lunedì 27 gennaio 2020

Recensione: Tulipani a dicembre di Alessia Maineri

Buongiorno sognatori, oggi vi parlo di una delle mie ultime letture. Si tratta di Tulipani a dicembre di Alessia Maineri edito Les Flâneurs Edizioni. Curiosi di sapere tutto?


Trama

Anna e Gloria vivono di silenzi. Entrambe conoscono i vari volti della violenza: quella che lascia lividi, quella che toglie il respiro, quella che strappa l’innocenza e trattiene il futuro. Solo il silenzio ha raccolto le loro storie, ha coperto le loro ferite quando ogni parola e ogni gesto infliggevano invece nuovi colpi. E da quando si sono incontrate per la prima volta in una corsia di un ospedale, e si sono vicendevolmente scelte, il silenzio è diventato il tramite fra i loro cuori, permettendo loro di darsi una possibilità, di aprirsi all’amicizia dopo una vita fatta di lacrime e terrore. Mano nella mano, le due giovani iniziano un cammino che le porterà faccia a faccia con i propri demoni e che le renderà consapevoli della grande forza insita nella fragilità. Tulipani a dicembre è la storia di una rinascita. Una speranza che sboccia nella neve, laddove nessuno lo avrebbe mai creduto possibile.

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Il mio parere (prodotto letto in ku)

Quando mi sono buttata in questa lettura, non avevo letto la trama e non sapevo cosa di preciso aspettarmi. Di sicuro non prevedevo lacrime, dolore e speranza, tanta speranza.
Anna e Gloria sono due donne straordinarie, legate da un destino simile e da una forza immensa che non sanno di possedere.
Anna è una donna ferita e non riesce più a fidarsi degli altri. Quando il suo dolore diventa insopportabile, si isola dal mondo.
Gloria vive una situazione amorosa complicata e anziché reagire, subisce addossandosi ogni colpa.
Si incontrano al pronto soccorso, nel luogo meno adatto a far conoscenza, eppure tra loro scatta un'empatia a pelle che sarà l'inizio di una grande amicizia. Ognuna vede nell'altra qualcosa o, in qualche modo, si riconosce.
Ed è vero che l'unione e la complicità fanno la forza.
La narrazione in terza persona, alternata tra i due punti di vista, è affascinante. Sono stata rapita dalle due storie, dai loro intrecci, dal legame profondo che può nascere tra donne, e più leggevo, più mi si stringeva il cuore. Perché quando si parla di violenza, è inevitabile. L'autrice tratta un tema attuale e forte e lo fa in modo delicato, introspettivo, scavando nell'animo delle protagoniste.
Questa storia è un inno alle donne, all'amicizia, alla voglia di lottare contro i soprusi e le violenze, alla ribellione ed è anche la dimostrazione che si può rinascere persino dalle proprie macerie.

«Perché noi siamo un po’ come dei tulipani. Dei tulipani a dicembre». «Che vuoi dire?». «Non sbocciano a dicembre. Non succede mai. E se uno pensa all’impresa, non può che concludere che sia praticamente impossibile».

Valutazione: 5 stelle!

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