venerdì 31 gennaio 2020

Recensione: Ci vediamo domani se non piove di Joanne Bonny

Sognatori, oggi la nostra Martina ci parla del romanzo di Joanne Bonny, Ci vediamo domani se non piove edito Newton Compton Editori. Curiosi di scoprire tutto?


Trama

Ma dai, che sarà mai organizzare una mostra di un artista ucraino sconosciuto che ritrae solo animali spappolati? In fondo sei la direttrice della nuova galleria di arte contemporanea in Brera a Milano e questa mostra sarà solo… determinante! Non è facile addormentarsi quando i pensieri si scontrano e rimbalzano come tante palline di un flipper, e la testa di Sara sta letteralmente andando in tilt. E come se non bastasse l’ansia da inaugurazione, ci si è messa anche sua madre, che vuole trovarle un fidanzato… Proprio a lei, che sogna l’amore quello vero, romantico, con la A maiuscola, quello che capita una volta sola nella vita. Se e quando, però, non è dato saperlo… La sera dell’inaugurazione è arrivata e Sara non deve distrarsi se vuole che tutto vada per il verso giusto… ma chi è quel tipo che sta denigrando senza mezzi termini le opere esposte facendo ridere tutti? No, no, Sara, non è così che doveva andare…

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Il parere di Martina (prodotto acquistato)

Buongiorno, lettori. Non poteva mancare tra le mie letture di questo infinito gennaio la nuova commedia romantica di Joanne Bonny, edita Newton Compton. Ho scoperto questa autrice con Ho sposato un maschilista e non l'ho più mollata! Anzi, attendo con ansia news riguardo una delle sue storie in sospeso… Joanne è una penna fresca e leggera, romantica e frizzante. Insomma, se siete dipendenti da quei romanzi rosa, che più rosa non si può, non potrete che adorarla.
Veniamo a noi, che cosa abbiamo in questo romanzo tutto nuovo? Abbiamo Sara, sognatrice incallita, che ha deciso di inseguire l'utopia di un amore perfetto, da favola. Il problema è che a trent'anni ancora non l'ha trovata la sua favola e il tempo stringe… così decide di farsi prevedere il futuro da una strampalata indovina che le rivela un'improbabile profezia. Ovviamente, Sara crede a questa profezia e, se è destino che incontri l'uomo della sua vita ballando sotto le stelle cadenti, meglio darsi da fare per prendere lezioni di ballo entro la notte di San Lorenzo. Piccolo problema, per iscriversi a un corso di ballo serve un partner.
Sfortuna vuole che un fastidiosissimo e saccente procuratore d'affari sia entrato nella vita di Sara proprio in quel momento, mandando a rotoli l'inaugurazione della galleria d'arte che gestisce. Un momento, ciò significa che l'affascinante Diego è in debito con lei? Sara ha giusto un'idea su come costringerlo a sdebitarsi…
Comincia così una danza sui passi del tiptap che vi farà innamorare, che vi porterà alle atmosfere swing degli Stati Uniti degli anni '30 e che vi farà insultare quella testona della protagonista. Tra Sara e Diego, infatti, nasce qualcosa di delicato e magico, che penetra nel cuore congelato di un uomo deluso dall'amore. E Sara? Lei che ha paura che il suo amore non sia perfetto come ha sempre sognato riuscirà a mettersi in gioco?
La storia si snoda tra gli incontri dei protagonisti, che diventano sempre più intimi. Mi è piaciuta moltissimo la delicatezza con cui nasce questo sentimento, si avverte il crescendo di qualcosa che non ha un nome fino alla fine, ma il lettore lo avverte forte e chiaro. Parallelamente, troviamo la relazione tra Sara, sua madre e sua nonna. L'anziana signora, i cui momenti di lucidità sono sempre più rari, regalerà a Sara una splendida lezione, che la farà ricredere. La favola perfetta non esiste, esiste la vita con i suoi rischi e i suoi salti nel vuoto. Sara ha un'incredibile paura di saltare, è convinta che nulla andrà per il verso giusto. Eppure, qualcosa le farà comprendere che se non si salta si rimane in un'immobile ed eterna infelicità.
Trovo che questa storia d'amore sia davvero ben progettata e resa meravigliosamente, con il consueto stile di Joanne Bonny, che ci fa sorridere e sospirare allo stesso tempo. Ci vediamo domani se non piove è una perfetta favola moderna, pur affermando che le favole, come le intendiamo nel nostro immaginario, non esistono. I momenti del ballo sono così dolci che vi faranno venire gli occhi a cuoricino, credetemi.
L'intreccio è ben costruito, la storia principale e le vicende secondarie sono in ottimo equilibrio e il risultato è un romance con tutte le carte in regola. Mi sarebbe piaciuto qualche affondo in più sul protagonista maschile: Diego è un tipo interessante, di cui si racconta un passato difficile da digerire. Peccato che non si sia detto qualcosa in più, entrare nella testa di questo sbruffone dagli occhi blu sarebbe stato un valore aggiunto. Del resto, il romanzo è tutto centrato sulla figura di Sara e sul suo punto di vista. I suoi sentimenti sono ben resi, la sua crescita si comprende molto bene, fino al finale a sorpresa, degna conclusione di una commedia romantica dallo stile inconfondibile.
Assolutamente consigliato.

Valutazione: cinque stelle.

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