sabato 7 marzo 2020

Recensione. Sophie di Fanny D. Ross

Buongiorno!
Eccomi qui con la recensione di questo libro che ci porta direttamente in Francia. Pronti?




Trama


Sophie Chase è una donna forte e intraprendente. Trasferitasi a Parigi dalla Georgia per diventare una grande pasticcera, è riuscita a raggiungere il successo. I suoi dolci sono famosi in tutta la Ville Lumiére e ogni cosa sembra andare per il verso giusto, finché una perdita non si abbatte sulla sua vita, costringendola a rientrare in America per far fronte alle responsabilità. Quando la partenza è alle porte, però Parigi ci mette lo zampino infilandoci un imprevisto, un contrattempo dagli occhi verdi e dai ricci castani dentro i quali è impossibile non desiderare di affondare le dita.
Ben Miller, giornalista inglese fuggito da una madre scostante e da una delusione d’amore per inseguire una chimera, entrerà nella sua vita senza chiedere permesso. Complice un gigantesco malinteso, si ritroveranno catapultati l’uno nella vita dell’altra in una schermaglia di sentimenti, sfide, sconfitte e sogni da realizzare. A far da sfondo una Parigi scintillante, affascinante e intermittente come le luci della Tour Eiffel che, di notte, illumina il cielo più delle stelle. Nessuno sa se basteranno il coraggio e l’audacia di crederci, ma entrambi saranno costretti a mettersi in gioco, a duellare con la vita per sperare di poter vivere un sogno dal sapore indimenticabile.

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Il mio parere (prodotto fornito dall'Autore senza scopo di lucro)



Dunque, si vede che l'autrice conosce la Francia o che, almeno, ha fatto ricerche accurate, perché l'ambientazione è assolutamente ben descritta e crea lo sfondo un po' magico a una storia fatta di alti e bassi, di no e sì che si alternano.
Sophie è una donna intraprendente che vuole realizzare il suo sogno, Ben allo stesso modo ha ben chiari i suoi obiettivi, e tra i suoi obiettivi c'è Sophie...
Colpo di fulmine nel vero senso della parola, insomma. Ben la corteggia in modo spietato sfruttando il suo fascino e la sua gentilezza (memorabile per me la scena ai piedi della Tour Eiffel, estremamente romantica) e la sprona a mettersi in proprio. Non vado oltre per non fare spoiler, diciamo solo che la strada per la felicità non è sempre in linea retta e i due dovranno attraversare molti scossoni per afferrarla.
Dal punto di vista tecnico e formale non ho riscontrato inesattezze o refusi nel file che mi è stato gentilmente inviato dall'autrice. Posso dire che ha una scrittura elegante e a tratti evocativa. Quello che non ho molto apprezzato è la presenza di digressioni "narrate". La sensazione è che predomini il tell rispetto allo show, non che sia un male in assoluto, ma nel complesso rallenta parecchio la lettura, soprattutto quando ci sono delle digressioni sul passato dei protagonisti che, a mio parere, potrebbero essere evitate o per lo meno riposizionate all'interno della storia. Non mi serve sapere la storia del cane della mamma di Sophie, per capirci, anche se è un bel quadretto commovente e ben descritto. In pratica nelle prime pagine il personaggio ci viene "presentato", soprattutto Sophie, e questo mi ha un po' demotivato. La descrizione di Ben è forse meglio gestita e distribuita, infatti, nonostante il suo comportamento non sempre esemplare, sono entrata in empatia più con lui che con Sophie. In linea di massima mi sento di consigliare questo libro alle anime irrimediabilmente romantiche e agli amanti di Parigi che troveranno qui una descrizione molto poetica ed emozionale della città.


Voto: 3 stelle

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