Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Tour del romanzo di Sveva Macchiarella, La fragilità della felicità edito dalla Collana Over The Rainbow. Curiosi di scoprire tutto?
Trama
Alessia vuole morire. Vittima di bullismo a scuola e incompresa a casa, trascorre passivamente le giornate insieme ai mostri che le affollano la testa: l’ansia e la depressione. Il suo unico conforto sono i tagli che si autoinfligge.
Al culmine della disperazione, decide di compiere un ultimo viaggio per salutare le due città che le hanno rubato il cuore, Venezia e Dublino, e poi farla finita. Ma la vita ha in serbo per lei qualcosa di inaspettato, e l’incontro con Selene, in un’antica libreria della nebbiosa città veneta, potrebbe stravolgere i suoi piani.
Tra ponti, calli strette e piazze affollate, si dipana una struggente storia d’amore in bilico tra la vita e la morte.
Un viaggio tra fantasmi del passato ed emozioni travolgenti alla ricerca spasmodica di una fragile felicità.
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Il parere di Anna Bi (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
Alessia è spaventata dalla vita, dal pensiero di una sofferenza continua. Vittima di bullismo in tutte le sue forme, si sente inadeguata e incompresa dal resto del mondo, a causa anche della sua omosessualità, per questo programma di fuggire da casa e di farla finita. I demoni che albergano nella sua testa non le danno tregua e l'ansia la divora.
"Il vero problema, il vero nemico, era lei stessa e da ciò non sarebbe mai riuscita a scappare. In fondo non puoi nasconderti dai mostri, se il mostro sei tu."
Le descrizioni di Venezia, vista dagli occhi di Alessia, sono di una bellezza struggente e malinconica e oscillano tra lo stupore della prima volta e la consapevolezza della fine.
Durante la narrazione il senso di angoscia e dolore della protagonista ci accompagna pagina dopo pagina, emerge in ogni sua parola e pensiero e ci permette di inquadrare da subito quanto Alessia sia fragile.
La sua introspezione è profonda, ci scava nell'anima e ci lascia i segni, un po' come i tagli che lei stessa si infligge. L'autrice descrive fin troppo bene quei sentimenti di depressione e solitudine che solo chi li ha provati può conoscere fino in fondo. È impossibile non sentirsi coinvolti.
In tutto questo buio, però, appare uno spiraglio di luce che ha le sembianze di una ragazza: Selene. Alessia resta affascinata da quella giovane, dal modo con cui le si approccia, da come è in grado di percepire il suo dolore e dai tentativi di comprenderla come nessuno ha mai fatto prima.
"Aveva costruito un muro, questo era vero, un muro che aveva finito per occultarla agli occhi della gente, ma era stata una mossa estrema di difesa. Se nessuno la capiva, se nessuno stava dalla sua parte, forse era lei a essere sbagliata; ma con Selene sentiva che era diverso e, in un certo senso, voleva metterla alla prova, vedere come avrebbe reagito se avesse provato a mostrarle un pezzettino di sé, della visione del suo mondo."
Con uno stile descrittivo e scorrevole, condito di sentimenti distruttivi, l'autrice ci porta a scoprire le conseguenze devastanti del bullismo, dell'autostima inesistente e della spirale di depressione in cui le vittime cadono.
La fragilità della felicità è una storia attuale che ci mostra quanto l'animo umano possa essere un vetro sottile che si incrina sotto i colpi delle cattiverie gratuite e quanto coraggio ci voglia per affrontare la vita. Assolutamente da leggere.
Valutazione: 4 stelle e mezzo.
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