Sognatori, la nostra Sonia Gi ci parla oggi del romanzo fantasy di Barbara Repetto, Il risveglio del lupo. Curiosi di saperne di più?
Trama
La Terra del Vespro è in guerra da anni, e la guerra non risparmia
nessuno. Cederik, un ragazzo di nobili origini, dopo il massacro della
famiglia verrà venduto come schiavo a un misterioso cavaliere errante,
ser Nemo, che lo condurrà in un lungo viaggio attraverso boschi e
foreste. Sulle prime, il giovane faticherà a sottomettersi e il nuovo
padrone si vedrà costretto a imporgli l'obbedienza con severità e rigide
punizioni. Ma ser Nemo è un uomo, oltre che di impareggiabile talento e
coraggio, anche di buon cuore e, malgrado l'iniziale rifiuto, accetterà
infine di esaudire il più grande desiderio di Cederik: diventare un
guerriero. Avrà quindi inizio un rigoroso addestramento fisico e
mentale, che metterà la volontà del ragazzo a dura prova. Soltanto
risvegliando il lupo sopito in lui, egli potrà riscuotersi dalla propria
condizione e forgiare un nuovo destino.
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Il parere di Sonia Gi (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)
Cari sognatori con immenso piacere vi parlo de “Il risveglio del lupo”, romanzo fantasy appartenente al ciclo dei Guerrieri del sole di Barbara Repetto.
Leggendo questo libro non posso non sottolineare che nel mare del self publishing si distingue sia per la scrittura che per l'editing di qualità (in tutta onestà se non avessi saputo che era un’autopubblicazione non me ne sarei accorta).
La storia è raccontata dal protagonista, l'ambientazione è medioevale con descrizioni molto realistiche e sia il linguaggio dei protagonisti che lo stile narrativo sono totalmente in linea col genere cavalleresco.
La trama, priva di grandi colpi di scena, a un occhio poco attento può apparire molto semplice, quasi banale: è la storia del viaggio di un nobile ragazzo con un passato drammatico di morte e distruzione, comprato come servo da un cavaliere che in lui vede molto di più di uno schiavo.
Accettando di fargli da maestro produce in lui un cambiamento sia fisico che morale, facendogli perdere egoismo e arroganza tipici dell'aristocrazia, trasformandolo in un guerriero.
A me questo viaggio è parso molto di più: una vera e propria metafora sul cambiamento; questo errare per boschi e foreste per anni senza mai svelare la meta ha posto l'accento su come non sia tanto importante il punto d'arrivo quanto tutto ciò che è accaduto durante il cammino.
Arrivata alla fine il pensiero che mi si è affacciato è che questo libro sia una grande prefazione, una preparazione a quello che sarà il romanzo vero e proprio in quanto oltre alla crescita personale, il desiderio di vendetta e alla conoscenza con i luoghi e i personaggi, si è svelato veramente pochissimo di quella che sarà la vera e propria avventura.
Lettura consigliata agli amanti del fantasy cavalleresco sia adulti che ragazzi.
Valutazione: 4.5 stelle!
Leggendo questo libro non posso non sottolineare che nel mare del self publishing si distingue sia per la scrittura che per l'editing di qualità (in tutta onestà se non avessi saputo che era un’autopubblicazione non me ne sarei accorta).
La storia è raccontata dal protagonista, l'ambientazione è medioevale con descrizioni molto realistiche e sia il linguaggio dei protagonisti che lo stile narrativo sono totalmente in linea col genere cavalleresco.
La trama, priva di grandi colpi di scena, a un occhio poco attento può apparire molto semplice, quasi banale: è la storia del viaggio di un nobile ragazzo con un passato drammatico di morte e distruzione, comprato come servo da un cavaliere che in lui vede molto di più di uno schiavo.
“Quel ragazzo?” chiese incredulo il mercante.
“È talmente piccolo e gracile, non ne preferite uno più robusto?”
“No” rispose il cavaliere, sicuro e spazientito.
“Vi sono le fiamme di un re nei suoi occhi”
Accettando di fargli da maestro produce in lui un cambiamento sia fisico che morale, facendogli perdere egoismo e arroganza tipici dell'aristocrazia, trasformandolo in un guerriero.
A me questo viaggio è parso molto di più: una vera e propria metafora sul cambiamento; questo errare per boschi e foreste per anni senza mai svelare la meta ha posto l'accento su come non sia tanto importante il punto d'arrivo quanto tutto ciò che è accaduto durante il cammino.
Arrivata alla fine il pensiero che mi si è affacciato è che questo libro sia una grande prefazione, una preparazione a quello che sarà il romanzo vero e proprio in quanto oltre alla crescita personale, il desiderio di vendetta e alla conoscenza con i luoghi e i personaggi, si è svelato veramente pochissimo di quella che sarà la vera e propria avventura.
Lettura consigliata agli amanti del fantasy cavalleresco sia adulti che ragazzi.
Valutazione: 4.5 stelle!
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