Trama
Kim Min-kyu vive una vita isolata a causa di una grave allergia alle
persone: ogni volta che tocca la pelle di qualcuno, il suo corpo si ricopre
rapidamente di eruzioni cutanee con il rischio di incorrere in uno shock
anafilattico. Il professor Hong Baek-kyun sviluppa per Min-kyu un robot, Aji 3,
da testare per ottenere la sponsorizzazione della compagnia finanziaria del
ragazzo, la più grande paese, e decide di dare al robot le sembianze della
propria ex, Jo Ji-ah. In seguito a un incidente che causa un malfunzionamento
della batteria di Aji 3, e per non perdere l’occasione di una vita, la squadra
di Baek-kyun recluta la vera Ji-ah per sostituire Aji 3 e fingersi un robot per
un paio di giorni...
Genere: Commedia, romantico, fantasy, fantascienza
Recensione
Ogni persona ha delle esperienze traumatiche nella
vita e Kim Min-Kyu è una di queste. Vive da solo sin dalla morte dei genitori,
e dopo aver scoperto la crudeltà del mondo ha sviluppato un’allergia molto
grave per le persone che lo spinge a cercare la solitudine. Nonostante questo e
la sua giovane età, Kim Min-Kyu è a capo di una grande compagnia che dirige in
modo scrupoloso grazie alla sua intelligenza e alla determinazione che ha nel
volersi tenere stretto ciò suo padre gli ha lasciato. Per farlo, visto che
guidare una compagnia non è semplice e richiede necessariamente un contatto con
molte persone, tiene gli altri a distanza con lo sfollagente e indossa dei
guanti che possano proteggerlo.
Spesso i traumi possono essere curati e il tempo
si rivela importante per superare determinate situazioni ma per Min-Kyu non è
così, perché è un uomo che ha creato uno scudo per difendersi, teme di essere
tradito, e non sa come gestire l’ansia che lo annienta quando qualcuno lo
sfiora. Dopo aver vissuto così per diversi anni, tuttavia, la solitudine
comincia a pesargli e così, quando gli viene proposto di testare un robot dalle
sembianze umane è incuriosito: forse può avere finalmente un amico che non sia
un’aspirapolvere e che somigli a una persona vera, un amico che non può
tradirti perché non è programmato per farlo.
Per questo accetta di far entrare in casa propria
quello che crede un robot, Aji 3, pur non sapendo che si tratta di una ragazza
vera: Jo Ji-Ah. L’inconsapevolezza di essere a rischio lo spinge
ad avvicinarsi al robot, a frequentarlo e trattarlo come un essere umano e,
stranamente, il contatto non gli provoca nessun tipo di reazione allergica. Piano
piano, attraverso il suo rapporto con Jo Ji-Ah che resterà con lui più di
quanto sia stato programmato all’inizio, Kim Min-Kyu imparerà a uscire dalla
prigione che lui stesso si era creato e a fidarsi. Ma cosa può accadere a un
uomo che è stato tradito e che, dopo essersi aperto di nuovo al mondo, scopre
che l’unica di cui si era fidato gli ha mentito?
I’m Not a Robot è una storia davvero carina, persino
esilarante in alcune puntate, ma anche intensa, perché lascia comprendere
quanto alcuni traumi possano restare impressi nella mente e provocare reazioni e
comportamenti inaspettati. Ovviamente è una storia che lascia molto spazio alla
fantasia, eppure posso dire che anche questa volta, nonostante il ruolo sia un
po' diverso da quelli che di solito gli vengono assegnati, Yoo Seung-Ho non mi ha deluso e ha saputo
rendere al meglio un personaggio, di certo più semplice dei precedenti da lui
interpretati, ma di sicuro non meno intenso o facile da gestire.
Voto: 8 – Bello
P.S.
Anche la rubrica della prossima settimana sarà dedicata all’amore e ai robot,
solo che questa volta l’androide sarà un ragazzo. Non perdetevela, vi aspetto 😊
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