Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Tour del romanzo di Robert Bryndza, Sangue Freddo, edito Newton Compton Editori. La nostra Milena l'ha letto e recensito per noi. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Trama
Sulle rive del Tamigi viene ritrovato il corpo martoriato di un ragazzo.
La detective Erika Foster è scioccata dalla macabra scoperta, tanto più
che c’è un precedente, un omicidio altrettanto brutale… Due settimane
prima, infatti, in una valigia identica era stato rinvenuto il corpo di
una ragazza. Che cosa collega le due vittime? Erika e la sua squadra si
mettono al lavoro e i loro peggiori timori trovano presto conferma: c’è
uno spietato serial killer in circolazione. E va fermato al più presto.
Ma
proprio quando l’indagine comincia a fare emergere una pista
promettente, Erika subisce una violenta aggressione che la costringe a
un riposo forzato. Un inconveniente che, insieme ai problemi della sua
disastrosa vita privata, rischia di distoglierla dalla caccia all’uomo.
La
conta delle vittime non si ferma, ed Erika non ha scelta: deve tornare
al lavoro e trovare l’assassino il prima possibile. Perché qualcuno che è
molto vicino a lei potrebbe essere in pericolo. Riuscirà a salvare la
vita di altri innocenti prima che sia troppo tardi?
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Il parere di Milena (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
Sangue freddo fa parte di una serie di volumi, scritti da Robert Bryndza, dedicati alle avventure di Erika Foster.
Non ho letto i libri precedenti ma non ho avuto difficoltà a entrare nella storia, che si può leggere anche come romanzo autoconclusivo. Anche le sottotrame, che probabilmente rappresentano il collegamento con gli altri volumi, si concludono comunque, non lasciando nulla in sospeso.
Ispettore di polizia a Londra, Erika ha un passato tragico. Forse un po' troppo tragico e questo è l'unico difetto che posso evidenziare. È una donna forte e sola, che si muove in una Londra realistica e un po' cupa. L'autore ne indaga il passato ma lascia che il presente faccia il suo corso, senza cedere a sentimentalismi.
Il caso a cui lavora Erika fa subito pensare a un serial killer. In realtà, ci sono tante situazioni che si accavallano, vite complicate trascorse in quartieri periferici dove la speranza, a volte, può essere confusa col male. Le indagini sono serrate, così come i capitoli che ai susseguono uno dopo l'altro mantenendo sempre alto il ritmo e l'interesse.
Sangue freddo è un thriller con due forti inclinazioni. La prima è quella psicologica, che si sostanzia nell'approfondimento della caratterizzazione dei personaggi e nei punti di vista che si alternano, offrendo al lettore diverse chiavi di lettura. La seconda è quella poliziesca, perché sembra quasi di assistere a una puntata di una serie TV sull'investigatore di turno.
Lo stile, infatti, è molto cinematografico, sembra quasi una sceneggiatura.
Ho divorato gli ottanta e più capitoli in due giorni, quindi direi che sì, mi è piaciuto e ne consiglio lettura!
Voto: 4,5 stelle.
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