martedì 3 marzo 2020

Recensione: SICE Angeli caduti di Fernando Santini

Sognatori, oggi la nostra Sonia Gi ci parla del romanzo di Fernando Santini, SICE Angeli caduti, terzo volume thriller della serie, edito Dark Zone. Vediamo insieme dettagli e opinione.


Trama

In una sera di settembre, Stefano Gilardi, un poliziotto a cui mancano pochi mesi per andare in pensione, guarda la trasmissione Chi lo ha visto insieme alla moglie e viene colpito dalla notizia della scomparsa di una ragazza di quattordici anni, Gloria Vinci. Quella ragazza gli ricorda due adolescenti scomparsi e poi trovati morti molti anni prima. Le similitudini tra i due casi sono inquietanti e questo lo porta a chiedere l’aiuto di Marco Gottardi, con cui aveva lavorato venticinque anni prima.
La SICE cerca di capire se vi sia un collegamento tra i due casi così distanti nel tempo e quello che viene scoperto è raccapricciante: ci sono almeno altri venti casi che presentano situazioni simili e qualcuno ha fatto di tutto per impedire che venissero fatte indagini. 

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Il parere di Sonia Gi (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)


Con ritrovato piacere vi parlo del terzo libro nato dalla penna di Santini, in cui ritroviamo come protagonista la squadra speciale SICE, sempre alle prese con le indagini sui crimini più efferati e il gruppo di giustizieri appartenente ad ARCO.
Essendo rimasta un po' delusa dalla lettura di Polveri Sottili, non sapevo bene cosa aspettarmi da questo nuovo capitolo, ma posso affermare che dei tre questo è decisamente il migliore.
Santini scrive sempre in modo egregio, ma in questo caso ha descritto le indagini in modo esemplare ben calibrando la sequenza di particolari da svelare in modo da tenere il lettore con la giusta curiosità e la voglia di girare una pagina dopo l'altra col fiato sospeso.
Anche questo come i precedenti ha una sua storia e una sua conclusione, ma il mio consiglio è quello di leggerli nel giusto ordine in modo da comprendere al meglio i personaggi, le story-line secondarie e ultimo, ma non ultimo, farsi la propria idea su SICE ed ARCO che bramano lo stesso risultato e che per raggiungerlo operano in maniera completamente diversa: i primi nella più completa legalità, i secondi completamente fuori dalla legge e nel modo più crudele possibile.


“A me piace di più il lampo,
 perché è una luce improvvisa che rompe il buio creato dalle nuvole”
 le dice il commissario capo.
Giulio guarda attraverso il finestrino e muove la testa in modo affermativo.
“È un po' quello che siamo noi”.

La narrazione scorre veloce, il ritmo è incalzante, la trama è realistica, a tratti molto cruda e affronta un tema che, come di consueto con questo autore, fa riflettere.
Non posso non menzionare la cura dei dettagli che emerge riga dopo riga, nulla è lasciato al caso o all'improvvisazione, tutto nasce dallo studio dei particolari da parte dell'autore e dalla sua passione per questo genere.
Consigliato agli amanti del poliziesco all'italiana.


Valutazione: 4 stelle!

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