Autore: Anita Sessa
Editore: Dri Editore
Genere: Romance Regency
Formati disponibili: ebook 2.99, in preorder dal 7 marzo a 0.99/ cartaceo 12.99
Data di uscita: 11 marzo
Link pre-order: https://amzn.to/2TFhhSU
Sinossi:
Giunta
nella capitale per la sua prima stagione, Lady Edith Courtenay, figlia
di un ricco marchese, finisce nel mirino di un pretendente dalle poco
nobili intenzioni. A trarla in salvo, con la proposta di un matrimonio
di convenienza, è Archibald Lennox, Duca di Richmond e figlio di un
vecchio amico di famiglia.
L’unione,
nata per essere solo una finzione e mettere al sicuro Edith nonché le
rispettive proprietà degli sposi, sfocia ben presto in una profonda
attrazione. Ma proprio quando lo strano rapporto tra i coniugi arriva ad
un punto di svolta, tutto è destinato a mutare.
Sullo
sfondo dei paesaggi selvaggi della Scozia, terra d’origine del Duca,
appariranno dal nulla un’amante dai capelli rossi e oscuri personaggi
del passato, che metteranno in pericolo la vita di Archibald. Sarà
costretto a partire alla volta del Devonshire per cercare di salvare una
persona cara, mentre Edith si ritroverà faccia a faccia con la morte.
Estratti:
Estratti:
“Il Marchese di Exeter ha intenzione di chiedermi in moglie.”
Il duca la fissò confuso, sbattendo le palpebre diverse volte.“Non era il pretendente che vi aspettavate?” chiese poi, ricordando qualche commento di sua nonna a riguardo e riscoprendo quella sensazione di fastidio che aveva provato anche la prima volta che la prospettiva si era palesata all’orizzonte. Era stato in un pomeriggio tranquillo a Gardenrose. Sua nonna lo aveva messo a parte della questione e lui era rimasto a rimuginarci per qualche ora prima di riuscire a passare oltre. Edith abbassò lo sguardo, arrossendo.
“Lo era, mio malgrado. Ma prima di sentirlo confabulare nella serra con qualcuno, asserendo di puntare solo alla mia dote per pagare i propri debiti.”
Mio malgrado. Quella espressione non sfuggì ad Archibald, che tuttavia non si scompose. A differenza di Edith, conosceva meglio il genere umano maschile, anche per il solo fatto di farvene parte, e sapeva bene quali erano i motivi che spingevano un uomo al matrimonio. In nessun caso si trattava di nobili cause.
“Non era ciò che vi aspettavate dal vostro pretendente?” replicò senza riuscire a trattenere una punta di sarcasmo.
Edith sgranò gli occhi, fissando sconcertata quell’uomo che sembrava essere uscito di senno.
Eppure, le altre volte in cui si erano incontrati le era sembrato normale. Un po’ rude, forse, ma non faceva parte del suo essere scozzese?
“No, buon Dio!” esclamò. “Ovvio che non me lo aspettassi!”
Il Duca inalò a fondo, stampandosi in faccia un sorriso divertito e condiscendente.
“Lady Courtenay, la vostra istitutrice vi ha lasciato più di una lacuna” le disse, prendendola bonariamente in giro. “Per esperienza personale, posso dirvi che quasi tutti i gentiluomini si sposano con l’unico scopo di appianare i propri debiti, aumentare o consolidare il proprio patrimonio.”
Il duca la fissò confuso, sbattendo le palpebre diverse volte.“Non era il pretendente che vi aspettavate?” chiese poi, ricordando qualche commento di sua nonna a riguardo e riscoprendo quella sensazione di fastidio che aveva provato anche la prima volta che la prospettiva si era palesata all’orizzonte. Era stato in un pomeriggio tranquillo a Gardenrose. Sua nonna lo aveva messo a parte della questione e lui era rimasto a rimuginarci per qualche ora prima di riuscire a passare oltre. Edith abbassò lo sguardo, arrossendo.
“Lo era, mio malgrado. Ma prima di sentirlo confabulare nella serra con qualcuno, asserendo di puntare solo alla mia dote per pagare i propri debiti.”
Mio malgrado. Quella espressione non sfuggì ad Archibald, che tuttavia non si scompose. A differenza di Edith, conosceva meglio il genere umano maschile, anche per il solo fatto di farvene parte, e sapeva bene quali erano i motivi che spingevano un uomo al matrimonio. In nessun caso si trattava di nobili cause.
“Non era ciò che vi aspettavate dal vostro pretendente?” replicò senza riuscire a trattenere una punta di sarcasmo.
Edith sgranò gli occhi, fissando sconcertata quell’uomo che sembrava essere uscito di senno.
Eppure, le altre volte in cui si erano incontrati le era sembrato normale. Un po’ rude, forse, ma non faceva parte del suo essere scozzese?
“No, buon Dio!” esclamò. “Ovvio che non me lo aspettassi!”
Il Duca inalò a fondo, stampandosi in faccia un sorriso divertito e condiscendente.
“Lady Courtenay, la vostra istitutrice vi ha lasciato più di una lacuna” le disse, prendendola bonariamente in giro. “Per esperienza personale, posso dirvi che quasi tutti i gentiluomini si sposano con l’unico scopo di appianare i propri debiti, aumentare o consolidare il proprio patrimonio.”
***
Edith lo aveva stregato anima e corpo sin dal primo istante e lui era stato solo tanto sciocco da accorgersene quando era troppo tardi. Con il senno di poi, dovette riconoscere almeno con se stesso che il motivo per cui l’aveva sposata non era il bisogno incosciente di fare il gentiluomo ad ogni costo, bensì il pensiero che Exeter avrebbe approfittato di lei mentre lui rimaneva a guardare.
Il Duca, in definitiva, si era sposato per gelosia. Pura e semplice.
Il Duca, in definitiva, si era sposato per gelosia. Pura e semplice.
L'autrice:
Dopo essersi cimentata con successo nei romance contemporanei, Anita ha raccolto la nostra sfida nel
realizzare
un Regency con entusiasmo. Ne è venuto fuori un libro che si schiude
piano piano come un fiore che sboccia e dispiega i suoi petali ai raggi
del sole. L’intreccio infatti, come anche l’universo emozionale dei
protagonisti, parte in sordina e molto allineato allo stile del genere, e
si fa piano piano sempre più interessante, tenendo il lettore incollato
alla pagina per capire cosà accadrà nella seguente.
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