Sognatori, oggi la nostra Sonia ci parla del romanzo self di Tanya Torriuolo, Oscurità di cenere. Curiosi di sapere tutto?
Trama
Questa è la storia di un gruppo di amici, di misteriosi eventi e di uno strano legame tra un vecchio libro e un’affascinante casa immersa nel verde di una collina, in un sentiero che tutti conoscono ma che in pochi ricordano.
I ragazzi sono poco più che ventenni e decidono di fare una breve vacanza insieme, ma non sanno che invece si rivelerà un’impresa ardua nella quale la loro vita, il loro legame e la loro lucidità mentale sarà messa a dura prova. Così, mentre cercheranno di risolvere i misteri della casa, dovranno cercare nel frattempo di non impazzire e combattere in contemporanea, sia le oscure presenze che si nascondo intorno a loro, sia quelle che abitano dentro di loro.
In un susseguirsi di misteri, paura e leggera follia, immersi in uno sfondo quasi pittoresco, i sette ragazzi impareranno cos’è il coraggio, la resilienza e ci mostreranno l’intensità di una forma d’amore che spesso viene trascurata: l’amicizia.
Questa storia ti ricorderà che non occorre essere supereroi né avere strani poteri per essere coraggiosi.
Il finale non sarà come ti aspettavi.
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Il parere di Sonia Gi (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)
Oscurità di cenere inizia come un classico horror americano, basato su un gruppo di giovani che si ritrovano per una breve vacanza in cui la spensieratezza e il divertimento lasciano presto spazo all'orrore e al sangue.
Se inizialmente può sembrare una trama già vista, proseguendo la lettura si scopre uno sviluppo differente, veloce e incalzante che porta i protagonisti a fare i conti fin da subito contro manifestazioni paranormali decisamente ostili e pericolose, che infestano la tranquilla casa che doveva essere la fonte di gioia e divertimento.
Lo stile narrativo è molto descrittivo e questo mi ha fatto percepire il desiderio dell'autrice di far arrivare al lettore la fotografia dettagliata dei luoghi e delle situazioni che sta descrivendo.
La storia è la narrazione cronologica di ciò che accade; senza flashback nel passato per raccontare la storia di quel luogo maligno e senza improvvise rivelazioni a far luce sugli avvenimenti del presente (cosa questa che mi ha lasciata spiazzata in quanto tutto o quasi è lasciato alla libera interpretazione del lettore). È un romanzo con qualche passaggio splatter, a tratti inquietante e decisamente da brivido (devo ammettere che una sera dopo averlo riposto sul comodino ho avuto difficoltà ad addormentarmi, per cui direi che l'autrice ha decisamente fatto centro!)
Peccato per il finale, che proprio non mi è piaciuto: c'erano così tanti interrogativi che richiedevano una risposta, (sul finale si era aperta anche una nuova story line con il figlio del poliziotto) che l'ho concluso pensando “No ma perchè proprio adesso in questo modo?”. Spero vivamente che la Torriuolo voglia regalarci un seguito perchè sarebbe un peccato chiudere così.
Valutazione: 4 stelle!
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