mercoledì 22 gennaio 2020

Review Party: La torre di Skye Warren (Endgame #3)

Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del terzo volume della trilogia Endgame di Skye Warren, La torre edito Triskell Edizioni. Curiosi di scoprire tutti i dettagli?


Trama: 

Salvate la torre d’avorio…
Gabriel Miller giura che mi terrà al sicuro. Fuori i nemici sono in agguato, nell’attesa di colpire. Ma queste mura ci possono proteggere da un esercito.
Però il mio istinto animale mi dice che il pericolo è molto più vicino. Che è già qui…
Protettore o nemico, cos’è davvero Gabriel per me? E questa casa è un castello o invece una gabbia? Non avrei comunque altro posto dove andare… e nessuno di cui mi potermi fidare.
Non si sfugge quando il passato è determinato a catturare la sua preda.

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Il mio parere (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

Ho atteso con ansia l'uscita di questo terzo libro che chiude la trilogia Endgame e non sono affatto rimasta delusa. Una storia sorprendente, piena di suspense e ricca di colpi di scena.
Avery e Gabriel sono due personaggi ipnotici, in grado di mantenere alta l'attenzione del lettore su entrambi. Ogni volta che ipotizzavo qualcosa su di loro, ecco che le mie convinzioni venivano smentite. Ogni teoria mi portava sulla strada sbagliata e questo è stato uno dei punti di forza della narrazione. Uno stile evocativo e che sa conquistare. Niente è lasciato al caso e nulla è banale.
Gabriel Miller sta proteggendo Avery oppure complottando contro di lei?

"Non abbiamo modo di cambiare le maree. Tutto ciò che possiamo fare è aggrapparci all’albero maestro, come io mi aggrappo a Gabriel ora. Lui è la mia nave, il mio centro. La mia unica speranza di sopravvivere alla notte."

In questo terzo capitolo è evidente l'evoluzione di Avery, diventata ormai una donna forte seppur la giovane età. Niente più aste, niente tentativi di salvare suo padre e la casa. Adesso è lei a dover essere "salvata", la regina rinchiusa in una torre.
La vediamo combattuta tra il restare in quella torre oppure fuggire. Ma anche lei ha i suoi segreti e fare i conti con se stessa non sarà facile. Devo ammettere che a un certo punto mi si è stretto il cuore e ho provato pena e tenerezza per lei.

"Io non sono fatta di marmo, o di qualcosa di nemmeno lontanamente tanto duro. Sono fatta di flûte di cristallo e sete rare. Dei colpi di pennello del ritratto di mia madre. Sono l’ombra di un essere umano, solo una storia che le madri raccontano alle figlie per metterle in guardia. Un insieme di parole pericolose. Sono un mito. E fin quando non parlerò, posso seppellire me stessa."

La storia è narrata dal suo punto di vista e a parte il prologo, che è l'unico che dà voce ai pensieri di Gabriel, il resto che lo riguarda lo scopriamo da quel poco che decide di rivelare di sé.
Gabriel è un personaggio affascinante ed emblematico, rude e oscuro quanto inaspettatamente dolce e gentile. Mi era piaciuto sin dall'inizio e qui si rivela per quello che è. Non posso svelarvi troppo, è una trilogia che merita di essere letta.
Erotica e seducente al punto giusto, imprevedibile e molto introspettiva, il genere di storie che amo.
In una partita a scacchi, ogni giocatore fa la sua mossa e se un pedone può avere la forza di diventare una regina, allora bisogna solo usare la strategia giusta per arrivare allo scacco matto. E in questo caso, chi sarà il vincitore? Ne varrà davvero la pena?
Di sicuro vale la pena leggerla.

Valutazione: 5 stelle


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