mercoledì 18 marzo 2020

Review Party: Noi 2 per caso di Marta Arvati

Buongiorno sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del nuovo romanzo di Marta Arvati, Noi 2 per caso edito Brightlove, un chick-lit che la nostra Martina ha letto e recensito. Vediamo insieme dettagli e opinione.


Trama

“All’inizio le cose vanno sempre bene, è dopo che cominciano i guai!”

Niente regali né auguri per Clarisse Lovetail, detta Callie. A quanto pare, nel giorno del suo compleanno, i guai sembrano essere sempre dietro l’angolo. Perciò, come si dice? A mali estremi, estremi rimedi, ed è esattamente così che, negli ultimi anni, è riuscita a raggirare questa presunta maledizione. Il giorno del suo trentunesimo compleanno, però, a causa di un post di auguri, una serie di sfortunate coincidenze le faranno: fare tardi al lavoro, prendere una scorciatoia, rompere un tacco e finire tra le braccia forti e premurose di un certo Julyan, pronto a rimetterle la scarpa, neanche fosse l’ultima Cenerentola di Los Angeles.
Ma si sa, le maledizioni sanno dare il meglio, in certe occasioni, come ad esempio far incontrare due persone tanto diverse, quanto simili in fatto di delusioni amorose, solo per poi farle allontanare. 
Tra litigi, incomprensioni, confessioni e amici strampalati (degni delle migliori commedie romantiche), riuscirà Callie a trasformare una maledizione nella sua favola moderna?

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Il parere di Martina (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)

Buongiorno, lettori. Oggi vi parlo di un'autrice che non avevo mai letto prima d'ora e del suo nuovo romanzo, da lei etichettato come chick-lit, ma che io definirei un classico romance.
Noi due per caso è una storia d'amore a tutti gli effetti, non abbiamo la classica protagonista nell'occhio di un ciclone di disavventure, come nel chick-lit, né l'ironia che caratterizza quello specifico genere.
La storia comincia con l'incontro casuale tra Clarisse e Julyan, i quali si incontreranno di nuovo altre due volte: la prima, perché Clarisse ha perso le chiavi di casa proprio nel cantiere dove lui lavora, la seconda, per puro caso, a un evento a cui entrambi partecipano. Così nasce la loro storia d'amore, anche se per entrambi è molto difficile lasciarsi andare, dato che sono reduci dalla rottura di due storie importanti. Accanto a loro, ci sono il fratello di lui e la migliore amica di lei, la cui storia d'amore parallela, anche se non approfondita più di tanto, è spesso un espediente per i protagonisti per incontrarsi e dunque alimentare quel qualcosa che nasce tra loro. Tutto il romanzo si snoda tra i loro incontri e i loro passi indietro, specialmente quelli di Clarisse, che non vuole nulla di serio per non rischiare di soffrire ancora, dopo aver scoperto il tradimento del suo fidanzato.
Fin qui nessun problema, non è una storia particolarmente originale, ma l'idea di base funziona, anche perché c'è un colpo di scena centrale che ha un buon effetto. Il problema è che l'indecisione di Clarisse viene protratta per troppo tempo e finisce per essere irritante, oltre che difficilmente comprensibile. Insomma, l'ho trovata esagerata. Sarà che non mi è arrivato del tutto il personaggio, che a tratti risulta un po' stereotipato, sarà che non ho empatizzato con la protagonista, ma l'ho trovata davvero immatura, quasi grottesca. È molto difficile rendere il contrasto interiore dei personaggi e l'attenzione all'interiorità è indispensabile. Invece, nel romanzo, ho trovato considerazioni ripetitive, che non vanno a fondo a scavare nell'interiorità di Clarisse.
Anche il personaggio maschile non è ben approfondito. Il suo sentimento emerge meglio e in maniera più realistica, oltre che meno "fastidiosa", ma anche qui non ho trovato nulla di originale, solo scene ripetitive e già viste.
La caratterizzazione è in generale il punto debole del romanzo, i personaggi, sia principali che secondari, risultano piuttosto finti e prevedibili. Ci si sofferma su elementi poco utili, per tralasciarne altri che potrebbero essere meglio approfonditi.
C'è qualche scena interessante, soprattutto tra i loro primi incontri, ma la dinamica del racconto è veramente ripetitiva e il ritmo troppo lento. Se devo essere sincera, ho fatto fatica ad arrivare alla fine. Avrei arricchito questa storia con qualche evento in più, qualcosa di imprevisto, che attirasse maggiormente l'attenzione del lettore. L'epilogo, invece, è buono. È la giusta conclusione per un romanzo romantico come questo.
Lo stile è scorrevole, Marta utilizza una prima persona a punti di vista alternati e non ho trovato imprecisioni dal punto di vista sintattico e grammaticale. È un romanzo ben scritto, ma manca quel qualcosa che imponga al lettore di rimanere incollato alle pagine fino alla fine.
In conclusione, è una storia d'amore semplice e leggera. Il romanzo si legge facilmente, ma è un po' distaccato e prevedibile, non mi ha emozionata fino in fondo.

Valutazione: tre stelle
 

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