lunedì 13 dicembre 2021

Review Party: Non dubitare mai del mio amore di Emma Scott

 

Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo di Emma Scott, Non dubitare mai del mio amore edito Always Publishing Editore. La nostra Meg l'ha letto e recensito per noi. Vediamo insieme tutti i dettagli.



Trama

A diciassette anni nella vita di Willow si apre una frattura profonda. Della ragazza estroversa che era non vi è più traccia,al suo posto rimane una giovane smarrita, devastata dallo stress post traumatico di un evento terribile. Quando suo padre sradica la famiglia dal lusso di New York per trascinare tutti nella piccola città di Harmony, nell’Indiana, Willow vede il trasferimento come un’occasione per sfuggire dalla prigione dei suoi segreti. 

Nel tentativo di sconfiggere l’apatia finisce per partecipare a un’audizione per l’Amleto, nel piccolo teatro cittadino e ottiene il ruolo di Ofelia – una fanciulla consumata dalla follia e dal suo amore per Amleto. 

Isaac Pierce è il cattivo ragazzo per definizione, quello che proviene dal lato sbagliato di Harmony:le ragazze vogliono attirare la sua attenzione e i ragazzi lo temono. Il suo talento per la recitazione non fa che acuire il suo fascino. Il palco è l’unico luogo dove Isaac si sente al sicuro dalla realtà difficile che vive a casa sua. Non c’è nulla che desideri più che fuggire a Broadway, o magari a Hollywood.

Nessuno può interpretare il ruolo di Amleto se non lui e, quando il regista lo affianca a Willow per leprove, i due si scontrano, volta dopo volta. 

Né Isaac né WIllow sono disposti ad aprire i loro cuori a nessuno. Ma i continui scontri conducono inevitabilmente al crollo, e il crollo porterà alla luce i segreti più dolorosi e nascosti di entrambi, finendo per sancire tra Isaac e Willow un legame d’amore puro. 

Pian piano scopriranno che le parole della tragedia di Shakespeare rispecchiano perfettamente gli avvenimenti delle loro vite, ma cosa riserverà ai due innamorati il finale? Dolore e follia, o la guarigione, l’amore, e la strada verso una vita diversa?

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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

 

«Il nome Willow le si addiceva alla perfezione aggraziata e malinconica come un salice piangente. Non all’esterno, ma all’interno. Martin Ford mi aveva insegnato a capire le persone dal modo in cui vivevano il proprio corpo invece che dalle loro parole o azioni. Questa ragazza era profonda. I suoi occhi mi aveva svelato il loro arcano quando ci eravamo fissati prima.»

 



Così il primo giorno in cui si incontrano Isaac pensa di Willow: lei, arrivata da new York in quella piccola città dell’Indiana, sembra a tutti la classica ragazza ricca e superficiale, capitata per caso ad Harmony e nessuno si aspetta che mostri interessi per qualcosa o qualcuno, e tantomeno per Isaac.
Ma come per Willow, anche Isaac nasconde le sue vere “parole” e “azioni”: e sarà la recitazione, attraverso un dramma immortale e infinito come quello dell’Amleto, che non solo li farà avvicinare ma li porterà a dividere la tristezza, il dolore, le speranze, e infine l’amore.
Entrambi non credono più a niente, feriti nel corpo e nell’anima in modo diverso.
Willow, anche se con una famiglia più che benestante, non ha nessuna empatia con i genitori al punto da non confidarsi mai con sua madre su quanto di terribile ha vissuto; Isaac vive con un padre violento e alcolizzato, aggrappato al suo sogno di andare via da Harmony grazie al suo talento di attore.
La recitazione sarà per loro non solo il ponte per avvicinarli ma rappresenterà tutti i loro sentimenti: poco alla volta Willow si renderà contro che può provare di nuovo dei sentimenti, di poter pensare di stare con un ragazzo come una qualsiasi altra donna, di poter cancellare davvero quelle “X”; Isaac scoprirà la sincerità raccontandole della sua vita, lui che usa le parole solo attraverso il palco, e che può essere finalmente se stesso senza soffrire.

 

«Sgranò impercettibilmente gli occhi, e io fui trascinata sempre più a fondo in quel grigio-verde. Un oceano agitato da una tempesta, profondo chilometri. Gelido e increspato in superficie. Caldo e immobile sotto. Ci fissammo. E in quel breve attimo scattò qualcosa fra noi. Un’intesa reciproca. Si era confidato con me, eppure non mi aveva chiesto nulla in cambio.»

 



Una storia in cui i protagonisti, anche se giovani, sono forti al punto da non farsi distruggere quando la vita di continuo non solo li mette alla prova con dolori e cattiverie (sì, perché in questo libro è la famiglia la vera “cattiva” della storia!), ma anche si difendono cercando nell’altro la propria corazza per sopravvivere.

 

«”Tu sei il mio finchè. Quello che rimette tutto a posto.”»

 



Due protagonisti determinati in modo diverso, che ci mostrano anche come attendere, come aspettare, poiché la storia si sviluppa attraverso un arco di diversi anni, passaggio sviluppato narrativamente in modo molto fluido e coerente con l’intreccio narrativo.
Il legame di Willow con Angie è la parte forse più bella del libro: fin dal primo giorno questa sorta di nerd, così diversa da Willow, la prende sotto la sua ala protettiva, percependo e intuendo che quella ragazza di città finge, che porta dentro qualcosa che le ha fatto tanto male, proteggendola e coprendola, restando al suo fianco sempre.
Emma Scott ci regala un young-adult intenso, emozionante, che unisce la tipologia del romanzo moderno ad una delle opere shakespeariane più belle e tragiche, con due personaggi principali che ci emozionano e ci conquistano fin dalle prime pagine, con una storia particolare e unica.
La traduzione ed editing impeccabili della CE confermano un lavoro impegnato non solo sul prodotto finale ma anche la particolare attenzione alla scelta di autrici con tematiche profonde e mai superficiali.
Non mi resta che lasciar andare Willow e Isaac con uno dei passaggi più emozionanti del libro.

 

«”Lo sento Isaac. Lo sento in ogni tuo sguardo, in ogni tuo tocco. Ti leggo dentro. Leggo le parole nel tuo cuore.”

………………….

L’amore c’era già prima.»

 



Valutazione: cinque stelle.

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