mercoledì 15 febbraio 2023

Recensione: Le ragazze dell'isola di Gill Thompson

Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi del romanzo Le ragazze dell'isola di Gill Thompson, edito Newton Compton Editori. Pronti a scoprire tutti i dettagli?




Trama

Ispirato a una storia vera
Anche nella notte più buia, l’amore sarà la loro salvezza
1996. Una donna elegante, seduta in poltrona, è persa nei ricordi: le risate spensierate di sua sorella, gli stivali scuri di un soldato tedesco, la piccola barca rimasta ferma ancorata al porto... Quelle immagini sono come pagine di un diario, impresse nella sua memoria. E l’unica costante, presente in ogni singolo frammento, è la luce del faro.
1940. I nazisti hanno appena preso il controllo dell’isola di Jersey, stravolgendo il destino di due sorelle. Mentre Alice lavora nell’ospedale quasi interamente requisito dai tedeschi, Jenny si unisce agli isolani che intendono ribellarsi agli occupanti.
Due strade che sembrano aver preso direzioni opposte e che le porteranno di fronte a scelte in grado di cambiare per sempre il corso della loro esistenza. Riuscirà anche stavolta la luce del faro a indicare la strada verso la salvezza?
Un’infermiera. Una ribelle. A guidarle, la luce del faro.

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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)


Cari Sognatori, devo confessarvi che sono stata attratta da questo libro per il titolo e la cover (adoro i fari!) e non pensavo la storia fosse ambientata negli ultimi anni della II Guerra Mondiale, periodo di cui leggo sempre molto volentieri.
Jenny e Alice sono le sorelle protagoniste, diverse nel carattere e nelle aspirazioni; la loro storia si svolge sull’isola di Jersey, e proprio per questo non rientra nelle solite ambientazioni dei libri su questo terribile periodo storico.
Le due sorelle, da bambine ottime amiche, hanno scelto strade diverse: Alice ha trovato la sua dimensione umana e personale nel lavoro di infermiera, Jenny, dall’intelligenza straordinaria e brillante, è destinata a Cambridge.

 

«Alice ebbe un improvviso ricordo del proprio nome scarabocchiato su una busta nella grafia infantile di Jenny e dell’emozione che provava nel frugarvi dentro alla ricerca di un disegno – spesso dei fari che tanto amavano – o piccoli messaggi. Erano così unite allora! Si raccontavano tutto…

…..

Come avevano fatto ad allontanarsi così?»

 


Sotto quel faro hanno giocato e condiviso tante cose; l’arrivo dei tedeschi sull’isola cambierà non solo le loro vite ma le scelte che entrambe faranno da quel momento e che determineranno tutta la loro esistenza futura.
Pip, il giovane che ama Jenny e per cui lei resterà a Jersey, sarà la presenza delle loro vite fino alle tragiche svolte post sbarco in Normandia, cosi come Stefan, il giovane medico tedesco, che con il suo ricordo aiuterà Alice a sopravvivere nel campo di lavoro di Biberach.
Attraverso le perdite, entrambe capiranno la loro diversità e il diverso ma sempre costante amore che il padre aveva avuto per loro: la guerra, arrivata sull’isola, con quei soldati, con la fame, con il lavoro massacrante nelle miniere, con l’arresto dei pochi ebrei presenti, mostrerà loro che la condizione di esseri umani è diversa per ognuno.
Tutti gli eventi terribili che entrambe vivranno, cambieranno il loro rapporto, fino a tornare a quell’affetto profondo condiviso da piccole.
Jenny, che ad inizio libro, appare immatura ed egoista, capirà di dover fare scelte definitive e anche rischiose per la sua stessa vita, come quella di nascondere l’amica Rebekah; Alice vivrà l’amore vero in un modo imprevisto, e anche vivendo sofferenze terribili, troverà in se stessa la forza per sopravvivere.

 

«È strano come la vita abbia chiuso il cerchio. Lo stesso faro che lei ed Alice avevano visitato da bambine, quando erano le sorelle del faro, è stato trasferito a St Helier, dove ora si trova come memoriale di coloro che hanno perso la vita durante la guerra. Guardando la sua solida struttura bianca, Jenny rivede le due bambine che correvano giù per i gradini, piene di eccitazione e curiosità. Così diverse eppure così vicine.»

 



Un racconto particolare, intenso e diverso allo stesso tempo, in un contesto diverso da quello che leggiamo di solito sul tema guerra-nazisti, e che l’autrice riesce a dotare di una particolare malinconia e speranza al tempo stesso.
Una lettura consigliata anche ai più giovani perché racconta di una famiglia, delle sue speranze, delle sue diversità e delle sue sconfitte in un momento particolare come la guerra, e dunque attuale come non mai.

Valutazione: cinque stelle!

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