Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo L'isola del peccato di Stefania Bernardo. La nostra Kathleen l'ha letto e recensito per noi. Pronti a scoprire tutti i dettagli?
Può
una storia catapultarti a piè pari all'interno di un'epoca? Di un'avventura?
Farti respirare il pericolo e l'odore del mare e del rum?
E può
toglierti il fiato e il sonno e costringerti a sfogliare velocemente le pagine
pur di sapere cosa succede e come andrà a finire?
Se
avete tra le mani questo romanzo, la risposta è un enorme SÌ!
Ho
adorato questa lettura dall'inizio alla fine. L'ho letteralmente divorata!
Stefania
ha una scrittura scorrevolissima e piacevole. Riesce ad arricchire di dettagli
ogni pagina senza mai risultare pesante o senza “allungare il brodo”. E questi
dettagli ci permettono di immedesimarci, di vivere a trecentosessanta gradi
ogni singola pagina.
Ma
veniamo ai protagonisti.
Lui,
Ambrose Parker, è un ammiraglio. Occhi di ghiaccio e una vita passata in mare.
Figlio illegittimo, è vissuto praticamente da solo e ha dovuto imparare a
ottenere ciò che desiderava. A lavorare sodo e credere nelle proprie capacità.
È temuto e rispettato da tutti. Meno dalla moglie con la quale condivide un
matrimonio di convenienza.
Lei,
Edith Morwell, lavora in un’oreficeria insieme al fratello. Figlia di un
marinaio e di una schiava, è costretta a subire le vessazioni di una società
che reputa sbagliato il colore della sua pelle.
Fiera
e caparbia. Brava nel suo lavoro. È determinata a cambiare la sua vita e ad
essere accettata. Nel trovare un modo per sentirsi a casa.
Ambrose
è uno dei pochi che riconosce la bravura di Edith, che nota la sua fierezza e
il suo andare a testa alta nonostante tutto. Quando si accorge che lei non sa
scrivere né leggere, decide di aiutarla e di insegnarle. In fin dei conti anche
lui si è sentito sbagliato per la maggior parte della sua vita e sa cosa
significa lottare contro un destino avverso.
Questo
gesto di gentilezza si rivela una trappola per i due. Li avvicina e smuove
qualcosa che non dovrebbe esistere. Che potrebbero non essere in grado di
controllare.
Da
questo sodalizio, infatti, scatta una scintilla che si tramuta in un bacio. Uno
di quelli che aspetti da tutta la vita e che ti fa tornare a respirare. Un
bacio che non dovrebbe mai essere esistito. Che bisogna cancellare.
Come
il destino, infatti, decide di fare.
Le
loro strade si divideranno e le loro vite prenderanno pieghe inaspettatamente
diverse che li porteranno lontani. Come era giusto che fosse.
Tre
anni dopo, però, saranno costretti a rivedersi e scoprire che, nonostante
tutto, quella scintilla non si è mai spenta. Anche se sono nemici e non si
possono avvicinare.
Mi
fermo qui altrimenti mi perderei a narrarvi ogni dettaglio. Dagli scontri ai
sotterfugi, dalle alleanze create a tavolino alle cattiverie subite. Vi
rivelerei chi sono i buoni e i cattivi e quanto coraggio Edith e Ambrose
dimostrano in queste pagine. Con quanto fervore proteggono i loro ideali e le
persone alle quali sono legate.
Potrei
andare avanti per ore, ve lo garantisco, perché ho avuto l'onore di entrare in
sintonia con queste due anime in un modo totalmente inaspettato. Ho sentito la nave tremare sotto lo sparo dei
cannoni, ho trattenuto il fiato ogni volta in cui Ambrose si è tuffato in mare,
ho stretto i denti e mi sono arrabbiata con Edith e ho sentito il cuore
traboccare di ogni singola emozione descritta e provata.
Cosa
posso dirvi di più se non di gettarvi a capofitto in questa meravigliosa
avventura.
Complimenti
Stefania. Sei stata una bellissima scoperta. Chapeau.
Votazione: 5 stelle meritatissime!
grazie mille, mi sono commossa
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