Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi del romanzo di Sara Ney, Zero Assoluto, primo volume della serie Ragazzi Trofeo edito Hope Edizioni. Curiosi di scoprire tutto?
Trama:
«Zero assoluto.»
È quello che ha detto l’ultima ragazza con cui sono andato a letto,
quando, al risveglio, mi ha guardato per la prima volta, da sobria. Poi,
se ne è andata via ridendo e non l’ho più rivista. Non ha importanza
che io sia un ricco atleta professionista; ciò che conta per quelle come
lei è la mia faccia. Alcuni potrebbero pensare che la bellezza sia solo
una qualità superficiale, ma io so fin troppo bene che per tanti non è
così.
«Paga!»
È quello che ha detto l’ultima ragazza con cui ho parlato al telefono,
quando le ho fatto un’offerta impossibile da rifiutare. Mi è sembrata
intelligente e divertente, e ha un disperato bisogno di vendere una
collezione di rare figurine di baseball. Sono subito colpito da lei, ma
per niente pronto a mostrarmi. Grazie a Dio, non ha idea di chi io sia e
che aspetto abbia.
Sono un giocatore professionista: quanto può essere difficile per uno come me mettersi in gioco in amore?
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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
Noah è in fatti un giocatore di baseball, molto noto e anche molto diverso dal solito protagonista maschile di questo genere narrativo: non è un belloccio, non è un donnaiolo, è molto timido e introverso e semplicemente vive il suo sport totalmente, al punto da fare anche collezione di figurine introvabili.
Quando contatta Miranda, che ne vende una da collezione, si innesca anche una sorta di curiosità per quella ragazza che non ha secondo fini e addirittura non lo riconosce neanche.
La prima parte del romanzo si sviluppa proprio sul fatto che Noah manda al suo posto il suo compagno di squadra, sua nemesi per eccellenza, a ritirare la figurina: questa sorta di gioco degli equivoci è molto divertente e si lascia leggere fluidamente.
Ritroviamo in queste pagine lo stile veloce e pieno di brio dell’autrice che, vi confesso cari Sognatori, mi ha riportato con piacere alla serie dei lottatori, ritrovando non solo quei dialoghi diretti che rivelano quello che basta dei protagonisti, ma anche quello “slow burn” così tipico della Ney, capace di tenerci incollati alla lettura.
«E al locale? Anche allora ho sentito un’attrazione. Scintille. Che stupida. Che ci farebbe un ragazzo del genere con una come me?
………………
Non è che non mi piaccia e che non pensi sia fantastica; è solo che non so come comportarmi con una ragazza che non vuole niente da me.»
È lei che dimostra a Noah che la bellezza non è quella esteriore, non è solo stare perennemente sotto i riflettori, ma è soprattutto negli occhi di chi guarda ed è quella vera, senza filtri.
«Mi avvicino a Miranda, piano. Guardingo. Incerto. L’atteggiamento di un ragazzo abbastanza inesperto con le donne da vergognarsi del suo comportamento mentre sta davanti alla ragazza che gli piace. Una ragazza che potrebbe spezzargli il cuore se lui si arrendesse a lei. Se la facesse entrare. Ecco perché la stavo evitando. Per paura di starci male.»
E allora riaccogliamo Sara Ney nel “palmares” delle scrittrici di sport romance con una storia che vi piacerà e che vi farà anche ridere molto.
Valutazione: cinque stelle.
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