Eccoci tornati dopo le feste natalizie con la nostra rubrica domenicale. Pronti a scoprire la nuova recensione?
Trama
Seo Jin-Woo è ipertisemico, cioè riesce a ricordare quasi ogni giorno
della sua vita nel dettaglio, mentre suo padre Seo Jae-hyuk ha perso la memoria
dopo aver contratto il morbo di Alzheimer. Quando il padre viene ingiustamente
dichiarato colpevole di omicidio, Jin-woo giura di dimostrarne l'innocenza e,
quattro anni dopo, diventato avvocato, cerca di consegnare il vero assassino
alla giustizia, ma corruzione e tradimenti complicano le cose.
Genere: Crime, Thriller, Mistero, Drammatico
Recensione
Anche questo drama è stato sorprendente, e non lo dico solo per la
presenza di Yoo Seung Ho che, per i ruoli drammatici e complessi, è davvero
portato, ma per la trama ricca di colpi di scena. La storia è incentrata su un
caso di omicidio del quale viene accusato, ingiustamente, Seo Jae-Hyuk, un uomo
di umili origini. Seo ha cresciuto da solo il suo unico figlio, Seo Jin-Woo, un
ragazzo dalla straordinaria intelligenza, e non ha né soldi né conoscenze per
evitare un’accusa infondata e un processo montato su false testimonianze e
prove alterate e circostanziali.
Perché tutto questo? Perché chi ha realmente commesso il crimine è il
figlio di una famiglia benestante, un ragazzo che ha tutto, non riesce a
controllare la propria rabbia, e crede che i soldi possano piegare il mondo
intero e farlo cadere ai suoi piedi...
La cosa triste è che questo è proprio ciò che accade e, a causa di una
persona senza cuore, la famiglia Seo viene completamente distrutta. A nulla
servono la lotta continua e la caparbietà del giovane Jin-Woo, poiché davanti a
minacce e soldi anche l’ultima speranza viene recisa e Seo finisce in carcere
dove, in assenza di cure appropriate e a causa del morbo di Alzheimer, comincia
a credere di essere davvero un criminale. In attesa che venga sentenziata la
condanna a morte del padre e grazie alle sue capacità, Jin-Woo decide di salvarlo
da solo, per questo si paga gli studi in legge e diventa avvocato in quattro
anni. Tornato, con lo scopo di vendicarsi di coloro che hanno fatto a pezzi la
sua esistenza e assicurare il vero assassino alla giustizia, farà richiesta di
far riaprire il caso. Inizia così la seconda parte del drama, quella in cui Jin-Woo
cerca di mettere in pratica la vendetta contro coloro che hanno complottato
contro suo padre che, adesso, fatica a riconoscere persino il suo stesso ragazzo.
Il giovane vuole la verità, desidera riabilitare il nome della sua
famiglia, bistrattata persino dai vicini dopo quell’accusa infamante e, cosa
più importante, intende riabbracciare suo padre per stargli accanto almeno negli
ultimi istanti. Inutile dire che la storia è drammatica, che le ingiustizie a
cui si assiste man mano che la trama procede vi faranno imprecare e, quando Jin-Woo
scoprirà di soffrire di una precoce forma di Alzheimer, acuita dallo stress a
cui si sottopone ogni giorno per trovare le prove necessarie a far scagionare
suo padre, il mondo vi crollerà addosso. Il dolore di Jin-Woo è quasi
palpabile, e questo è uno degli elementi che vi farà piacere Remember fino alla
fine.
Tra colpi di scena, intrighi di ogni tipo, personaggi senz’anima e altri
che ce l’hanno ma sono combattuti tra ciò che è giusto e ciò che sembrano
obbligati a fare, si arriva alla fine dei venti episodi senza quasi
accorgersene e, nonostante il finale sia prevedibile, viste le premesse, si
continua a sperare e cercare con gli occhi lo sguardo di quel ragazzo che ha
fatto di tutto per vincere contro un sistema corrotto e… basta non vi svelo
altro.
Non vi dico se Seo Jin-Woo è riuscito a far catturare il vero criminale,
né se alcuni di quelli che l’hanno tradito si sono redenti e hanno trovato il
suo perdono. Non voglio nemmeno svelarvi cosa ne è, alla fine, del giovane
avvocato e della ragazza che, colpita dalla sua storia, aveva deciso di
restargli accanto. Guardate questo drama, poi mi direte se ne è valsa la pena 😉
Voto: 8 - Bello
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