mercoledì 1 febbraio 2023

Recensione: I miei giorni alla Libreria della Felicità di Cali Keys

Sognatori, debutta oggi Debora con la recensione a I miei giorni alla Libreria della Felicità di Cali Keys edito Newton Compton Editori. Curiosi di scoprire cosa ne pensa?



Trama

Lucie ama leggere ed è sempre stata convinta che il libro giusto al momento giusto possa fare la differenza nella vita di ognuno. Lavora con passione come educatrice e sogna di poter scrivere, cosa che fa appena ha un minuto libero. La sua vita procede tranquilla, fino a quando una tragedia indicibile si abbatte sulla sua famiglia. Per sfuggire al dolore immenso, Lucie lascia Parigi e si trasferisce a Saint-Malo, nella vecchia casa dei nonni. Vuole trasformare l’antico edificio in una libreria con caffetteria, che diventi un punto d’incontro per la comunità, e spera che essere circondata da nuove persone possa aiutarla ad affrontare la sofferenza. E così intorno alla grande casa cominciano a ruotare bizzarri personaggi, tutti in cerca di un nuovo inizio: Léonard, un ex bibliotecario vedovo e scontroso; Vivienne, una libraia che sta affrontando un momento difficile; e Camille, una giovane con problemi in famiglia. Cosa li unisce? L’amore per i libri.
Insieme immagineranno mille progetti, a cominciare dalla creazione di una biblioteca di quartiere, che possa diventare una casa per tutti coloro che hanno bisogno del potere terapeutico della lettura.

Link per l'acquisto: https://amzn.to/3jkaPQ5


Il parere di Debora (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)




“I miei giorni alla Libreria della Felicità” di Cali Keys è un romanzo appena pubblicato da Newton Compton Editori, con la traduzione di Sofia Buccaro e Matilde Piccinini.
Devastata da una tragedia familiare, la scrittrice Lucie lascia Parigi e si trasferisce a La Malouinière, la casa ereditata dai nonni a Saint Malo, in cerca di “nuovi punti di riferimento lontano dai ricordi” (cit.). Piano piano, fa amicizia con Amandine, la panettiera da cui ogni giorno acquista i kouign-amann, deliziosi dolci bretoni, con lo scorbutico Léonard, ex bibliotecario del paese e suo vicino di casa, e con Vivianne, ex libraia, reduce da un burrascoso divorzio che l’ha letteralmente mandata fuori di testa, tanto da farle perdere il lavoro. Una serie di eventi porta Léonard a trasferirsi a La Malouinière. Qui si ritrovano anche Annick, la mamma di Lucie, la stessa Vivianne e Camille, una ragazzina sola, che vive in un centro di accoglienza e che inizia a frequentare la biblioteca della casa. Accanto agli umani, ci sono la chihuahua di Annick e a Coco, un gabbiano che li ha scelti come famiglia.
Un ex bibliotecario, una ex libraia, una scrittrice e una lettrice appassionata: tutti i personaggi sono accomunati dall’amore per la lettura, seppure su fronti spesso opposti quando si tratta di narrativa classica o moderna.
Prendendosi cura di questo gruppo variegato di persone “bistrattate dalla vita” (cit.), ognuna con il proprio bagaglio di segreti, dolori e difficoltà, Lucie cerca faticosamente di superare il proprio trauma, anche se “ogni volta che mi sembra di fare un passo avanti, la vita mi mette di nuovo alla prova” (cit.). Ma è grazie ai conflitti, dosati e distribuiti con sapienza dall’autrice, che la protagonista e i suoi compagni di viaggio crescono e riescono a raggiungere obiettivi insperati.
Di questo libro ho apprezzato la scrittura, fluida e ricca di riferimenti alla narrativa francese, a tratti ironica (una manna per alleggerire il carico emotivo) ma mai banale. Ho ritrovato la Bretagna, con il suo lato selvaggio, spazzato dal vento e dalle tempeste che rispecchiano lo stato d’animo tormentato dei personaggi, e i suoi straordinari dolci (ah, la pasticceria francese!).
Il finale mi ha profondamente commossa. Insomma, è una di quelle storie che fanno sorridere, ridere e toccano le corde dell’anima. 


Valutazione: 4 stelle.

Nessun commento:

Posta un commento