente dominare la macchina narrativa e sono certa che ci farà leggere altre storie stupende.


Valutazione: quattro stelle e mezza.

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