domenica 1 marzo 2020

#Dramamania20: Hyde Jekyll Me a cura di Mariarosaria Guarino

Buona domenica! Eccoci pronti con una nuova recensione.



Trama

Gu Seo-Jin gestisce il parco a tema Wonder Land. Apparentemente ha tutto: bellezza, cervello, denaro, ed è il favorito per la posizione di nuovo amministratore delegato del Wonder Group anche se suo cugino Ryu Seung-yeon, gestore del Wonder Hotel, rivaleggia con lui per la stessa carica. In realtà, Seo-Jin soffre di un disturbo dissociativo dell’identità e ogniqualvolta il suo battito cardiaco supera 150 emerge Robin, un'altra personalità che, al contrario del freddo e cinico Seo-Jin, è gentile e altruista. Jang Ha-Na è appena tornata in Corea dopo aver trascorso parecchi anni negli Stati Uniti. Come suo nonno e suo padre prima di lei, è pronta a incaricarsi della gestione dello spettacolo circense a Wonder Land, che un tempo era l'attrazione principale del parco. Per questo giura di salvare il circo in declino e sogna di riportarlo alla gloria perduta ma si trova a cozzare con Seo-Jin, che vuole sbarazzarsene a causa del poco successo e del costo troppo alto. L'uomo, inoltre, si accorge che, in presenza della ragazza, il suo battito cardiaco accelera in maniera preoccupante e cerca di tenerla lontana. I due si ritrovano di nuovo coinvolti quando la dottoressa di Seo-jin, dopo aver trovato una cura per il suo disturbo, viene rapita da un assalitore misterioso che quasi uccide Ha-Na, rendendola l'unica testimone del reato. L'esperienza traumatica ha però causato un blocco della memoria della ragazza che, non riuscendo più a ricordare il volto del colpevole, si reca dall’ipnoterapeuta Yoon Tae-Joo per essere aiutata. Con la vita di Ha-Na in pericolo, Robin inizia ad apparire più spesso e la giovane si innamora di lui, con disappunto di Seo-Jin.

Genere: Mistero, Thriller, Romantico, Azione, Drammatico


Recensione

Questo drama non solo è originale, ma mi è piaciuto per l’interpretazione del protagonista. Avere due ruoli tanto diversi in una stessa serie non è facile, ma Hyun Bin è riuscito a gestire bene entrambi. La trama, all’inizio, sembra semplice, invece nasconde molto più di quello che si intuisce ed è proprio il turbamento del protagonista e la sua difficoltà ad accettarsi, quello che spinge a vedere le puntate tutte d’un fiato. Il disturbo della personalità multipla, soprattutto per un uomo a capo di una grande compagnia può essere fonte di problemi e per questo Seo-Jin, che è abituato ad avere tutto sotto controllo, non riesce ad accettarlo. Robin rappresenta la sua paura più grande, e capire da dove scaturisca è il suo incubo costante, per questo tenta di soffocarlo in ogni modo.
Il suo male è iniziato quindici anni prima, probabilmente per manifestare il senso di colpa relativo ad un incidente traumatico avvenuto a quei tempi, il cui shock non è stato mai superato. A causa della malattia, Seo-Jin evita tutto ciò che potrebbe causare la comparsa di Robin, anche se ciò significa nascondersi al resto del mondo e abbandonare ogni rapporto umano. È proprio contro questo che Seo-Jin dovrà combattere, episodio dopo episodio, fino ad abbattere il muro che lo separa dall’altra metà di se stesso. Capire chi è davvero si rivelerà un percorso complicato, ma con la comparsa e l’aiuto di Ha-Na, se le cose all’inizio appariranno ingestibili, troveranno infine un proprio equilibrio. L’alternarsi tra le due personalità di Seo-Jin è equilibrato, anche se non ho ben capito quando e quanto riposa il protagonista, visto che Robin comincia a spuntare fuori tutte le sere.
A parte questo piccolo appunto, la tristezza che traspare da entrambi i protagonisti della vicenda: Robin e Seo-Jin, la loro diversità e la voglia di riprendersi la propria vita, assieme al desiderio di comprendersi meglio, è ciò che dà alla storia una marcia in più. La paura di essere scoperto di Seo-Jin, i vuoti di memoria sul proprio passato, gli attacchi d’ansia e il fatto che non riesca a comprendere né se stesso né gli altri, sono elementi costanti all’interno della storia, così come la preoccupazione di non essere accettato e il desiderio di Robin di voler rivelare la sua vera identità ed essere riconosciuto come individuo reale. La storia non manca di colpi di scena, qualche mistero e un po' di romanticismo, per questo ve la consiglio. Non ve ne pentirete.

 


Voto: 8 – Bello

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