sabato 16 marzo 2019

Recensione: Heartless di Maria Claudia Sarritzu

Buongiorno sognatori, Mariarosaria oggi ci parla di Heartless di Maria Claudia Sarritzu, edito Triskell Edizioni. Vediamo insieme tutti i dettagli.


Trama

“Gli Heartless Robot non hanno un cuore, ma vi tratteranno meglio di chi lo possiede. Sono la versione migliorata dell’uomo.”
È l’anno 3450 e il mondo è popolato anche da Robot uguali agli esseri umani, ma privi di cuore. Creati appositamente per aiutare le persone nell’affrontare e superare momenti difficili, sono completamente controllati da chi li possiede e programmati per non provare sentimenti umani.
Le cose si complicano quando Mary è costretta a tenere in casa uno di loro, su consiglio degli amici, per superare la fine di una relazione. Il robot, Luke, è curioso di conoscere il mondo e di capire come nascano le relazioni umane e come finiscano. Le sue infinite domande lo porteranno a essere ciò per cui non è stato programmato e, al tempo stesso, a far sì che Mary veda il mondo in modo più umano.
Ma cosa succede se un Robot si innamora? Cosa succede quando l’uomo perde il controllo della sua creazione? Quando ci si rende conto che la razionalità dei numeri e delle combinazioni matematiche non possono controllare la vita?
O si accettano i robot, o si distruggono.  

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Il mio parere (prodotto fornito dalla Casa Editrice)

Esordire dicendo che questo libro mi ha conquistata subito, significherebbe sminuirlo. Non credo di aver mai riso tanto e, allo stesso tempo, non penso di aver mai pianto come mi è successo con questa storia. Heartless è un romanzo che cattura grazie alla scrittura dell’autrice, semplice e diretta ma anche ironica e profonda, spingendo il lettore ad amarne i personaggi, tutti, senza distinzioni. Si legge d’un fiato, spinti dalla tentazione di conoscere la prossima stramberia di Jackson, cosa solleverà Josh nella scena seguente, quali reazioni esagerate avrà Harris o quale nuova nozione, oscena o fuori da ogni logica, il ladro Oliver proverà a insegnare a Luke, l’heartless robot di Mary.
La storia si intreccia tra la tristezza di Mary, nata dopo essere stata lasciata da un ragazzo che pensava dovesse essere la sua vita, e la voglia di conoscenza di Luke, un robot creato per aiutare gli umani a superare il dolore. L’incontro tra l’androide dalle sembianze di un ragazzo e Mary Parker, nasce tra curiosità e sospetto, ma l’ingenuo approccio di Luke al mondo e l’innocenza con la quale si confronta anche con le cose più semplici, riescono a farti entrare in empatia con quello che, nonostante non abbia un cuore, è molto più vero di tanti umani. È proprio intorno ai sentimenti e al cuore, infatti, che la storia si sviluppa.

«Vorrei innamorarmi, vorrei che qualcuno mi ferisse, vorrei soffrire per amore. E invece non posso. Non ho un cuore. Voi lo avete. Tu lo hai. Allora usalo. Da’ il tuo amore a qualcuno e accetta ciò che ricevi in cambio. Se sarà amore, ben venga, no? Se sarà una delusione, prenditi il dolore e va’ avanti».

Tra i dubbi e la sofferenza di Mary, sola in un mondo che sembra non avere più alcuna attrattiva, e le domande di Luke su cosa sia l’amore e i motivi per cui si soffre quando si viene lasciati, l’approccio alla materia risulta delicato, adatto a un pubblico di ragazzi quanto di adulti. Lo stesso vale per il modo in cui viene affrontato, man mano che la trama di dipana, il discorso della perdita e del dolore, nonché della rinascita e del ritrovare se stessi. Ho amato questa storia e lo stile dell’autrice, ho adorato ogni riga di questo romanzo, quindi non posso fare altro che consigliarlo.

     «È raro vincere. È normale fallire. Ma è un peccato enorme non provarci nemmeno.»

Valutazione: 5 stelle!

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