sabato 27 febbraio 2021

Review Party: Custode dell'Oltretomba di Emanuela A. Imineo (Al di là di Borgo Opaco Vol. 2)

 

Sognatori, la nostra Sonia Gi ci parla oggi del romanzo di Emanuela A. Imineo, Custode dell'Oltretomba, secondo volume della serie. Vediamo insieme tutti i dettagli.


Trama

Borgo Opaco non ha più l'aspetto bizzarro e fiducioso a cui eravamo abituati. La scelta di Moon ha rotto un delicato equilibrio e quel luogo, a metà strada tra il mondo degli uomini e quello degli dei, ha perso l'innocenza e conosciuto la morte.Neanche Metelaine è più come ricordavamo: la giovane strega tutta boccoli e buone maniere è fiaccata da una vita spesa al confine con l'Oltretomba. Tutti i giorni, Metelaine fa i conti con le conseguenze delle azioni di Moon, spegnendosi una sepoltura dopo l'altra, un errore dopo l'altro. Osiride però rimescola le carte in tavola con una proposta, perché esiste una via per riparare tutto ciò che si è rotto: Metelaine deve partire alla ricerca di un oggetto segreto e dal potere divino. Questa volta sarà lei a dover compiere una scelta, mettendo tutto in discussione, anche sé stessa. Da Valle Eterea alle Montagne dei Dimenticati per poi scendere nell’Oltretomba, Metelaine affronterà un cammino di vendetta e redenzione per poter pagare il prezzo delle scelte altrui, ma anche delle proprie.

Attenzione: i fatti di questo libro si collocano circa un anno dopo quelli raccontati nel primo romanzo della dilogia Al di là di Borgo Opaco. Per comprenderne la storia è quindi necessario aver letto il volume precedente.

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Il parere di Sonia Gi (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)

 

Cari Sognatori, ho appena concluso la lettura del secondo libro della dilogia dark fantasy “Al di là di Borgo Opaco” e sono ancora incredula: la fine è arrivata inaspettata, rapida e cruenta come una coltellata che mi ha tolto l’illusione di trovare anche solo una piccola parvenza di happy ending (anche se già sapevo di non trovarlo ho continuato a sperare in un briciolo di luce in fondo al tunnel).

Custode dell’Oltretomba inizia più o meno un anno dopo i fatti che hanno portato alla conclusione del primo libro, quindi è necessario averlo letto per comprenderne a pieno la storia, i significati e le sfumature.

L’ambientazione è molto più oscura rispetto al passato e del vecchio e caratteristico Borgo Opaco è rimasto poco; niente festeggiamenti, niente allegria e una nuova e terribile presenza: la Morte.

 

“Borgo Opaco era una città depressa e stanca.

Stava diventando un borgo fantasma”

 

Con piacere ho ritrovato vecchi personaggi e ne ho incontrati di nuovi. Divinità dimenticate si mescolano a streghe e comuni mortali in una danza macabra fatta di bugie, follia, speranza e terrore.

Come in “Al di là di Borgo Opaco” niente è come sembra e quando pensi di aver intuito cosa sta per accadere rimani spiazzato da un nuovo evento.

In questo clima tormentato ritroviamo Moon che, se da un lato finalmente ha trovato soddisfazione al suo desiderio di avere un grande potere, dall’altro è sola, folle, persa in un abisso di dolore e completamente trasformata nel corpo e nella mente.

 

“Moon sembrava un’anima in fuga da chiunque:

era puro istinto, selvaggia, folle e piena di rabbia…

… Il potere che l’avvolgeva,

il buio che scorreva nel suo sangue,

l’abisso nei suoi occhi,

chiedevano sempre più sangue e sempre più carne.

Non importava se umana o animale…”

 

Ritroviamo anche Metelaine che continua a pagare le conseguenze delle scelte e degli errori di Moon e che cerca di rimediare ai propri errori in ogni modo finendo col diventare una pedina di Divinità che mirano a ritrovare il loro antico potere.

Ho invece sentito molto la mancanza del mio personaggio preferito: Provenza del quale per fortuna è però rimasto lo spirito immortale (non aggiungo altro in proposito per non togliere il gusto della lettura).

Il ritmo della narrazione è perfetto: niente giri di parole, sequenze rapide, ben dipinte e talvolta molto violente invogliano alla lettura e pagina dopo pagina si arriva in un baleno all’ultima riga.

Devo sottolineare come sia impossibile non notare l’enorme conoscenza della materia esoterica, dei culti antichi e delle divinità da parte dell’autrice che ha saputo inserire ogni personaggio caratterizzandolo alla perfezione.

Custode dell’Oltretomba ti spinge a pensare a quanto l’egoismo di pochi possa rovinare la vita di molti e di quanto questo purtroppo non sia un’esclusiva del mondo fantastico di Borgo Opaco.

Concludo dicendo che continuo a chiedermi se nella penna di Emanuela ci sia ancora un po’ di inchiostro da dedicare a Borgo Opaco, per cui la mia valutazione non può che essere piena.


Valutazione: 5 Stelle.

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