La Principessa Ilia deve dimostrare di essere degna di salire al trono. A
tutti i costi, anche a quello di partire per l'Isola della Beatitudine.
Per farlo, però, ha bisogno di alleati, di qualcuno che sia già stato
in quella parte del Mondo Invisibile, ma che soprattutto sia stato in
grado di tornare per raccontarlo. Solo un Manipolatore dell'Acqua può
aiutarla ad attraversare l'oceano, ma nessuno sa dove sia Rae; l'unico
che può trovarlo è Julian, che di certo non può rifiutare un ordine
della futura Regina.
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Recensione (prodotto fornito dall'autore)
Ho appena finito di leggere il secondo capitolo della serie “Eredi di Sereelia” di Angela Longobardi, e a caldo il primo pensiero che mi sovviene è “Che tristezza...”, ebbene sì, che tristezza averlo finito, che tristezza non avere altri capitoli da leggere.
Ma andiamo in ordine: se nel primo libro a narrare le vicende era Rae col suo bagaglio di fragilità, sensibilità, insicurezza e risorse inaspettate, ora il testimone è passato al suo amato Julian. La scelta di cambiare il narratore secondo me è stata azzeccatissima, così facendo si dà la possibilità al lettore di conoscere a fondo i protagonisti, in modo da cogliere i cambiamenti e la crescita interiore di entrambi.
In Stelle funeste i ruoli sembrano essersi ribaltati, troviamo un Rae più deciso e sfuggente e un Julian meno indipendente e meno sicuro di sé; la storia è ben strutturata con un buon ritmo (molto migliorato rispetto al romanzo precedente) e con una scrittura gradevolissima e scorrevole. Nemmeno questa volta è mancato “l'effetto wow”.
A chi è indeciso dopo aver letto Non giurar per la Luna dico di andare tranquilli, decisamente questo capitolo è di livello superiore.
È stato facile affezionarsi molto ai personaggi e ora spero vivamente che Angela abbia in serbo la sorpresa di un terzo libro di questa bella serie.
Penso sia superfluo scrivere che mi è piaciuto e lo consiglio vivamente a tutti gli amanti del Romance m/m Fantasy.
Ma andiamo in ordine: se nel primo libro a narrare le vicende era Rae col suo bagaglio di fragilità, sensibilità, insicurezza e risorse inaspettate, ora il testimone è passato al suo amato Julian. La scelta di cambiare il narratore secondo me è stata azzeccatissima, così facendo si dà la possibilità al lettore di conoscere a fondo i protagonisti, in modo da cogliere i cambiamenti e la crescita interiore di entrambi.
In Stelle funeste i ruoli sembrano essersi ribaltati, troviamo un Rae più deciso e sfuggente e un Julian meno indipendente e meno sicuro di sé; la storia è ben strutturata con un buon ritmo (molto migliorato rispetto al romanzo precedente) e con una scrittura gradevolissima e scorrevole. Nemmeno questa volta è mancato “l'effetto wow”.
A chi è indeciso dopo aver letto Non giurar per la Luna dico di andare tranquilli, decisamente questo capitolo è di livello superiore.
È stato facile affezionarsi molto ai personaggi e ora spero vivamente che Angela abbia in serbo la sorpresa di un terzo libro di questa bella serie.
Penso sia superfluo scrivere che mi è piaciuto e lo consiglio vivamente a tutti gli amanti del Romance m/m Fantasy.
Valutazione: 4 stelle!
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