Nuova uscita di oggi!
Requiem d’Inverno
Krisha Skies
TITOLO: Requiem d’Inverno #1
AUTORE: Krisha Skies
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Fantasy (romance/dark/mito di Ade)
FORMATO: Ebook (2,99 in offerta lancio a 2,69) - Cartaceo (15,90)
RELEASE DATE: 15.11.2021
DISPONIBILE SU AMAZON E CON KINDLE UNLIMITED
A BREVE IN TUTTE LE LIBRERIE
Lei è un Obolo, il migliore di tutti.
Lui è il dio degli Inferi.
Amore e Morte sono pronti a fondersi.
TRAMA
Lenora
ha tutto ciò che potrebbe desiderare: è giovane, bella, ricca, anche se
sprovvista di titolo nobiliare. Eppure, la sua vita non è come quella delle
altre fanciulle dell’alta società della Repubblica. Il profumo inebriante dei
narcisi, le maschere di pizzo, i raffinati balli aristocratici nascondono
misteri legati alla morte e alla sorte dell’anima. Misteri noti solo a quelle
come lei: gli Oboli, donne nate con il dono di poter aprire varchi tra il mondo
dei vivi e quello dei morti. In una società in cui il denaro può comprare un
posto nei Campi Fioriti dell’oltretomba, dietro lauti compensi Lenora presta i
suoi servigi a facoltosi borghesi e a influenti aristocratici, protetta
dall’irruente fratello maggiore Julian e desiderata dal perverso Duca di Burdak.
Durante una delle traversate oltre la soglia dell’Ade, però, qualcosa sembra
andare storto: la giovane incappa nel sovrano dell’oltretomba, l’affascinante e
pericoloso Sommo Giudice Acheron. Ma cosa lega Lenora e Acheron? E quando lei
ne implorerà l’aiuto, cosa pretenderà in cambio il dio dei morti?
ESTRATTI:
1. «Vedrai che andrà tutto bene.» La sua voce è così rassicurante che mi fa socchiudere gli occhi. «Da oggi in poi sarai ufficialmente un Obolo. Il migliore di tutti.»
Sospiro.
Un Obolo.
Già, è questo che sarò: una guida per i defunti. Colei che li accompagnerà nel loro viaggio estremo verso l’Ade.
2. «Ti ho dato il tuo primo bacio. L’unico che non ricorderai.»
Sgrano gli occhi, mentre mi prende una mano con gentilezza e se la schiaccia contro il petto. La fa scivolare sulla pelle gelida, lungo i muscoli del torace e dell’addome, e il sangue scompare sotto le mie dita tremanti.
Appena gli sfioro l’attaccatura della coscia sinistra, sussulta lasciandomi andare la mano. Mi afferra alla vita, si alza precipitosamente in piedi, tirandomi su. Il suo petto trema contro il mio.
Stavolta è la sua mano a sfiorare la mia pelle, insinuandosi nella scollatura del vestito. Mi stringe il seno sinistro tra le dita, accarezzandomi per un lunghissimo istante.
Mi piego inarcando la schiena, rovescio all’indietro la testa, con le labbra che esalano gemiti che mai pensavo mi sarebbero potuti sfuggire dalla gola.
«Adesso muori una volta, mia piccola umana» sussurra lui, che con carezze sempre più audaci accompagna gli spasimi di piacere che il suo tocco mi provoca. «Muori e rinasci con me.»
3. Chiudo gli occhi, mentre le labbra di colui che mi sta uccidendo mi sfiorano il lobo dell’orecchio. La sua voce canta, melodiosa: «Il calore della tua pelle può sciogliere il ghiaccio che imprigiona la mia: non allontanarti da me. Il battito del tuo cuore spezza le catene che mi straziano il petto: appartienimi!»
Il mio cuore, ormai, non batte più e io sono solo nebbia e fiori che profumano di morte.
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