martedì 25 maggio 2021

Recensione. Io non mi innamoro, di Cinzia la Commare

Pronti  a volare per una meta sconosciuta ai più e a risolvere un mistero "archeologico?". Cinzia la Commare ci porta sull'isola di Baffin. I protagonisti? Due tipini che ce ne faranno passare delle belle. Venite a scoprire cosa ne penso.





Trama



Lei non lo sopporta.
Lui non sa tenere la bocca chiusa.
Una spedizione all’Artico.
Un mistero da risolvere.
Un mese da trascorrere insieme nella stessa casa.



Harpa ha ventisei anni, laureata in Cultura nordica, lavora come assistente all’Università di Reykjavík, sull’Isola di Baffin partecipa al suo primo scavo archeologico da ricercatrice volontaria. Il suo obiettivo? Fare gavetta e diventare lei stessa in futuro una ricercatrice a capo delle spedizioni.
Anche Lake, trentaduenne di Bristol, è alla prima spedizione ma come esperto in archeologia odontoiatrica. Per non annoiarsi ha bisogno di stimoli continui ed è per questo che, pure avendo da poco avviato un suo ambulatorio, decide per un nuovo cambio nella carriera e si unisce alla squadra di scavo inglese che collabora con quella islandese.
Harpa e Lake, ignari della reciproca partecipazione al progetto, siglano un contratto che li impegna per la durata di un mese. Quello che non possono sospettare è che, per una svista, saranno obbligati a convivere nello stesso appartamento.
La cosa più irritante? Harpa e Lake si sono già conosciuti due anni prima e tra di loro è stato odio a prima vista.

Per resistere al mese di convivenza dovranno ideare un piano di sopravvivenza, ma attenzione alle controindicazioni!


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Il parere di Anna Z (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)


Lake e Harpa li abbiamo conosciuti in "La metà imperfetta". Attenzione, questo è un romanzo autoconclusivo e indipendente, può essere letto anche senza il romanzo precedente (ma io vi consiglio comunque di leggerlo perché ne vale la pena)
Harpa è una donna nordica, pratica, indipendente e fiera di esserlo. Non crede all'amore e tantomeno crede che con Lake possa esserci una storia. Sono pareti acquisiti ma non si sono mai sopportati più d tanto.
Lake, dal canto suo, è un donnaiolo, professionista di una certa fama ma perennemente insoddisfatto. Sceglie, infatti, di partecipare a una spedizione archeologica per dare il suo contributo professionale nel caso si ritrovassero resti umani.
Lake e Harpa non sono certo compatibili, eppure, per un fraintendimento, dovranno convivere un intero mese nello stesso piccolissimo appartamento. Missione impossibile? O rischio di incendio in corso?

Cari Sognatori, con questo romanzo Cinzia mi ha convinta. Per molte ragioni.
La prima è la cura dei particolari. Si vede che dietro la costruzione dell'ambientazione, della storia e dei personaggi c'è stato un lungo e accurato studio. Una cosa che ho molto apprezzato, visto che il lavoro di ricerca certosina non sempre viene associato al romanzo rosa, relegato a genere "minore". Qui seguiamo l'evolversi di un rapporto ma allo stesso tempo scopriamo qualcosa in più. Luoghi, usi, costumi e storia. Non è affatto scontato.
La seconda cosa.... i personaggi. Li avevo già adorati prima, ma qui li ho apprezzati particolarmente, soprattutto Lake. Harpa all'inizio mi è sembrata un po' troppo ostinata e inutilmente arroccata sulle sue idee, ma ovviamente era tutta una corazza per proteggersi. Lake l'ho trovato da subito più naturale e con meno filtri. Oddio, non aspettatevi personaggi perfetti. Harpa e Lake hanno difetti anche pesanti, ma forse è questo il loro maggior pregio. Non sono fatti di cartone ma sono reali, sono persone che potremmo realmente incontrare. Mi piace questa evoluzione del romance. Niente più principesse da salvare e principi belli ricchi e senza macchia. Oddio... Lake è bello e benestante, ma di certo non è senza macchia. Harpa di certo non ha bisogno del suo aiuto. E proprio qui accade la magia. Una storia coraggiosa che mostra l'evolversi di un rapporto che però non snatura il carattere dei protagonisti. Il cambiamento avviene, ma non è radicale e non è esente da battute di arresto ed errori. I personaggi restano assolutamente coerenti con se stessi.
Le scene d'amore sono infuocate e coinvolgenti, così come i dialoghi serrati e i momenti di riflessione in cui, poco a poco, entrambi comprendono che qualcosa tra loro sta cambiando.
Cosa dire, consigliato a chi ama emozionarsi ma vuole anche perdersi in panorami alternativi.

Valutazione. 4.5

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