Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo Intramoenia di Deborah P. Cumberbatch. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Trama
Jax è uno dei migliori agenti dell’MI6.
È nato per essere un soldato,
è nato per proteggere il suo Paese ed è una certezza che avverte sin
nelle ossa, portandola avanti con orgoglio e dedizione.
O, almeno, è quello che pensa finché una missione non gli sconvolge interamente l’esistenza.
Finché la Terra non emette la sua sentenza.
Dopo
quel giorno, dopo aver visto che cosa la mano dell’uomo è in grado di
fare, Jax si perde in una spirale autodistruttiva, in una guerra dove
non resterà altro che caos.
E la fine, quella che lui si augura. Quella che aspetta.
Sarabi è una donna spezzata, recisa, distrutta.
Una
donna che il mondo ha deciso di punire per qualcosa che non ha mai
scelto. Per un colore di pelle che deriva dallo stesso spettro da cui
hanno origine tutti gli altri e che però viene disprezzato come se
appartenesse all’inferno.
Dopo essere stata salvata da una voce che
ha infranto l’oscurità, Sarabi non sente più nulla: è un fantasma che
vaga in attesa della morte, rifuggendo qualunque contatto umano.
Dopo
due anni in cui ha solo tentato di tenere insieme i pezzi, però, decide
di far felice sua nonna, il suo unico appiglio per non crollare
nell’abisso, e lascia Londra per ritirarsi nella loro fattoria fuori dal
tempo, in cerca di un po’ di pace.
Non avrebbe mai pensato che proprio lì avrebbe di nuovo risentito quella voce.
Nelle
terre isolate e umide delle campagne inglesi, due persone in guerra si
ritroveranno in una clessidra scheggiata fuori dal mondo fatta di stelle
e parole, pronte a combattere l’una per l’altra ancora prima di
conoscersi.
Insieme a un diario arrivato dal passato, che contiene una storia che cambierà per sempre le loro vite.
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Il parere di Anna Bi (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)
Jax è il miglior soldato dell'MI6, orgoglioso di poter proteggere il suo Paese, questo almeno fino all'ultima missione che gli sconvolge la vita in tutti i sensi.
Sarabi è una psicologa specializzata in zooterapia che, dopo un'esperienza traumatizzante, fatica a tornare a vivere. La sua unica colpa? Il colore della pelle.
Che cosa lega queste due anime spezzate?
Mi è piaciuto il modo con cui uno ha rappresentato la salvezza dell'altro e viceversa. Due anime ridotte a pezzi ma che insieme sono in grado di ricostruirsi. Perché a volte il destino è proprio dietro l'angolo e guida i nostri passi senza che ce ne accorgiamo.
"Lui è stato la luce che mi ha tenuta ancorata alla vita, quando la vita era la mia peggiore nemica."
Jax e Sarabi inconsapevolmente condividono le stesse paure: il primo di avvicinarsi troppo a quella donna dalla pelle color cioccolato e gli occhi d'ambra, la seconda di fidarsi ancora delle persone.
Entrambi troppo schivi per aprirsi all'altro, eppure bisognosi d'amore.
"Jax è così… ermetico, la sua mente è così corazzata, che a volte mi fa quasi paura. È come osservare senza alcun indizio una tela bianca, di cui vuoi scoprire il segreto a tutti i costi."
Deborah è stata brava con l'introspezione dei personaggi, anche se in molte parti, come nei dialoghi, avrei preferito meno giri di pensieri. Spesso mi sono persa e ho dovuto rileggere i pezzi precedenti per riprendere il filo del discorso.
Lo stile è scorrevole, nonostante le frasi lunghe, ma la narrazione procede a rilento per cui le vere rivelazioni si mostrano nella parte finale.
L'ambientazione delle campagne londinesi dona un certo fascino alla storia e al personaggio di Wanny, la mia preferita. La sua saggezza e le sue storie mi hanno colpita parecchio.
Si nota la cura, la ricerca e lo studio dietro una storia e di questo ne devo dare atto. I temi affrontati sono importanti, hanno segnato la storia dell'umanità ed è giusto ricordare quanto crudele si possa essere.
Valutazione: 4 stelle.
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