martedì 24 settembre 2019

Recensione in anteprima. The Sheik: Il fascino della bestia di E.M. Hull

Eccoci qui con un'anteprima targata Cignonero. Curiosi di sapere la mia opinione?




Trama



1919.
Una spedizione in solitaria nel deserto: è così che Diana Mayo, giovane aristocratica inglese, ha intenzione di festeggiare il suo ventunesimo compleanno. A nulla valgono le proteste di suo fratello Aubrey e lo sconcerto dell’opinione pubblica. Diana è arrogante e volitiva, cresciuta come un ragazzo, interessata solo allo sport e ai viaggi, e convinta di essere invincibile e intoccabile. Ma non sa che tra le dune sconfinate e le pianure sabbiose, c’è un uomo che la conosce e che prepara la sua trappola. E le sue intenzioni non sono onorevoli.
Ahmed Ben Hassan è lo sceicco di una potente e selvaggia tribù del deserto. È bello, ricco e colto, straordinariamente crudele e molto incline a soddisfare ogni capriccio. E non prova alcuna pietà per quella giovane viziata e ribelle, che crede di avere il mondo in pugno. Il suo obiettivo è farla sua, domarla, renderla schiava. Ma Diana è un osso duro, Diana non vuole piegarsi, e l’odio che brucia nei suoi occhi è un incentivo alla vendetta. Perché Diana è inglese e Ahmed Ben Hassan ha più di un motivo per odiarla, ma non riesce a capire cosa sia quella strana sensazione che lo spinge a desiderarla più di ogni altra cosa al mondo. Non sa cosa sia, sa solo che non vuole provarla.
Perché nel deserto non c’è spazio per l’amore.

Un romanzo spregiudicato e sconvolgente, estremamente attuale.
Una storia d’amore e passione che è la matrice perfetta di ogni dark romance.


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Il mio parere (prodotto fornito dalla Casa Editrice)


Intrigata. Intrigatissima dalla trama. Mi sono offerta per la recensione e non mi sono affatto pentita. The Sheik è l'antesignano di ogni dark che si rispetti. C'è tutto: il rapimento, i soprusi, lei che prima odia e poi si innamora del suo aguzzino. Non vi aspettate, di certo, descrizioni anatomiche accurate, il romanzo è stato scritto nel 1919 e quindi non indulge in particolari scabrosi eppure, conoscendo l'epoca di pubblicazione, non ho potuto far a meno di stupirmi per l'audacia di questa scrittrice. 
Oh, lei non dice esplicitamente, ma si capisce benissimo cosa succede sotto la tenda dello sceicco. Diana è violata, umiliata in tutti i modi, eppure... eppure sboccia l'amore per quell'uomo così rude, rispettato e temuto, innamorato solo dei suoi cavalli, un misto di singolari buone maniere di fronte agli altri e di istinti animaleschi e disprezzo tra le lenzuola. Diana, del resto, è una furia di donna. Tutti l'avevano avvertita di non avventurarsi nel deserto, ma lei, troppo occupata a dimostrarsi superiore, non ha ascoltato nessuno... e la punizione per la sua leggerezza sarà terribile, la spezzerà e la farà cambiare, ma le garantirà anche una nuova prospettiva sulla vita. Forse, e dico forse, la parte finale mi è sembrata un po' frettolosa nella risoluzione dei sentimenti dei protagonisti. Diciamo che c'è stato una sorta di cambio repentino di tono, ma complessivamente posso dire che questa storia è da leggere. Forte, sensuale ed esotica, rivoluzionaria a suo modo, urticante e difficile. 
Decisamente una bella lettura.


Valutazione: quattro stelline e mezzo!

2 commenti: