mercoledì 11 marzo 2020

Segnalazione: Confezioni Giovanardi di Laura Pezzotti



Nuova uscita del 17 marzo Un cuore per capello: Confezioni Giovanardi, rosa storico. A 0,99 per i primi giorni, anche in cartaceo.

Sinossi: 

 Ines, giovane e determinata sarta, lavora presso un rinomato atelier nella Modena degli anni Quaranta.
Irmo, affascinante ufficiale della Guardia di Finanza, se ne innamora perdutamente.
Galeotta è una serata danzante, dove i primi titubanti sguardi si fondono con l’intensa magia di un ballo e l’intraprendenza di Nelly, la sorella di Ines che è l’artefice del loro incontro.
A fare da sfondo alle vicende dei due protagonisti è il cuore pulsante della città: piazza Grande. Qui scorre la vita di tutti i giorni con il cicaleccio del mercato, la bellezza incontrastata del Duomo, ma soprattutto gli avvenimenti storici e le antiche tradizioni.
La quotidianità di Ines ruota attorno alle creazioni sartoriali realizzate assecondando le richieste delle clienti e le direttive della proprietaria dell'atelier, la raffinata signora Munari.
Al lavoro si alternano gli incontri con Irmo, i momenti familiari e quelli trascorsi con Anna, la sua migliore amica, una ragazza talentuosa che una malattia ha reso cieca.
Nell’elegante atmosfera dello storico Mak P 100 Ines e Irmo potranno rincontrarsi e si troveranno attorniati da ambienti lussuosi, abiti sfavillanti e danze di altri tempi.
Purtroppo la dichiarazione dell’entrata dell’Italia nel Secondo conflitto mondiale e il trasferimento di Irmo al confine, allontanerà i due giovani mettendo a rischio il sentimento che li lega…

Estratto:    

 Ines si appoggiò al braccio del suo cavaliere e si lasciò scortare lontano dalla musica e dalla frenesia del ballo. Passarono attraverso a una serie di ambienti, l’uno più bello dell’altro, decorati con tappezzerie rosse, grandi lampadari e mobili eleganti. Ovunque si sentiva il delicato profumo dei mughetti che spuntavano allegri dalle deliziose composizioni floreali disposte a ornamento su ogni tavolo.
   «Lo sai che l’edificio si sviluppava seguendo il metodo delle infilate? Vale a dire una serie di stanze comunicanti che avevano una funzione gerarchica. Non a tutti, infatti, veniva concesso l’onore di giungere fino alla Sala del Trono. Eccola qua.»
   «Davvero? Allora vuol dire che noi adesso siamo dei privilegiati.»
   Irmo le sorrise. «E da qui, si accede al famoso Salottino d’Oro.»
   «Come mai si chiama Salottino d’O... Oh, accipicchia!»
   Non fece in tempo a terminare la domanda che la risposta le si rivelò davanti agli occhi. Il nome non poteva essere più perfetto di così, poiché la stanza risultava letteralmente tutta ricoperta d’oro. Pannelli di legno alti fino al soffitto erano stati meravigliosamente intagliati e completamente rivestiti di lucente oro zecchino. L’enorme specchio, posto sopra il camino, ampliava lo spazio contribuendo a diffondere il fascino del prezioso metallo.
Al centro vi era una scrivania francese e, in un angolo, un grazioso salottino con la tappezzeria a righe verdi e avorio. Sui tavoli e sulla mensola del caminetto ritornavano le piccole composizioni floreali ma con l'aggiunta di candele bianche le stesse che, per l’occasione, decoravano anche lo splendido lampadario al posto delle abituali lampadine.
«È incredibile. Sono senza parole.»
  Improvvisamente l’elettricità venne meno e l’intero palazzo fu avvolto in un’atmosfera quasi irreale con la sola luce dei ceri a illuminare gli ospiti.

Biografia autrice: 

Laura Pezzotti è nata 38 anni fa a Iseo, in provincia di Brescia e risiede a Parma.
Ha conseguito la laurea triennale in Tecnico del Restauro specializzandosi in tessuti antichi, costumi d'epoca e arazzi.
Negli anni successivi ha partecipato ad alcuni significativi lavori di conservazione quali: l'abito di gala di Maria Luigia d'Asburgo, gli arazzi seicenteschi del duomo di Cremona e Piacenza, frammenti tessili medioevali indocinesi e asiatici.
Una serie di eventi l'ha portata a dover intraprendere un altro lavoro ed è attualmente impiegata presso una piccola azienda di Parma.
Confezioni Giovanardi è l'unico romanzo che finora abbia scritto. È principalmente ambientato in una sartoria perché i tessuti fanno da sempre parte della sua vita.

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