martedì 28 dicembre 2021

Review Party: Trick me Twice - Un gioco diabolico di Becca Steele

Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo Trick me Twice - Un gioco diabolico di Becca Steele edito Kiss Publishing. La nostra Meg l'ha letto per noi. Curiosi di scoprire tutto?

 

 

 

Trama

Tenere la testa bassa e affrontare l’ultimo anno di scuola senza attirare l’attenzione. Questo era il mio piano. Ma il problema dei piani è che, in qualche modo, cambiano. Il giorno prima ero una ragazza invisibile. Quello dopo, il mio nome era sulla bocca di tutti. Perché? Perché ho attirato l’attenzione della persona sbagliata. Ho ingannato Carter Blackthorne, il re della Alstone High. Lui lo ha scoperto. E adesso ha intenzione di farmela pagare.

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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

 

Cari Sognatori, devo anzitutto confessarvi che la cover di questo libro è quella che mi ha dato più inquietudine in assoluto quest’anno: è infatti la maschera che indossano gli studenti della Alstone High School durante la notte di Halloween, per il loro “dolcetto o scerzetto” (trick or treats). Siamo dunque all’ultimo anno di liceo, ma non un liceo qualsiasi, bensì una prestigiosa scuola inglese, dove ci sono gruppi ben definiti e dove fenomeni come il bullismo sono quasi fisiologici, lì dove abbiamo il tipico leader sportivo indiscusso e una ragazza che tende a isolarsi. 

Quella maschera sarà un po' il filo conduttore della storia, perché sarà anche quella che permetterà, a un certo punto della storia, a Carter di salvare Raine. 

Sono vicini di casa, oltre che compagni di scuola, ma Carter soffre di complessi di inferiorità nei suoi riguardi poiché i suoi genitori fanno di continuo paragoni e questo di conseguenza lo spinge ad essere ulteriormente aggressivo nei confronti di Raine. 


«Ma per quanto mi riguardava, l’aspetto non era tutto. Oltre alla sua arroganza generale, ultimamente sembrava trarre una sorta di piacere malato dal tormentarmi quando non c’era nessun altro in giro e non avevo idea del perché. Tenevo la testa bassa e cercavo di stargli lontana, tranne il lunedì quando era inevitabile.» 


Raine è un personaggio ben definitivo, cosciente dei suoi limiti, del fatto di apparire come un’emarginata perché indossa un’uniforme di una taglia più piccola, ha scelto consapevolmente di isolarsi, un po' per proteggersi dal dolore un po' per non essere ferita. 

La notte di Halloween, quando con quella maschera Carter la insegue, tutto cambierà per loro. Lui si renderà conto che vuole proteggerla e non più ferirla, passando dalla indifferenza-cattiveria a una sorta di bisogno continuo di protezione nei suoi riguardi, pur allontanandola ancora. 


«Se Raine voleva ancora stare con me, l’avrei difesa, l’avrei protetta da ogni male. Avrei fatto del mio meglio per rimediare. Per la prima volta da settimane avevo le idee chiare e sapevo cosa dovevo fare. Per prima cosa, dovevo parlare con mio padre. …………….. E poi…poi dovevo escogitare un piano per far capire a Raine Laurent che era mia.» 


Entrambi prendono consapevolezza del loro cambiamento, non solo attraverso l'avvicinamento fisico, ma anche capendo che nella vita non possiamo scegliere di chi innamorarci. Tutti i caratteri della storia sono complessivamente ben definiti, fattore non trascurabile poiché i “bully romance” proprio perché a tematica così particolare, devono essere scritti in modo narrativamente quasi impeccabile altrimenti risultano un paradosso illeggibile (e vi posso assicurare che in giro ce ne sono!). La storia ha anche un PLOT imprevisto che rende la lettura particolarmente interessante e ci riporta alla maschera della cover. Una lettura insolita e consigliata. 


Valutazione: quattro stelle e mezzo.

 

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